Info Conseil

Comunicato n° 356 del 13 luglio 2023

Interrogazione sulle dichiarazioni del Presidente di Finaosta

 

Le dichiarazioni del Presidente di Finaosta Spa in chiusura del convegno sul gruppo CVA e la sua comunità sono state al centro di un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste trattata nella seduta consiliare del 13 luglio 2023.

In particolare è stato chiesto cosa possa aver motivato l'auspicio che «cuore e testa di CVA rimangano in Valle d'Aosta: c'è un possibile trasferimento?»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «non sussistono ragioni fattuali per leggere ed alimentare una preoccupazione sul possibile trasferimento del “cuore e della testa della CVA”. Gli uffici regionali hanno contattato direttamente il Presidente di Finaosta che, con propria comunicazione, ha precisato di non aver fatto alcun riferimento in merito. Ciò risulta dal tenore letterale del discorso nel quale è stato evidenziato, peraltro, come "Finaosta e CVA siano due aziende quasi coetanee, cresciute insieme. Il loro cammino comune è iniziato nel 1995, quando la Regione ha acquisito tre centrali idroelettriche dalla Cogne. Dopo un lungo cammino segnato dall'operazione di acquisizione degli impianti dell'Enel in Valle d'Aosta, finalizzata nel 2001, il gruppo CVA è oggi un colosso: ha solide radici in Valle d'Aosta, ma ha uno sviluppo industriale in tutta Italia. Un'immagine forte e vincente. Nel 1995 Finaosta ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita di CVA e poi negli anni successivi nella sua crescita. Nel corso di quegli anni la dirigenza di Finaosta ebbe un ruolo nella Compagnia Valdostana delle Acque, contribuendo ai suoi primi passi e al suo lancio, alla sua crescita e al suo consolidamento". Finaosta e CVA sono cresciute e “… hanno ancora la volontà di collaborare e di affrontare nuove sfide, come opportunità di sviluppo dell'intero sistema delle partecipate regionali, del tessuto imprenditoriale valdostano e del mercato locale”. Posto che quanto indicato nell’interrogazione non potrebbe tecnicamente fare a meno del placet del Socio, in quanto la partecipazione totalitaria della società in parola è detenuta da Finaosta in Gestione speciale,  il Presidente di Finaosta ha evidenziato come l’intero discorso abbia, al contrario di quanto sostenuto, rimarcato la positiva compresenza, per CVA, di sviluppi industriali radicati in Valle d’Aosta e altrove, a beneficio dell’intero territorio regionale, espressamente precisando come “le sue imposte, i suoi dividendi, i suoi canoni di derivazioni sono riversati nelle casse regionali e sono rimessi in circolo per investimenti pubblici”

Il Consigliere Erik Lavy ha osservato: «Certe parole dette in un certo contesto paiono strane soprattutto se pronunciate dal Presidente di Finaosta. Mi fa piacere che lei ci rassicuri sul punto anche se il Presidente della CVA parlando di questa Compagnia ne parla come di un "adulto" in grado, quindi, di agire con indipendenza. Queste parole ci portano ad interrogarci ad esempio sul 2029, in cui scadranno le grandi concessioni e su cosa potrebbe succedere a CVA se le perdesse. Parliamo di una Compagnia che costituisce il 62% del valore aggiunto del settore industriale della Valle d'Aosta, con una contribuzione fiscale di 174 milioni di euro e il 15% delle entrate fiscali regionali. Le parole pronunciate in quel convegno restano sospese e ci danno da riflettere e abbiamo ancora tanti punti interrogativi che non sono stati eliminati in toto dalla risposta del Presidente. Speriamo che non siano motivate da disegni di vendita o di alienazione di CVA. Sarà nostra cura monitorare questa situazione.»

LT