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Comunicato n° 457 del 27 settembre 2023
Approvate le modifiche al Testo unico per il sostegno e la promozione sociale
Nella seduta del 27 settembre 2023, il Consiglio Valle ha approvato, con 33 voti a favore e 2 astensioni (PCP), il disegno di legge che modifica il Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale (legge regionale n. 23/2010).
Depositato dalla Giunta il 28 aprile, il provvedimento è stato ulteriormente modificato durante l'esame in quinta Commissione "Servizi sociali", che ha prodotto un nuovo testo di sintesi delle varie proposte avanzate nell'ottica di aggiornare gli interventi a favore delle famiglie e delle persone con difficoltà. In 25 articoli sono declinate le misure economiche e socio-assistenziali a favore di minori, di giovani adulti, di soggetti non autosufficienti e di coloro che versano in condizioni di difficoltà socio-economica.
In Aula sono stati depositati sette emendamenti dal gruppo Lega VdA e un sub-emendamento dal gruppo PCP, che non sono stati approvati.
Il Presidente della quinta Commissione, Andrea Padovani (FP-PD) per la maggioranza, e il Consigliere Andrea Manfrin (Lega VdA) per la minoranza hanno relazionato in Aula sul disegno di legge.
Le relazioni d'Aula
Il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD) ha sottolineato che «l'intervento normativo persegue l'obiettivo di fornire un quadro normativo stabile e adeguato alle nuove necessità, in grado di garantire disposizioni chiare, di facile lettura e di immediata interpretazione.»
«In particolare - ha specificato -, viene aggiornato il riferimento normativo in materia di modalità di determinazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), quale strumento per garantire l'accesso equo alle misure. È poi prevista la possibilità di riconoscere un assegno di cura per affidamenti anche in caso di affidamento familiare a tempo parziale e anche alle famiglie affidatarie di giovani compresi tra i 18 e i 21 anni, per i quali nella minore età fosse stata disposta una presa in carico dei servizi sociosanitari regionali e per i quali sia valutata la necessità di permanenza presso la famiglia affidataria. Per quanto riguarda i voucher per la frequenza di collegi e convitti oltre che dei servizi di doposcuola, viene introdotta la possibilità di presentare domande anche per i minori profughi di guerra domiciliati stabilmente in Valle. Viene introdotto il riconoscimento di un contributo economico a sostegno dell'autonomia delle donne vittime di violenza per supportarle nei percorsi di autonomia ed emancipazione. Sono poi previsti assegni di cura al fine di garantire un sostegno alla domiciliarità per le persone anziane (pari o superiori a 65 anni), così come è ammessa l'erogazione di assegni anche in favore di minori qualora siano in possesso della certificazione attestante l'handicap in situazione di gravità. Viene poi previsto l'accesso ai contributi per il pagamento delle sole rette inerenti alla permanenza presso strutture socioassistenziali, sociosanitarie e riabilitative private, così come l'accesso al voucher per l'acquisto di servizi privati al fine di migliorare la qualità della vita delle persone con handicap grave.»
«È introdotto - ha aggiunto - un articolo che disciplina l'erogazione di contributi a favore di persone con disabilità gravissima o affette da sindrome laterale amiotrofica (SLA), per le spese connesse all'assunzione diretta di uno o più assistenti personali, o, in alternativa, di un contributo mensile per il caregiver familiare. È estesa a favore dei residenti con disabilità grave, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, la concessione di contributi per il servizio di assistenza alla vita indipendente mediante l'assunzione di uno o più assistenti personali, attualmente riservata alle persone con disabilità fisica o sensoriale. È infine prevista, nell'ambito della clausola valutativa della legge, la trasmissione alla Commissione consiliare competente di una relazione in merito allo stato di attuazione degli interventi, dei risultati raggiunti, delle criticità riscontrate, delle tipologie di beneficiari e delle risorse stanziate ed erogate.»
Il Consigliere Andrea Manfrin (Lega VdA) ha sostenuto che «alcuni degli interventi introdotti da questo testo, e su questo hanno concordato la quasi totalità dei Commissari, sono attesi da tempo e sono una giusta innovazione rispetto ad una norma datata che sta ormai mostrando le trame. Come è ovvio, interviene sulla totalità delle misure di assistenza che sono erogate in forza della 23/2010 ma ci sono alcuni interventi specifici che riguardano maggiormente il mondo della disabilità. Sono da giudicare positivamente, ad esempio, l'estensione degli interventi alle forme di disabilità grave, così come l'introduzione del diritto agli interventi economici direttamente in legge e non subordinati a successive deliberazioni, il che snellisce le procedure e semplifica il quadro. Ci sono però, alcuni interventi, al netto della questione formale di revisione della legge, su cui le stesse associazioni hanno sollevato alcune eccezioni: per i contributi a favore della disabilità gravissima, è stato evidenziato come l'articolo riprenda testualmente l'attuale deliberazione della Giunta regionale che già eroga questi contributi, con il rischio che irrigidire eccessivamente le erogazioni ed il sistema di modificarle. Oltre a questo sul punto sorge un ulteriore dubbio che riguarda la soglia dei 65enni, poiché se è vero che i contributi per la disabilità gravissima sono normalmente legati per disabilità che sono non dovute al naturale invecchiamento della persona, è altrettanto vero che per come è formulato l'articolo pare emergere che alcuni ultra 65enni siano diversi dagli altri. Altro esempio di contrasto lo troviamo nell'estensione a tutte le forme di disabilità dei sostegni economici, azione sicuramente positiva, ma che lascia scoperta le fasce di età comprese tra 0- 18 anni e ultra 65enni. Ulteriori criticità si rilevano in tutto l'articolato dove si definiscono alcune incompatibilità con altre misure che avrebbero potuto essere maggiormente coordinate. Se una persona ne ha diritto per quale motivo lo si priva di un aiuto? Risulta quindi quanto mai necessario riesaminare la questione legata alla non cumulabilità a fronte della necessità di famiglie ed utenti, che hanno bisogno non soltanto di soldi ma anche di servizi e i servizi costano. Sono comunque stati fatti dei passi avanti che ritengo utile evidenziare: innanzi tutto sono stati recepiti due emendamenti presentati dal gruppo Lega, come l'introduzione della definizione di "caregiver", in modo da potersi uniformare con le altre norme regionali e nazionali. Infine, è stata sollevata la necessità di intervenire per rinnovare la legge regionale 14/2008 (Sistema integrato di interventi e servizi a favore delle persone con disabilità): questa volontà è stata ribadita con l'approvazione di un ordine del giorno che impegna una revisione dell'impianto organico complessivo della norma in seno al Comitato interistituzionale per la disabilità, ed è strettamente connessa alla modifica della 23/2010, perché il rischio è che con tutti questi provvedimenti puntuali e urgenti, alcuni aspetti possano poi rimanere tra le righe o perdersi per strada.»
Il dibattito in Aula
La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha definito le modifiche apportate sulla disabilità «condivisibili ma non risolutive della situazione. Si tratta di una delle varie norme-taccone che arrivano sulla legge 23 e la legge 14, ma ciò che serve è una revisione globale di tali strumenti legislativi e la formulazione di una legge quadro sulla disabilità. Una modalità poco rispettosa delle persone a cui è rivolta. La questione è stata affrontata più volte in quinta Commissione e ci è stato chiesto, in primis dalle associazioni che si occupano di disabilità, di condividere preventivamente le linee delle modifiche da inserire nei testi di legge con lo scopo di razionalizzare il lavoro e i tempi di revisione. È necessario quindi mettere mano alle varie leggi e trasfonderle in un unico testo organico e condiviso. Riteniamo comunque positiva l'estensione degli interventi alle forme di disabilità grave, così come il riconoscimento di un contributo economico a sostegno dell'autonomia delle donne vittime di violenza anche se non sono contemplate tutte le situazioni. È sicuramente significativa l'estensione dei sostegni economici a tutte le forme di disabilità. Rimangono però scoperte le fasce tra 0 e 18 anni e quella degli over 65. Un'esclusione piuttosto grave poiché si fa mancare il sostegno proprio nel momento in cui, per ragioni anagrafiche, queste persone hanno maggiori esigenze. Non essendo stati recepiti gli emendamenti su questo punto, sulla cumulabilità con gli altri contributi previsti aventi le medesime finalità, e sul coinvolgimento delle associazioni del mondo della disabilità e della Commissione consiliare competente rispetto alla delibera attuativa, il nostro gruppo si è astenuto.»
«Con questa legge è stato trattato il tema della disabilità cercando di dare risposte a problemi annosi - ha commentato il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis -. Rileviamo con soddisfazione che venga finalmente affrontato anche l'argomento da noi proposto con una precedente iniziativa, riguardante i benefici per l'assistenza personale da corrispondere anche in caso di disabilità psichica. Quello che manca al testo di legge in esame oggi è invece una visione d'insieme che dovrebbe dare una copertura organica alle esigenze del mondo della disabilità condividendo i principi con le associazioni di categoria.»
L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, nella replica, ha ringraziato i Consiglieri per il percorso di sintesi svolto in quinta Commissione: «La modifica e l'aggiornamento della legge 23/2010 sono un lavoro che connoterà il prossimo futuro perché alla 23 sono collegate tantissime contribuzioni che intervengono sulle fragilità della nostra comunità sulle quali oggi cerchiamo di dare la migliore soluzione possibile. Questa è una legge che per il suo oggetto e per la comunità alla quale si rivolge è rilevantissima. Oltre agli aggiornamenti formali che adeguano la normativa ai tempi, vi sono alcune novità che tengono conto delle trasformazioni del contesto e della nostra società, come il contributo per il sostegno di donne vittime di violenza, il voucher per i servizi del doposcuola ai minori profughi di guerra, il sostegno alla domiciliarità come alternativa all'istituzionalizzazione, con l'obiettivo di garantire la possibilità di permanere presso il proprio domicilio sostenendo i costi per il sostegno ad ogni tipo di disabilità oltre a quelle fisiche e sensoriali. Io credo che il lavoro condotto su questa legge sia la migliore risposta di una Regione che è vicina alle tematiche della disabilità, ponendo al centro la persona per favorire un cambio di prospettiva sulle fragilità. Di fatto si rende evidente che nel quotidiano l'Assessorato, il Consiglio e le Commissioni lavorano nel concreto per portare avanti una politica vicino alla comunità e alle persone più fragili. Modificare questa legge con quasi la totalità dei voti del Consiglio è la migliore delle risposte a tante iniziative e a eventi come Expo AID, ai quali abbiamo partecipato lo scorso fine settimana.»
I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15 di oggi.
SC-LT