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Comunicato n° 398 del 27 luglio 2023

Approvate le disposizioni in materia di gestione del Parco naturale Mont Avic

 

Nel pomeriggio del 27 luglio 2023, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di gestione e funzionamento dell'ente gestore del Parco naturale Mont Avic.

Il testo, presentato dalla Giunta il 6 luglio e composto di cinque articoli, modifica la legge regionale n. 16/2004 a seguito del recente ampliamento del Parco nel comune di Fénis, autorizzando l'ente gestore a procedere al concorso per l'assunzione di due funzionari di categoria D da assegnare all'ufficio tecnico oltre che l'aggiornamento della composizione del Consiglio di Amministrazione del Parco.

Contestualmente è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno del gruppo Lega VdA, così come emendato in accordo con l'Assessore all'ambiente, che impegna gli Assessori regionali competenti ad avviare entro la fine del 2023 un percorso che porti, in collaborazione con l'ente parco Mont Avic e le altre aree protette, le amministrazioni comunali nonché gli enti e le associazioni territoriali interessati, a promuovere ulteriori e nuove iniziative, progetti ed eventi che possano contribuire ad accrescere lo sviluppo del territorio e dell'economia della bassa Valle e l'immagine dell'intera Valle d'Aosta a livello nazionale e internazionale.

Il Consigliere Albert Chatrian (AV-VdAU), anche a nome del Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), ha relazionato sul provvedimento, evidenziando che «l'ampliamento dei confini territoriali del Parco Mont Avic da parte del Consiglio Valle nella seduta del 10 maggio scorso è stato un atto di rilievo che va nella direzione di valorizzare al meglio un bene molto prezioso che abbiamo, il nostro ambiente naturale. L'estensione complessiva del Parco si eleva così a 7.293 ettari, comprendendo i comuni di Champdepraz, Champorcher e Fénis: in futuro, ci potrà essere lo spazio per avviare nuovamente un confronto con altri comuni limitrofi del Parco, con l'obiettivo di valorizzare anche altre parti del territorio. Il Parco rappresenta, infatti, uno strumento importante non solo per la tutela ambientale, ma anche una straordinaria opportunità di crescita socio-economica e di promozione dell'immagine della Valle d'Aosta. Il personale che sarà reclutato è funzionale ad assicurare l'espletamento delle attività di conservazione e gestione dell'ambiente naturale nell'area interessata dall'ampliamento territoriale. Inoltre, in coerenza con i principi generali di contenimento della spesa pubblica, si dispone che - in caso di ampliamento dei confini del Parco - il rappresentante dei Comuni sia scelto di comune accordo tra gli enti locali territorialmente interessati.»

Il dibattito in Aula

«Questo disegno di legge è conseguente a quello relativo all'allargamento dei confini del Parco - ha ricordato la Consigliera di PCP Chiara Minelli -. Era necessario dunque procedere a un ampliamento della pianta organica inserendo personale con un profilo tecnico in quanto è sicuramente da implementare tutta l'attività tecnico-scientifica legata al Mont Avic. Si dovrà poi anche verificare, dopo la prima fase di gestione con la nuova perimetrazione, se il numero di addetti alla sorveglianza è sufficiente. Auspichiamo inoltre che si facciano i dovuti approfondimenti per un ulteriore allargamento dei confini del Parco: i comuni limitrofi, in particolare quelli di Pontey e di Châtillon hanno dimostrato il loro interesse in merito e occorre riavviare le valutazioni nel merito, al fine della creazione di una più vasta area protetta, che garantirà anche una importante offerta turistica.»

Il Consigliere della Lega VdA Dennis Brunod ha parlato di «un disegno di legge semplice ma significativo perché si va a dare spazio e valore ad una realtà molto importante della nostra regione, il Parco del Mont Avic. Ci teniamo molto a questa bellezza naturale e a tutte le sue potenzialità. Abbiamo quindi presentato un ordine del giorno che va ad arricchire questo provvedimento: chiediamo una sinergia tra tutti gli attori coinvolti al fine di promuovere delle azioni per far sì che questa risorsa dia alla Valle d'Aosta quel rilancio dal punto di vista economico e turistico che tutti noi auspichiamo. Sono passati più di 30 anni da quanto è stato fondato il Parco e, compatibilmente con le sue finalità, sarebbe importante aggiornarsi con i tempi, evolvendo su certi aspetti in modo che i progetti e le iniziative possano contribuire ad accrescere lo sviluppo del territorio e dell'economia della bassa Valle e l'immagine dell'intera regione.»

«Questo disegno di legge è un sostegno al percorso della gestione del Parco, nel solco del suo recente ampliamento perimetrale al comune di Fénis - ha commentato il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier -. È necessario ora adeguare l'organico per completare i ruoli istituzionali e amministrativi di quest'area nata prima degli anni 90. Si tratta di una zona ampia e variegata che offre una grande possibilità di visitare laghi in quota e sentieri. In prospettiva futura, diventa centrale la manutenzione degli stessi e la segnaletica non solo per fini turistici ma anche per la sicurezza dei visitatori del Parco, quindi auspico che l'Ente Parco potenzi la squadra degli operai. Ci auguriamo che questo diventi il volano di attrazione necessario per sostenere le economie locali anche delle attività ai confini dell'area naturale. Per quanto riguarda l'ampliamento, ritengo essenziale che siano i Comuni a valutare il da farsi e a portare avanti le scelte più appropriate alla loro situazione per un eventuale ulteriore allargamento.»

L'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha replicato che si tratta di «pochi articoli ma significativi che permetteranno all'ente parco di proseguire il proprio percorso a seguito dell'ampliamento dei suoi confini al comune di Fénis. Con questa legge si prevedere l'assunzione di due tecnici laureati per le varie attività di gestione del territorio, della sentieristica, di ricerca e valorizzazione. La scelta di non procedere con l'assunzione di ulteriori guardia parco è motivata dalla considerazione che già oggi il Parco può contare su 8 unità, che sono state integrate qualche mese fa a fronte di un'estensione di 7.293 ettari. Il bilancio del Parco per il 2023 ammonta a 1,3 milioni di euro, con una spesa per il personale pari a 740mila euro. L'impulso verso le attività di gestione e valorizzazione avviate con le amministrazioni comunali può promuovere un diverso rapporto con il territorio e una maggiore condivisione dei principi connessi con l'istituzione dell'area naturale protetta. Vogliamo far crescere questa area protetta non solo in termini di superficie, ma anche di offerta di qualità, di valore scientifico, di interazione col territorio, di laboratorio per la gestione di pascoli, boschi e risorse naturali, di possibilità di sviluppo delle comunità e di sentinella del cambiamento climatico.»

SC-LT