Info Conseil
Comunicato n° 317 del 20 giugno 2023
L'Assessore Marzi ha illustrato in Aula il Piano per la salute e il benessere sociale
Iniziati i lavori del Consiglio convocato per tre giorni dal 20 al 22 giugno
Il Consiglio Valle, convocato a partire da oggi, martedì 20, fino a giovedì 22 giugno 2023, si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo dell'ex Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, deceduto lunedì 12 giugno scorso.
L'Assemblea ha quindi iniziato l'esame del Piano per la salute e il benessere sociale 2022-2025 con l'illustrazione dell'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi: «L’ultimo Piano approvato fa riferimento al triennio 2011-2013, per cui è evidente l’urgenza con la quale oggi la Valle d’Aosta si trova a dover colmare un divario di potenzialità di sviluppo e di diritti di accesso al welfare regionale per la salute e il benessere sociale, rispetto all’evolversi dei bisogni e del contesto, dopo il periodo pandemico.»
Nel ricordare che sono state 4 le fasi di costruzione del Piano secondo una metodologia di programmazione partecipata, l'Assessore ha evidenziato che «è elemento sostanziale la piena attuazione dell’integrazione sociosanitaria, attraverso la realizzazione dei Punti unici di accesso (PUA), quale interfaccia per la manifestazione dei bisogni di assistenza sanitaria e sociale dei cittadini, comportando una necessaria collaborazione tra operatori della sanità e dell’ambito dei servizi sociali, imprescindibile per garantire una presa in carico globale e integrata dell’individuo. Anche la recente approvazione del Piano per la non autosufficienza 2023-2025 costituisce l’avvio di un percorso di strutturazione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) per le fasce più fragili della popolazione.»
L'Assessore ha quindi dettagliato «le 5 macro aree - di cui 4 tematiche e 1 a valenza trasversale - in cui il Piano è strutturato, da declinare all’interno di specifici ambiti di intervento e obiettivi: la prevenzione al centro delle politiche per la salute e il benessere sociale, con la riorganizzazione del Dipartimento prevenzione; una nuova rete territoriale dei servizi come risposta integrata per garantire la capillarità dei servizi e una maggiore equità di accesso, individuando nell’attività degli ambulatori dei medici di assistenza primaria e l’istituzione delle Aggregazioni funzionali territoriali dei medici di medicina generale e dei medici pediatri di libera scelta (approvate dalla Giunta a dicembre 2022) che opereranno in collegamento con i servizi assistenziali delle 4 Case di Comunità ad alta e media intensità; l’assistenza sanitaria ospedaliera in una nuova logica produttiva e funzionale di rete, per la quale il Consiglio, con l'ultima legge di assestamento, ha stanziato 60 milioni di euro per garantire il completamento dell’opera; la programmazione dei servizi sociali in una logica di welfare integrativo e generativo (con 10 atti di Giunta già approvati); la governance (trasversale) del sistema regionale per la salute e il benessere, valorizzando il capitale umano che opera in ambito sanitario e sociale.»
L'Assessore ha poi sottolineato «alcune scelte importanti già effettuate nel Piano volte alla salvaguardia e alla valorizzazione delle peculiarità regionali, quali: la costituzione di una Cabina di regia, per le funzioni in ambito sociale di competenza regionale, a composizione di rappresentanti regionali e a vario titolo coinvolti in base ai temi trattati, con particolare riferimento ai portatori di interessi, tra i quali gli enti del Terzo Settore; la costituzione di una seconda Cabina di regia, per le funzioni in ambito sociale di competenza degli enti locali, che sarà composta, con pari dignità, dai rappresentati della Regione e degli enti Locali, e in base alle necessità, da soggetti a vario titolo coinvolti; la realizzazione di un secondo Ospedale di Comunità, ulteriore rispetto allo standard numerico previsto dal decreto ministeriale, localizzato a Verrès, al fine di garantire la presenza di una struttura intermedia prossima alla popolazione della media e bassa Valle; la realizzazione di Case della Comunità, a bassa intensità assistenziale, in aggiunta allo standard numerico, al fine di garantire una maggiore capillarità e soprattutto la ricomposizione dei servizi esistenti, in modo più accessibile su tutto il territorio regionale; una evidenza circa possibili forme di contrattazione integrativa concernente il personale sanitario, sia dipendente che convenzionato.»
L'Assessore ha infine specificato che «ogni anno la Giunta approverà il Piano Operativo Annuale (POA) contenente le azioni attuative delle attività già richiamate nel DEFR, che individueranno i destinatari e gli indicatori di monitoraggio e le correlate risorse rese disponibili a tal fine dalla legge di bilancio della Regione. Inoltre sarà approvata la costituzione di un tavolo di monitoraggio e valutazione del Piano che, annualmente, verifichi lo stato di avanzamento delle azioni definite nelle schede inserite nel POA. Ad oggi, la percentuale di risorse a disposizione per la sanità e le politiche sociali è al di sopra della media nazionale: con 407 milioni di euro noi manteniamo una peculiarità oltre che un'attenzione nei confronti della comunità valdostana. Abbiamo tanti problemi che ci accomunano con la sanità nazionale, ma abbiamo dimostrato di sapere stare con i piedi per terra nell'affrontare le sfide che ci attendono ogni giorno.»
Sul Piano sono stati depositati 19 emendamenti, di cui 3 del gruppo PCP, 3 del gruppo Lega VdA, 4 del gruppo Misto oltre ai 9 emendamenti della quinta Commissione "Servizi sociali".
In Aula, sono stati inoltre presentati 55 ordini del giorno, di cui 28 di Lega VdA, 1 congiunto Lega VdA e PCP, 5 del gruppo Misto, 8 di Forza Italia, 13 di Progetto Civico Progressista.
SC