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Comunicato n° 289 del 7 giugno 2023

Interrogazione sul Piano regionale della prevenzione

 

Il Piano regionale per la prevenzione 2021-2025 è stato al centro di un'interrogazione presentata dal gruppo Misto nella seduta consiliare del 7 giugno 2023. In particolare il Consigliere Claudio Restano ha voluto sapere chi abbia partecipato alla stesura del PRP, se sia confermata l'attualità del documento e quale la filosofia alla base del Programma predefinito riguardante l'ambiente, il clima e la salute (PP9), che fa parte di uno dei 13 Programmi individuati per dare attuazione agli obiettivi strategici del Piano nazionale di prevenzione 2020-2025.

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha risposto che «il Piano regionale della prevenzione, che è un LEA, non solo è attuale ma rappresenta uno snodo fondamentale e irrinunciabile nell’evoluzione dei sistemi di prevenzione che saranno sperimentati e applicati nei prossimi anni. La vision e i principi sono quelli fissati dalle Istituzioni internazionali europee; la Regione a dicembre 2021, con delibera, ha recepito il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, in continuità con le scelte del precedente decennio: il Dipartimento sanità, salute e politiche sociali ha predisposto gli atti preparatori per la redazione del Piano regionale 2021-2025. L'organigramma del Piano vede quale Coordinatore il dirigente della Struttura igiene e sanità pubblica dell'Assessorato; è stato costituito un gruppo tecnico di attuazione e monitoraggio del Piano composto da un responsabile operativo dell’Assessorato della sanità e dai Direttori del Dipartimento di prevenzione e della Struttura igiene e sanità pubblica dell'AUSL. I referenti dei Programmi predefiniti hanno materialmente provveduto alla stesura dei singoli programmi, previo corso di formazione e interlocuzione periodica con il Ministero e l'Istituto superiore della sanità.»

«Fra i documenti di riferimento del Piano regionale - ha aggiunto Marzi - cito l'Agenda 2030, i cui contenuti rappresentano un'evoluzione di approccio combinato in cui tutti gli obiettivi tengono conto degli aspetti economici, sociali e ambientali. Il nostro Piano ha come elemento strategico un approccio nuovo di promozione della salute, che favorisce lo sviluppo di strategie in un’ottica comune proiettata verso il futuro, riconoscendo in un'accezione olistica - "One Health" appunto - che la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi sono interconnesse. Il PP9 ha lo scopo di programmare concretizzare tale approccio olistico, riservando particolare attenzione ai principi di equità, sussidiarietà e contrasto alle diseguaglianze e adottando un modello, per setting e di genere e attuando le indicazioni dei LEA vigenti.»

Il Consigliere Claudio Restano ha replicato: «In questo caso avete coinvolto il Dipartimento di prevenzione dell'AUSL, rispondendo correttamente alla visione "One Health" che considera la salute come il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell'essere umano, della natura e dell'ambiente. La visione olistica richiede un approccio multidisciplinare intersettoriale e coordinato, dove tutte le politiche agiscono anche indirettamente in una prospettiva valoriale più consona alla costruzione di una società in buona salute, solidale e in armonia con la natura e l'ambiente: una visione che campeggia in ogni documento varato da questa maggioranza (Piano socio-sanitario, Piano prevenzione, PNRR), ma poi non trova riscontro nei fatti, come nel caso della delibera costitutiva dell'Osservatorio sulla crisi idrica che manca di referenti medici e tecnici della prevenzione. Siete una contraddizione unica: mettetevi una mano sulla coscienza e soprattutto pensate alla salute e al benessere della popolazione valdostana.»

SC