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Comunicato n° 458 del 27 settembre 2023

Approvata una mozione per sensibilizzare il territorio sulle discriminazioni derivanti dall'orientamento sessuale

 

Nella seduta pomeridiana del 27 settembre 2023 sono state discusse tre mozioni, rinviate dalle precedenti adunanze, di cui 1 approvata e 2 respinte.

Mozione approvata

  • Sensibilizzazione sulle discriminazioni derivanti dall'orientamento sessuale

Intraprendere un percorso istituzionale, anche con le realtà locali, volto alla sensibilizzazione del territorio su temi riguardanti le discriminazioni derivanti dall'orientamento sessuale, valutando, in tale percorso, anche la possibile adesione alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (Ready). È l'impegno contenuto in una mozione, approvata con 21 voti a favore (PCP, UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA), 7 contrari (Lega VdA) e 7 astensioni (RV, FI, GM), presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista ed emendata su proposta del Presidente della Regione.  

La Capogruppo Erika Guichardaz, nell'evidenziare che la Rete è stata istituita nel 2006 per «promuovere azioni di contrasto a questo tipo di discriminazioni», ha osservato: «L'adesione alla carta d'intenti significa attivarsi concretamente per riconoscere i diritti delle persone LGBT, favorire l'emersione dei loro bisogni operando affinché siano presi in considerazione anche nella pianificazione strategica degli enti, sviluppare azioni positive sul territorio, confrontarsi con le associazioni locali e con le altre realtà sulle esperienze realizzate. Ricordo che il Comune di Aosta ha già aderito alla Rete Ready a gennaio 2020 mentre dal 17 maggio 2022 giace in quinta Commissione la nostra proposta di legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale. L'approvazione di questa mozione sarebbe un primo segnale di attenzione nei confronti di questa tematica: i diritti umani o sono di tutti oppure si devono chiamare privilegi.»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha ricordato che «il Governo sta lavorando per una revisione organica della legge regionale n. 4/2013 che vada ad individuare una normativa "quadro" sugli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza e alle discriminazioni multiple e sull'abilismo con un approccio multidisciplinare e coordinato tra Dipartimenti e Assessorati. In questo solco, abbiamo già avviato un primo percorso di interlocuzioni con le realtà locali per la mappatura delle violenze e discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere che consentirà di comprendere la portata del fenomeno e di disporre di un quadro utile sia per la condivisione dei dati con il Ministero che per le valutazioni a livello locale delle aree di intervento. È all'interno di una politica complessiva e non parcellizzata del contrasto alle violenze e alle discriminazioni contro le persone che si potranno valutare adesioni e condivisioni di programmi tra i quali la carta d'intenti Ready.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha aggiunto: «Stiamo facendo un percorso molto serio verso questa tematica che affrontiamo senza posizioni aprioristiche e con la pluralità di pensiero necessaria per garantire la tutela da qualsiasi tipo di discriminazione. Così come siamo coscienti e convinti che le forze dell'ordine siano assolutamente centrali per affrontare assieme alle varie istituzioni qualsiasi tipo di attività e intervento contro qualsiasi forma di penalizzazione, isolamento o emarginazione. Con questa coscienza di sostegno e di vicinanza ai più fragili abbiamo realizzato varie collaborazioni in ambito scolastico, culturale e sanitario al fine di trasmettere un messaggio univoco: è importante informare e sensibilizzare il territorio su tematiche di questa importanza e il nostro impegno sarà di continuare a farlo con gli strumenti e le iniziative più opportune.»

Mozioni respinte

  • Mozione montagne e simboli cristiani

L'Assemblea ha respinto, con 26 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, RV, PCP, GM) e 9 a favore (Lega VdA, FI), una mozione del gruppo Lega Valle d'Aoste che chiedeva al Governo di riaffermare il valore dei simboli cristiani presenti sulle vette delle montagne valdostane quale patrimonio materiale e immateriale della Regione, attuando le necessarie misure di tutela e di valorizzazione e favorendo, di conseguenza gli interventi di manutenzione, di sostituzione e di nuova installazione.

«La rivista "Lo Scarpone" del Club Alpino Italiano metteva in discussione l'opportunità attuale della presenza delle croci in vetta alle montagne, in quanto espressioni di anacronismo - ha riportato il Consigliere Luca Distort -. È lo spunto per affermare che la croce rappresenta il linguaggio culturale comune dei popoli europei, dove tutto parla di questo simbolo, dall'araldica, all'arte, ai codici sociali fino alle azioni quotidiane. La croce sulle vette è simbolo per eccellenza che afferma l'infinità della visione umana proprio nel punto di contatto tra la terra e il cielo: in un territorio di montagna, questa è l'identità dei valdostani, della loro terra e della loro cultura. Una furia iconoclasta si sta adoperando, ad ogni livello, per recidere qualsiasi collegamento con le nostre radici cristiane: respingiamo senza mezzi termini la cultura della cancellazione, perché la cancellazione della cultura è automaticamente cancellazione dei presupposti del dialogo tra culture e identità diverse.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, nell'annunciare l'astensione della maggioranza, ha spiegato: «Le croci sulle nostre montagne, negli alpeggi, lungo i sentieri sono simboli non solo di religiosità, ma anche della nostra cultura, sono segni millenari di devozione delle nostre genti. Per il rispetto che dobbiamo a questi simboli devono essere mantenuti dove sono, come segnale della nostra cultura popolare. Non deve esserci alcuno scontro su questo tema, così come non vi è nessuna necessità di riaffermare qualcosa che è nei fatti: si ritiene dunque che la mozione presentata non rivesta utilità, fermo restando che la manutenzione e la sostituzione delle croci presenti sul territorio rimane in capo agli enti e ai comitati che li hanno installati, ai quali la Regione non ha mai fatto mancare il proprio supporto anche da un punto di vista di valorizzazione del contesto. Diverso è il caso delle nuove installazioni, che dovranno essere valutate caso per caso in funzione anche dei contesti interessati.»

  • Garante diritti persone con disabilità

Con una mozione respinta con 33 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, FI, GM, RV) e 2 favorevoli (PCP), il gruppo PCP chiedeva di valutare in prima Commissione consiliare le proposte migliorative avanzate dal Coordinamento Disabilità Valle d'Aosta per dare piena attuazione alla legge regionale n. 20/2022 che ha istituito la figura del Garante dei diritti delle persone con disabilità. 

La Capogruppo Erika Guichardaz ha richiamato l'audizione di fine aprile in prima Commissione durante la quale «i referenti del CoDiVdA hanno espresso alcune criticità riguardanti l'attuazione della legge, con particolare riguardo alla figura del soggetto esperto che avrebbe dovuto collaborare gratuitamente con il Garante e che ad oggi non è presente. Dopo questa audizione è arrivata anche una mail del Coordinamento con ulteriori proposte di modifica per rimuovere le criticità rispetto ai diritti delle persone con disabilità estesi tout court ai caregiver. Ad oggi nulla è stato fatto in tal senso e la questione è ferma da oltre un anno. Riteniamo che queste proposte debbano essere valutate quanto prima in Commissione al fine di dare piena attuazione alla legge: il tema dei diritti civili e sociali delle persone e la loro tutela rappresenta un aspetto fondamentale per lo sviluppo della comunità e per accrescere la qualità della vita delle persone con disabilità.»

«La legge 20/2022 è una buona legge, con obiettivi chiari ed è sicuramente perfettibile - ha osservato il Presidente della prima Commissione, Erik Lavevaz -. CoDiVdA chiede di assegnare maggiori risorse al Garante dei diritti delle persone con disabilità. Va analizzata in maniera approfondita quale sia la soluzione migliore per dare, in maniera strutturale, gli strumenti più adeguati al Garante. Con il Presidente della quinta Commissione, stiamo lavorando su un testo che garantisca in modo stabile ed effettivo il soddisfacimento delle necessità delle persone con disabilità.»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha aggiunto: «Il Presidente Lavevaz si è già impegnato a convocare la prima Commissione appena possibile per confrontarsi nuovamente sui punti evidenziati, al fine di trovare le migliori soluzioni possibili. Per questo motivo chiediamo di ritirare la mozione.»

 

SC-LT