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Comunicato n° 465 del 28 settembre 2023

Interpellanza sul bonus docenti

 

La questione dell'erogazione del bonus per la formazione ai docenti assunti a tempo determinato è stata nuovamente affrontata in aula con in un'interpellanza del gruppo Misto illustrata nella seduta consiliare del 28 settembre 2023.

Il Consigliere Claudio Restano ha rilevato che «l'articolo 55 della legge regionale n. 12/2023 che disciplina il riconoscimento del bonus, crea una irragionevole disparità di trattamento tra chi ha fatto ricorso contro l'Amministrazione scolastica regionale per vedersi riconoscere il bonus e chi no, creando una futura pregiudiziale per tutti i docenti precari. Infatti, l'articolo subordina la concessione del beneficio alla rinuncia di proseguire per le vie legali. Chiediamo quindi quale sia l'interpretazione ad oggi adottata; se sia stato preventivamente inviato il testo ai sindacati della scuola e quali sono state le loro considerazioni; se si sia consapevoli che, difficilmente, chi ha già avviato un ricorso aderirà alla proposta; se è intenzione dell'Assessore proporre una modifica dell'articolo in questione.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «l'interpretazione della norma include nell’erogazione i docenti assunti a tempo determinato con contratto annuale fino al 30 giugno o fino al 31 agosto. Sono in fase di verifica i periodi di aspettativa non retribuita fruiti da queste categorie, in quanto, in analogia a quanto avviene per il personale con contratto a tempo indeterminato, il docente collocato in aspettativa non retribuito non ha diritto al bonus, fatta eccezione per chi ha svolto almeno 180 giorni di servizio effettivo. Le organizzazioni sindacali scolastiche sono state informate del contenuto dell’articolo durante l'incontro del 9 giugno scorso a cui ho partecipato insieme alla Sovraintendente agli studi e al Dirigente della Struttura personale scolastico e il verbale è stato sottoscritto da tutti i sindacati della scuola. In occasione di questo incontro, le organizzazioni sindacali avevano chiesto di valutare la possibilità di inserire nella legge anche i docenti che, sommando le giornate lavorate, arrivassero a 180 giorni. La valutazione effettuata dall’Amministrazione regionale si è basata sulla continuità del servizio resa da un docente supplente con contratto annuale al 30 giugno e al 31 agosto. I sindacati erano quindi a conoscenza del contenuto dell'articolo 55 che è stato redatto alla luce delle sentenze in favore dei ricorrenti, ovvero a tutti i docenti assunti a tempo determinato con contratto annuale, anche al fine di evitare o quanto meno deflazionare un contenzioso che ha assunto il carattere della serialità, con gli oneri che ne derivano.»

«L’indennizzo che sarà corrisposto è una tantum, non rendicontabile, proprio perché finalizzato a chiudere i contenziosi in essere. Sempre il 9 giugno - ha proseguito Guichardaz - i sindacati sono stati anche informati che, parallelamente all’azione intrapresa per sanare gli anni pregressi, l’Amministrazione sta lavorando a un disegno di legge per intervenire sulla legge regionale 18/2016, per estendere il bonus di 500 euro anche ai docenti assunti con contratto a tempo determinato a partire dall’anno scolastico 2023-2024. Anche a livello nazionale, con il decreto Salva-infrazioni è stata estesa, per l’anno scolastico 2023-2024, la platea di beneficiari della Carta docente ai docenti a tempo determinato, ma solo a quelli con contratto di supplenza annuale al 31 agosto. Ad oggi i ricorrenti non hanno aderito alla proposta. Tuttavia, alcuni di loro hanno contattato per le vie brevi gli uffici per chiedere informazioni e, allo stato attuale, non si ravvisa la necessità di modificare l’articolo 55. La Regione ha adottato una soluzione a beneficio di docenti precari che si può definire unica in Italia perché salda il dovuto del passato e apre a una corresponsione per il futuro: una misura equa che riconosce ai precari assunti con contratto annuale, lo stesso valore e la stessa dignità di tutti gli altri insegnanti, valorizzando economicamente la loro attività di formazione, fondamentale per il mantenimento di un alto livello professionale

Il Consigliere Restano ha replicato: «Apprendiamo ora della volontà del Governo di realizzare una nuova legge in materia e sarebbe stato opportuno portare a conoscenza la cittadinanza e i Consiglieri di questa decisione. L'articolo 55, così come formulato oggi, subordina il riconoscimento del bonus alla rinuncia all'azione legale. Sappiamo che le cause già concluse hanno dato sempre ragione ai ricorrenti, riconoscendo loro anche il diritto al pagamento delle spese legali che si aggirano intorno ai 2mila euro. Difficilmente una persona vorrà rinunciare a percepire questa somma a fronte della corresponsione dei 500 euro di bonus. Questo, inoltre crea un trattamento disparitario rispetto a chi, invece ha già concluso l'iter giudiziario. La richiesta alla rinuncia ad eventuali impugnazioni future, mi sembra poi una pretesa impossibile. Resto in attesa del disegno di legge annunciato, che spero correggerà le anomalie.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

LT