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Comunicato n° 184 del 21 aprile 2023

Approvata una mozione sul disagio abitativo

 

Nella seduta mattutina del 21 aprile, l'Assemblea ha approvato, con 22 voti a favore (FI, UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA, GM) e 12 astensioni (Lega VdA, PCP), una mozione sul disagio abitativo.

Il testo, depositato dal gruppo Forza Italia ed emendato in accordo con i Capigruppo di maggioranza, impegna il Governo regionale a mettere a disposizione nei tempi adeguati al rinnovo della legge regionale n. 3/2013, un rapporto tecnico da affidare alle esperienze e competenze di un soggetto terzo che rappresenti qualitativamente e quantitativamente il tema del disagio abitativo secondo gli indicatori utilizzati in genere, in modo tale da offrire la necessaria informazione e consapevolezza ai Consiglieri nell’affrontare l’aggiornamento della legge stessa. Inoltre, sollecita a definire adeguate politiche per contenere e fronteggiare il disagio abitativo nel rispetto dell’articolo 3 della Costituzione, ovvero nel rispetto del principio di pari dignità sociale per tutti i nuclei familiari che versano nella medesima condizione ISEE.

«La politica del Governo regionale su questo punto presenta una carenza di visione complessiva - ha dichiarato il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis -. Bisogna affrontare il problema nelle sue dimensioni multidisciplinari e, per questo, è necessario rivedere e aggiornare la legge regionale del 2013 anche alla luce del fatto che il disagio abitativo è profondamente mutato in questi ultimi anni. Un aggiornamento che richiede un nuovo approccio con una visione globale del "disagio abitativo" per dare soddisfazione ai bisogni emergenti e per non ripetere gli errori del passato recente. Questo percorso deve partire però dalla piena conoscenza della realtà: ecco perché riteniamo indispensabile mettere a disposizione dei Consiglieri dei report approfonditi e aggiornati sulle varie tematiche, così come fanno in molte altre Regioni.»

Alla mozione era collegata una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Lega Vallée d'Aoste, Forza Italia e Misto, che è stata respinta dall'Aula con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA) e 15 a favore (Lega VdA, FI, GM, PCP). Il testo intendeva impegnare la Giunta a dare piena applicazione alle disposizioni della legge regionale 3/2013 presentando al Consiglio regionale la proposta di Piano triennale delle politiche abitative per la Valle d'Aosta, in tempo utile per l'analisi da parte delle Commissioni consiliari competenti e l'approvazione dello stesso da parte dell'Assemblea regionale nei termini di legge. Inoltre, sollecitava a discutere nelle Commissioni consiliari competenti il piano di revisione della legge 3/2013.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha illustrato il testo, che prende spunto dalla mozione: «L'aggiornamento della legge 3/2013 è necessario perché i problemi sono numerosi. La notizia dell'apertura di un tavolo di confronto tra soggetti interessati è positiva e mi auguro che potremo lavorarci tutti insieme, perché il disagio abitativo è patrimonio di tutti e le soluzioni non hanno colore politico. Ci sono due aspetti da evidenziare. Nella legge regionale sono previsti due organi - la Consulta regionale della casa e l'Osservatorio per la casa - che dal 2014 non si sono più riuniti: sono, però, indispensabili per raccogliere i limiti e le criticità in un'ottica di revisione della legge. Inoltre nella legge 3 è previsto un Piano triennale delle politiche del lavoro che dovrebbe essere approvato entro il settembre del triennio precedente: piano che non risulta più essere stato approvato. Con la nostra iniziativa chiediamo di dare piena applicazione della norma.»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, replicando alle due iniziative, ha ribadito che «il disagio abitativo è un fenomeno complesso che necessita di approfondimenti sui quali si sta lavorando. Ricordo il tavolo di lavoro per la revisione della legge n. 3/2013 appena istituito che si è riunito per la prima volta il 13 aprile: da un primo confronto sono emersi come prioritari la necessità di abitazioni, il sostegno alla locazione, la morosità incolpevole e l'esigenza di affrontare la tematica della casa con un approccio multidisciplinare. Vi è poi il tavolo interistituzionale in collaborazione con gli enti del Terzo Settore avviato nell’autunno 2022, con l’obiettivo di effettuare una programmazione partecipata sul tema dell’housing. Stante il lavoro avviato, abbiamo la necessità di affrontare la tematica con approcci diversi, avendo dati e conoscenze a 360 gradi: il mondo del disagio abitativo si è ampliato rispetto al passato, il tema della povertà e della non autosufficienza la fanno da protagonisti. Ecco perché abbiamo colto gli spunti dei colleghi, che rendono evidente la necessità di studiare degli approcci diversi, avendo dei dati e, con alcune modifiche da noi proposte, approviamo la mozione. Riguardo alla risoluzione, ci asteniamo: è vero che l'ultimo Piano triennale delle politiche abitative risale al 2017 e non è più stato rinnovato per vari motivi: oggi, nel percorso di revisione della legge 3/2013, diventa ridondante approvare un impegno che è superato.» 

Il Consiglio ha anche respinto due mozioni del gruppo Forza Italia.

  • Raccolta dati ISTAT

Proporre una norma di attuazione dello Statuto che assegni alla Regione la titolarità e la responsabilità della raccolta dei datti oggi in capo all'ISTAT: era questo l'impegno contenuto in una mozione del gruppo Forza Italia che è stata respinta con voti 21 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 13 a favore (FI, Lega VdA, GM).

«Una buona programmazione dipende anche dalle informazioni statistiche in possesso di chi la realizza - ha spiegato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Attualmente il ruolo della Regione è quello di un organismo intermedio di supporto all'ISTAT, attraverso l'Osservatorio economico e sociale, ma sarebbe di grande utilità implementare questa attività con le nostre competenze in materia. Per decidere è importante la conoscenza, che passa anche attraverso la disponibilità di dati sul territorio. Le Province autonome di Trento e Bolzano si sono già dotate di una norma di attuazione che assegna loro le competenze dell'ISTAT e così dovremmo fare anche noi. Sarebbe un ottimo modo per esercitare la nostra autonomia: essere autonomi significa conoscere sé stessi.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, pur valutando positivamente la proposta perché «qualsiasi visione politico-amministrativa deve essere supportata da dati e da valutazioni prospettiche», ha sottolineato che «in questo momento non siamo in grado di accettare questo tipo di impegno. Assumere ulteriori competenze e nuove attività da svolgere, che comporterebbero un carico finanziario ulteriore sulle spese correnti e un impegno di risorse umane che ad oggi è critico, non appare una scelta sostenibile.»

  • Audizione del Sindaco di Aosta sui dossier di interesse regionale

Il gruppo Forza Italia ha illustrato una mozione volta a impegnare i Presidenti della prima e della quinta Commissione a convocare una riunione congiunta per l'audizione del Sindaco di Aosta finalizzata all'approfondimento di tematiche di interesse collettivo. Il testo è stato respinto con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA) e 16 a favore (Lega VdA, GM, FI, PCP).

Il Consigliere Mauro Baccega ha ricordato che «da due anni e mezzo a questa parte, il Consiglio affronta molte tematiche che coinvolgono il Comune di Aosta - che ha il 25% degli abitanti della nostra regione - e, a inizio Legislatura, si era parlato di un tavolo di concertazione tra Comune e Regione per discutere di numerosi temi, tra cui: Edilizia residenziale pubblica; povertà e situazione di criticità sociale; mense scolastiche; Cittadella dei giovani; J.B. Festaz; pista ciclabile; esternalizzazione del Marché Vert Noël;. Vista la centralità delle questioni, si rende necessario un confronto diretto per l'approfondimento di queste tematiche. Avevo anticipato al Sindaco Nuti questa richiesta di audizione e mi aveva risposto che sarebbe stato disponibile a venire in Commissione al confronto. Incomprensibile il voto di astensione della maggioranza regionale.»

«In merito ad alcuni di questi temi sono già in atto interlocuzioni tra gli Esecutivi regionale e comunale, come ad esempio per le tematiche relative alla casa di riposo J.B. Festaz, piuttosto che sul Marché Vert Noël - ha evidenziato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Per quanto riguarda l'edilizia residenziale pubblica, è stato costituito, ad esempio, un apposito tavolo che comprende i rappresentanti politici e tecnici regionali e comunali. Quindi, i confronti operativi sono all'ordine del giorno e servono alla piena presa in carico delle tematiche e alla loro gestione. Qualora, su questioni più puntuali che riguardano argomenti specifici, laddove in Commissione si ritenga opportuno l'eventuale coinvolgimento e l'audizione del Sindaco o dell'Esecutivo del capoluogo, tale scelta potrà essere assunta direttamente in quella stessa sede. Il voto in merito alla mozione sarà dunque di astensione.»

I lavori riprendono alle ore 15.

 

SC-LT