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Comunicato n° 294 dell'8 giugno 2023

Interpellanza sulla promozione delle mele Golden delicious e Renetta

 

La promozione delle mele valdostane è stata oggetto di dibattito nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Erik Lavy ha ricordato che «nell'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) sono comprese anche le mele Golden delicious e Renetta della Valle d'Aosta. Vorremmo sapere se esista un censimento sulle piante di melo nella nostra regione e come si intenda promuovere le mele PAT.»

Sottolineando l'importanza del settore frutticolo in crescita e con ampi margini di miglioramento, l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha riferito che «al momento non esiste un censimento puntuale delle piante di melo. Negli anni 90 è stato istituito un "catastino frutticolo" per gestire la fitopatia cosiddetta "scopazzi del melo" e i relativi contributi, ma nel tempo non è più stato aggiornato. Stiamo lavorando per creare lo schedario frutticolo, finalizzato al censimento nel dettaglio di superfici e produzioni per poi agire di conseguenza. In Valle c'è un buon numero di micro-aziende a conduzione familiare e anche la frutticoltura imprenditoriale è ben sviluppata: alla Cofruits ogni anno vengono conferiti più di 15 mila quintali di mele da 55 soci produttori alla quale si aggiungono altre importanti realtà che lavorano circa 10 mila quintali di mele.»

L'Assessore ha poi segnalato alcune iniziative di promozione delle mele valdostane: «La mela e suoi derivati sono stati valorizzati durante appuntamenti di show-cooking, alla manifestazione "Mele Vallée" di Antey, al Marché au Fort. Nel 2021 gli uffici dell'Assessorato hanno collaborato con la Cofruits e con l'Institut Agricole Régional per predisporre la documentazione necessaria per l'ottenimento dell'indicazione geografica "Mele della Valle d'Aosta": istanza che, al momento, è stata rigettata dal Ministero per questioni di ricerca storica dal punto di vista linguistico (la storia parla di "pommes en Vallée d'Aoste" e non di "mele in Valle d'Aosta"). Un problema che dovrà sicuramente essere affrontato. Un dossier che continuiamo a seguire con attenzione: sono convinto che, grazie anche ai dati dello schedario frutticolo, potremo portare avanti il lavoro con maggiore efficienza nel futuro.»

«È paradossale - ha replicato il Consigliere Lavy -: siamo in presenza di un settore che è in salute, ma manca una base di dati per attuare delle politiche di gestione e promozione. Bene che si stia lavorando allo schedario, perché bisogna avere una fotografia delle specie di mele coltivate in Valle d'Aosta. Oggi la Renetta sta patendo rispetto ad altre varietà, perché ci sono dinamiche di coltivazione, produzione e commercializzazione che la sfavoriscono. Purtroppo c'è sempre stato uno scarso dialogo tra Assessorato, Institut Agricole e produttori, serve però fare un lavoro tecnico da un lato e di valorizzazione del prodotto dall'altro, articolato su tre azioni: promuovere lo studio e l'utilizzo del portinnesto M9 anche per la mela Renetta in modo da rendere più semplice la messa a dimora sui filari, considerate le maggiori difficoltà del portinnesto franco; creare una misura a superficie che valorizzi e incentivi chi coltiva piante di Renetta, vista la sua produzione non costante negli anni; lavorare per ottenere la denominazione DOP per la mela Renetta.»

SC