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Comunicato n° 288 del 7 giugno 2023

Question time sul monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza

 

Con due interrogazioni a risposta immediata presentate nella seduta consiliare del 7 giugno 2023 dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Progetto Civico Progressista, si è parlato del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) attraverso il Nuovo sistema di garanzia pubblicato il 31 maggio dal Ministero della salute.

«A seguito del monitoraggio ministeriale pubblicato a fine maggio 2023, risulta che le uniche due Regioni ad avere punteggi inferiori alla soglia in tutte le macroaree analizzate (area prevenzione, area distrettuale, area ospedaliera) sono la Valle d'Aosta e la Calabria - ha rimarcato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. Il Direttore generale dell'AUSL ha precisato che serve un'ulteriore elaborazione dei dati per chiarire i risultati che, alla luce di un'analisi specifica, risultano sicuramente migliori. Vorremmo quindi avere maggiori informazioni su questa analisi specifica.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha rilevato che «per la prima volta, la Valle d'Aosta viene collocata fra le Regioni completamente al di sotto della sufficienza e questa classificazione, oltre a gettare discredito sulla Valle, evidenzia i gravi problemi sanitari che vengono quotidianamente denunciati dai cittadini.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha affermato che «il monitoraggio dei LEA - che è relativo al 2021 - presenta problemi oggettivi nella raccolta dati, sui quali si sta lavorando per migliorare i riscontri futuri, e non dà una fotografia corretta del servizio sanitario regionale: un sistema che esiste, funziona e per il quale siamo chiamati a lavorare e collaborare per preservarlo e migliorarlo assieme a tutte le persone che tutti i giorni lavorano per la salute della nostra comunità.»

L'Assessore ha parlato di alcuni indicatori del Nuovo sistema di garanzia che «sono pensati per regioni di altre dimensioni e complessità di territorio, che penalizzano a priori la nostra regione e che determinano il risultato negativo. Dal 2022 è in atto da parte dell'USL il lavoro di audit sugli indicatori risultati più critici nel corso dell’ultimo monitoraggio disponibile (quello del 2020) e i cui effetti saranno riscontrabili nel monitoraggio dei dati 2022 e 2023. In particolare si è lavorato su: intervallo mezzi di soccorso (nel 2023 è stata sottoscritta una nuova convenzione con le associazioni di soccorso per incrementare la copertura del 25%); percentuale di ricoveri in psichiatria (è in corso in corso la creazione del Centro di salute mentale finalizzato a incrementare gli interventi territoriali che preverranno i ricoveri ripetuti ed è stato attivato a fine 2021 il Day Hospital psichiatrico); proporzione colecistectomie con degenza inferiore a 3 giorni (è stato effettuato un audit ed è stato assegnato uno specifico obiettivo di budget alla Struttura di chirurgia); numero di pazienti in Assistenza domiciliare integrata (nel 2022 si è riusciti a far inserire, sul modello di flussi standard, i casi di ADI comprensivi di OSS in capo alle Unité des communes); percentuale deceduti per tumore assistiti dalle cure palliative (attraverso il potenziamento dell'organico medico e nuova convenzione con la Lilt), vaccinazioni in età infantile (inviato un dato erroneo che ha falsato il risultato finale).»

La Consigliera Guichardaz ha lamentato «la mancata risposta dell'Assessore: non ho capito quando sarà avviata l'analisi, chi la svolgerà e quali interlocuzioni vi siano state con il Ministero. Fa specie che la nostra regione, un tempo invidiata da tutti per i servizi, si trova oggi ad essere bocciata e si dice che questo risultato è legato alla conformazione del territorio, ai numeri della popolazione e all’organizzazione dettata dalle possibilità dell’Autonomia. L'Autonomia dovrebbe essere un valore aggiunto. Non è poi l'unico territorio montano e i paesini sperduti del Piemonte, le isole o la Laguna veneta sono altrettanto irraggiungibili. Stupisce anche sentire che il problema sulle ADI fosse solo di carattere tecnico informatico e che sulla copertura vaccinale dei bambini il sistema abbia calcolato dati sbagliati. Chi manda i dati e chi li controlla? Abbiamo pessimi risultati a fronte della spesa sanitaria più alta della media nazionale: tutti noi riceviamo ogni giorno segnalazioni di persone che stanno giornate sulle barelle in pronto soccorso, persone che non hanno i turni di guardia medica, liste d'attesa infinite. Siamo sicuri sia una questione di dati errati e non vi sia un problema reale? Speriamo che gli indicatori vengano esplicitati in Commissione o nel prossimo Consiglio sul Piano salute.»

«Mi sembra davvero debole la giustificazione sull'invio di dati errati che poi si sarebbe cercato di sostituire precipitosamente - ha commentato il Capogruppo Manfrin -. Non è la prima volta che sentiamo questa motivazione e non so se ci sia qualcuno che continuamente manda dati sbagliati al Ministero. Sul tempo ottimale di intervento che taglia i tempi del soccorso in una zona della Valle, ho qualche perplessità sia sulle modalità di realizzazione sia sul fatto che sia stata realizzata in una sola Unité, quando abbiamo altre realtà disagiate che necessiterebbero della stessa attenzione.»

SC