Info Conseil
Comunicato n° 118 del 5 aprile 2006
INTERPELLANZA SULLA SITUAZIONE DELLA TECNOMEC
Il Consigliere Dario Frassy ha chiesto, con un’interpellanza, notizie sulla situazione della Tecnomec e la predisposizione di un piano di intervento per aziende industriali in crisi.
Il Consigliere Frassy, nell’illustrare l’iniziativa, ha voluto sapere i motivi per cui è stata affidata a Finaosta la valutazione sulla congruità del prezzo degli immobili Tecnomec e la percorribilità giuridica dell’operazione, anziché farla effettuare agli uffici regionali. Inoltre, ha chiesto le motivazioni per le quali sono passati sei mesi dagli impegni presi con la proprietà al momento di adottare la delibera di valutazione del piano industriale e finanziario presentato dalla Tecnomec srl.
L’Assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre, ha risposto che il problema non è solo dell’industria, ma anche delle maestranze interessate alla crisi. Gli imprenditori, secondo La Torre, dovrebbero ragionare in maniera diversa. Il punto fondamentale è prendere coscienza che esiste una crisi industriale, ha proseguito, e come tale bisognerebbe intervenire legiferando. E questo, ha ribadito, è un problema non solo valdostano, ma anche nazionale e internazionale. Ha poi risposto alle domande dell’interpellanza, ricordando che l’incarico a Finaosta deriva dalla complessità della situazione e dalla possibilità di attivarsi in tempi brevi. Infine, La Torre ha detto che per supportare in qualche modo il comparto industriale, è in previsione un apposito disegno di legge capace di intervenire nel settore.
Per Frassy, il giudizio sulla risposta è insoddisfacente. Il Consigliere ha espresso alcune perplessità sull’incarico dato a Finaosta e sul ruolo della finanziaria nel settore industriale.
Per Frassy non corrisponde al vero il fatto che non ci sono state richieste di società, probabilmente non avevano un patrocinio politico.
Per quanto riguarda le maestranze di Tecnomec, Frassy ha quindi precisato che le stesse non sono diverse da quelle di Tecdis, della Balzano o delle altre industrie presenti in Valle.
Il Consigliere Frassy ha ribadito, infine, che si tratta di una situazione di privilegio politico che in questa occasione ha condizionato la politica industriale.
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Il Consigliere Frassy, nell’illustrare l’iniziativa, ha voluto sapere i motivi per cui è stata affidata a Finaosta la valutazione sulla congruità del prezzo degli immobili Tecnomec e la percorribilità giuridica dell’operazione, anziché farla effettuare agli uffici regionali. Inoltre, ha chiesto le motivazioni per le quali sono passati sei mesi dagli impegni presi con la proprietà al momento di adottare la delibera di valutazione del piano industriale e finanziario presentato dalla Tecnomec srl.
L’Assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre, ha risposto che il problema non è solo dell’industria, ma anche delle maestranze interessate alla crisi. Gli imprenditori, secondo La Torre, dovrebbero ragionare in maniera diversa. Il punto fondamentale è prendere coscienza che esiste una crisi industriale, ha proseguito, e come tale bisognerebbe intervenire legiferando. E questo, ha ribadito, è un problema non solo valdostano, ma anche nazionale e internazionale. Ha poi risposto alle domande dell’interpellanza, ricordando che l’incarico a Finaosta deriva dalla complessità della situazione e dalla possibilità di attivarsi in tempi brevi. Infine, La Torre ha detto che per supportare in qualche modo il comparto industriale, è in previsione un apposito disegno di legge capace di intervenire nel settore.
Per Frassy, il giudizio sulla risposta è insoddisfacente. Il Consigliere ha espresso alcune perplessità sull’incarico dato a Finaosta e sul ruolo della finanziaria nel settore industriale.
Per Frassy non corrisponde al vero il fatto che non ci sono state richieste di società, probabilmente non avevano un patrocinio politico.
Per quanto riguarda le maestranze di Tecnomec, Frassy ha quindi precisato che le stesse non sono diverse da quelle di Tecdis, della Balzano o delle altre industrie presenti in Valle.
Il Consigliere Frassy ha ribadito, infine, che si tratta di una situazione di privilegio politico che in questa occasione ha condizionato la politica industriale.