Info Conseil
Comunicato n° 351 del 13 luglio 2023
Approvate due mozioni su Osservatorio crisi idrica e panchina viola simbolo della fibromialgia
Nella seduta mattutina del 13 luglio 2023, il Consiglio ha esaminato otto mozioni, di cui due approvate, tre respinte e tre ritirate.
Mozioni approvate
- Osservatorio sulla crisi idrica
L'Assemblea ha approvato all'unanimità una mozione presentata dal gruppo Misto ed emendata in accordo con l'Assessore all'ambiente, che impegna a modificare la delibera di Giunta n. 515 del 15 maggio 2023 istitutiva dell'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica, inserendo anche l'Assessore alla sanità e un rappresentante del Dipartimento di prevenzione, attribuendo all'Osservatorio funzioni di raccordo politico dei vari tavoli tecnici costituiti in materia di servizio idrico e gestione della risorsa acqua.
«È noto che esiste un rapporto stretto tra ambiente e salute - ha commentato il Consigliere Claudio Restano - e uno dei compiti principali dell'Osservatorio è legato alla destinazione idropotabile dell'acqua che ha la precedenza su altri usi. Per questo è necessaria la presenza al tavolo tecnico-politico del settore sanità in ossequio al principio One Health che richiede gli sforzi collaborativi di più discipline. Si tratta di un percorso avviato nel mese di maggio che ci ha visti impegnati attraverso la presentazione di due interrogazioni, un'interpellanza e un question time per evidenziare quale sia l'apporto scientifico e politico che, rispettivamente il Dipartimento di prevenzione dell'AUSL e l'Assessore alla sanità possono portare all'Osservatorio. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto a tutela e prevenzione della salute pubblica.»
«La questione della criticità idrica è in continua evoluzione e deve essere affrontata in modo strutturale coinvolgendo tavoli ed enti interessati dalla gestione della risorsa acqua e del servizio idrico - ha dichiarato l'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet -. Il Governo sta già lavorando in questo senso e procederemo ad integrare l'Osservatorio con le figure indicate nell'impegnativa della mozione e attribuendo a questo organismo un ruolo di raccordo politico dei vari tavoli tecnici.»
- Una panchina viola, simbolo della fibromialgia
È stata approvata all'unanimità la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata in accordo con l'Assessore alla sanità, che impegna il Governo a procedere, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della fibromialgia, alla predisposizione di una panchina di colore viola - simbolo della fibromialgia - corredata da una targhetta esplicativa nell'ambito dei lavori di sistemazione dell'area di cantiere esterna alla nuova Università della Valle d'Aosta, coinvolgendo i volontari delle associazioni che si occupano di tale patologia e valutare la possibilità di inserire nella targhetta esplicativa un QR Code che rimandi a una pagina istituzionale dedicata con l'obiettivo di illustrare in maniera efficace la patologia e le sue conseguenze.
Il Capogruppo Andrea Manfrin, ha ricordato che «la fibromialgia è una malattia reumatologica che colpisce due milioni di uomini e donne in Italia. È caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico cronico diffuso che compromette la qualità di vita di chi ne è affetto. La nostra Regione, tre le più all'avanguardia in Italia, ha riconosciuto questa patologia tramite una legge proposta dal gruppo Lega, unitamente alle esenzioni per chi ne soffre. Riteniamo però importante realizzare una serie di iniziative finalizzate anche alla promozione della conoscenza, per favorire la diagnosi precoce. Come per il Comune di Aymavilles, riteniamo che la Regione debba attivarsi in questo senso e per questo chiediamo l’installazione di una panchina viola che diffonda la conoscenza di questa patologia, consentendo di riconoscerne i sintomi e di giungere a una diagnosi precoce, valorizzando così anche l'impegno associativo di volontari ed esperti.»
«Abbiamo già dato prova di manifestare la dovuta sensibilità al tema in Consiglio - ha dichiarato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Non spetta alla Regione occuparsi di arredo urbano sul territorio del Comune di Aosta ma possiamo accogliere positivamente l'iniziativa di sensibilizzazione sulla sindrome fibromialgica tramite l'apposizione di una panchina di colore viola, dopo la panchina gialla per l'endometriosi.»
Mozioni respinte
- Condominio Arco d'Augusto di Aosta
La mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, respinta con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 15 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM), chiedeva di affrontare in terza Commissione il progetto del condominio dell'Arco d'Augusto con l'audizione degli Assessori competenti e del personale dirigente, per relazionare sull'iter autorizzativo agli effetti delle norme regionali in ambito urbanistico e dei pareri di competenza degli organi regionali.
«Nel corso di un dibattito su di una nostra mozione sul condominio "The Stone" di Breuil-Cervinia, il Consigliere Malacrinò aveva evidenziato che ci potevano essere delle analogie con quello dell'Arco d'Augusto di Aosta - ha commentato la Capogruppo Erika Guichardaz -: incuriosite abbiamo deciso di approfondire, sia qui che in Consiglio comunale, la tematica. Stiamo parlando di un edificio che è nel centro storico di Aosta, a ridosso dell'Arco di Augusto e che può essere considerato la Porta Est di Aosta, risalente all'Ottocento, con un'importanza storica evidente. Sul progetto, ci sono stati due dinieghi da parte del Comune di Aosta nonostante il parere favorevole della Soprintendenza, ma dal comunicato dell'Amministrazione comunale e dal dibattito in Consiglio comunale è emerso che la "legge casa" e le modalità di formulazione del parere della Soprintendenza limitano la possibilità di valutazione dei Comuni; vi sono altre leggi interessate al progetto quali la 13/2007 sulla copertura dei tetti in lose e la 11/1998 sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Per questo motivo chiediamo al Governo di fornire aggiornamenti nell'ambito della Commissione consiliare competente: per capire cosa sia avvenuto, cosa si possa fare, quali i tempi e i modi che sta dettando l'Amministrazione regionale. Altri progetti, come The Stone e le villette di La Thuile, sono stati approfonditi in Commissione: noi riteniamo che si possa fare anche per questo. Altrimenti, ci viene da pensare che sia il Comune di Aosta sia la Regione abbiano qualcosa da nascondere.»
L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, nel chiedere in nome della maggioranza il ritiro della mozione in quanto «le Commissioni consiliari non sono il luogo adatto a discutere i molteplici progetti che potenzialmente potrebbero riguardare tutti i 74 comuni valdostani», ha riferito che con il collega Sapinet e i tecnici si sta lavorando sulla "legge casa” anche in considerazione delle criticità emerse. Ha poi ribadito che «i processi amministrativi non sono per legge di competenza del politico, ma avvengono ex lege sulla base delle norme vigenti e riguardano esclusivamente le strutture tecniche, quantomeno per le attribuzioni in capo alla Soprintendenza regionale.» Ha quindi fatto il punto sulla questione, che risale al 2016 «con il primo iter autorizzativo della Struttura patrimonio archeologico per l'effettuazione di sondaggi sull'area interessata, cui è seguito il parere favorevole di massima nel 2017 rispetto ad una proposta progettuale plano-volumetrica relativa al posizionamento di un nuovo volume derivante dalla demolizione e ricostruzione del corpo di fabbrica attualmente in opera. A febbraio 2020, la Soprintendenza ha autorizzato il progetto definitivo, con prescrizioni architettoniche e archeologiche; in seguito diversi soggetti - istituzionali e non - presa visione del progetto hanno espresso delle perplessità e la Commissione edilizia del Comune ha espresso un parere negativo. I proponenti e i progettisti - lo studio Copaco - hanno accettato di rivedere il progetto congiuntamente agli Amministratori comunali competenti, alla Commissione edilizia, all'Ufficio tecnico del Comune e alla Soprintendenza. Dopo numerosi incontri informali e un sopralluogo, presenti tutti questi soggetti, e valutate diverse soluzioni progettuali, non essendo emerse manifeste contrarietà è stato ripresentato dai proponenti al Comune e alla Soprintendenza un nuovo progetto ritenuto condiviso questa volta. Pertanto con provvedimento del 24 agosto 2022 la Soprintendenza ha autorizzato l'ultima versione del progetto; mi riferiscono che la Commissione edilizia del Comune è sempre stata presente ai vari incontri, ma ha invece espresso un parere negativo. In ultima analisi risulta che il Comune abbia comunque rilasciato il permesso di costruire. Ricordo comunque che tutti i portatori di interesse possono sempre accedere direttamente agli atti o ottenere spiegazioni dai dirigenti interessati.»
- Declassamento delle specie Canis lupus e Ursus arctos
Con una mozione respinta con 20 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 favorevoli (Lega VdA, FI, GM), il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiedeva al Governo di portare sui tavoli tecnici competenti e in sede di Conferenza Stato-Regioni, la proposta di declassamento delle specie Canis lupus e Ursus arctos da "particolarmente protette" a "protette".
«Tutti i territori delle regioni alpine italiane stanno avanzando la proposta di declassamento di queste due specie da "particolarmente protette" a "protette" - ha riferito il Consigliere Dino Planaz -. È un'esigenza comune e molto sentita e sarebbe opportuno avere un documento approvato da quest'Aula che conferirebbe maggiore forza in sede di contrattazione nella Conferenza Stato-Regioni e sui tavoli tecnici.»
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Marco Carrel, ha osservato che «non si tratta, come richiesto dalla mozione, di ottenere il declassamento che avrebbe come unica conseguenza un alleggerimento delle sanzioni penali e amministrative previste dalla norma in caso di abbattimento della specie, ma di applicare quella parte della direttiva europea Habitat che consente agli Stati deroghe di prelievo e abbattimento anche sulle "specie a tutela rigorosa" (di cui fa parte il lupo), perché come Regione continuiamo a sostenere che il lupo ha raggiunto uno stato di conservazione soddisfacente. Stiamo anche lavorando per sostenere l'attività degli allevatori che, soprattutto in questo periodo di alpeggio, sono maggiormente esposti agli attacchi dei predatori.»
- Condominio "The Stone" di Breuil-Cervinia
Il gruppo PCP ha illustrato una mozione sul progetto del condominio "The Stone" di Breuil-Cervinia, respinta con 32 voti di astensione e 2 a favore (PCP). Il testo sollecitava il Governo a chiedere agli uffici competenti un approfondimento sulla questione "The Stone" e ad affidare a un esperto qualificato in materia uno studio sull'utilizzo degli ampliamenti volumetrici consentiti dalla "legge casa" o altra normativa, sia in generale, sia nel caso specifico, da portare poi all'esame della terza Commissione.
La Consigliera Chiara Minelli ha richiamato gli avvenimenti susseguitisi da marzo scorso, periodo in cui si è iniziato a discutere di The Stone, fra cui anche «l'indagine giudiziaria in corso, relativa ad alcune operazioni immobiliari, tra cui anche "The Stone". Sulla questione si è espresso anche il Sindaco uscente del Comune, che lo scorso mese di maggio aveva evidenziato alcune criticità del progetto, soprattutto sul calcolo delle volumetrie, rendendo noto che l'Amministrazione comunale aveva affidato a due consulenti il compito di condurre una verifica sul rispetto della normativa vigente. Ci sono poi state ulteriori novità: c'è una nuova Amministrazione comunale e sappiamo che le verifiche legali richieste hanno portato alla luce una serie di criticità. Inoltre, il Comune non ha rilasciato l'autorizzazione e ha chiesto di rivedere il progetto. Alla luce di questi eventi recenti riteniamo necessario approfondire la questione con tutti gli uffici regionali competenti così come riteniamo urgente affidare ad un esperto qualificato uno studio sull'utilizzo degli ampliamenti volumetrici consentiti dalla "legge casa", ai fini di una sua modifica, tale da impedire un aumento volumetrico molto rilevante nei centri storici, che rischia di compromettere le esigenze di tutela del patrimonio architettonico.»
L'Assessore alle opere pubbliche e territorio, Davide Sapinet, nel premettere che «per il progetto in questione non è stato rilasciato alcun titolo abilitativo», ha ribadito «la non competenza degli uffici regionali che si occupano di pianificazione territoriale ad esprimersi su procedimenti per il rilascio del permesso di costruire: non è quindi possibile prefigurare ad oggi la redazione di una relazione specifica. Per quanto riguarda la richiesta di affidare ad un esperto uno studio degli ampliamenti volumetrici, questo sarebbe particolarmente complesso e costoso poiché il lavoro richiederebbe un puntuale esame di 3964 interventi validati dai Comuni tra il 2010 e il 2023. Sulla "legge casa" stiamo verificando con le strutture il margine di azione per apportare delle migliorie: il confronto sarà poi politico e presenteremo in Commissione consiliare le proposte senza bisogno di inviti o impegni. Confronto che dovrà avvenire in parallelo con i Comuni e con il Consiglio permanente degli enti locali. Chiedo quindi il ritiro della mozione, in alternativa ci asterremo.»
Mozioni ritirate
Ritirata la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva di avviare le azioni di risarcimento dei docenti precari dipendenti dall'Amministrazione regionale che non hanno usufruito del Bonus docenti, a seguito della dichiarazione dell'Assessore al sistema educativo che ha evidenziato come il Governo regionale si sia già attivato sul punto con una soluzione in linea con quanto richiesto nella mozione.
È stata ritirata dai proponenti la mozione dei gruppi Lega VdA e Misto che sollecitava ad aggiornare la quarta Commissione sull'evoluzione dell'aumento del costo dell'energia e del gas in Valle d'Aosta, a seguito dell'impegno dell'Assessore allo sviluppo economico di approfondire la tematica durante la trattazione del Piano energetico regionale ambientale.
È stata ritirata la mozione del gruppo Lega VdA che chiedeva di rivedere alcuni articoli della disciplina degli interventi a favore dello sport (l.r. 3/2004), a seguito dell'impegno dell'Assessore allo sport a portare quanto prima le modifiche.
SC-LT