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Comunicato n° 140 del 6 aprile 2023

Approvata una mozione sull'evoluzione degli esercizi commerciali

 

Nella seduta pomeridiana del 6 aprile 2023, il Consiglio Valle ha trattato sei mozioni, di cui una approvata, tre respinte e due ritirate.

Mozione approvata

  • Rapporto sugli esercizi commerciali

Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore al commercio, che impegna il Governo regionale a predisporre e mettere a disposizione del Consiglio regionale nel più breve tempo possibile un rapporto, esteso a tutto il territorio valdostano, indicante per ciascun comune e per ciascun anno in relazione all'ultimo decennio le dinamiche evolutive della consistenza numerica degli esercizi commerciali. Conseguentemente, sarà definita in collaborazione con tutti i portatori di interesse uno studio volto a rafforzare il tessuto commerciale valdostano.

«Ad Aosta, le attività di commercio al dettaglio sono diminuite di 114 unità nell'ultimo decennio - ha commentato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Questa riduzione è sicuramente un dato di fatto che riguarda tutto il nostro territorio, dovuto sia agli effetti della pandemia sia al crescente affermarsi della grande distribuzione e degli acquisti online. Gli esercizi di vicinato sono un punto di riferimento nei piccoli paesi oltre che un servizio reso alla comunità. Per poter intervenire adeguatamente occorrono dei dati per quantificare il fenomeno. Apprezziamo la disponibilità dell'Assessore e del Governo nell’approvare la nostra proposta.»

L'Assessore al commercio, Giulio Grosjacques, ha concordato sulla «necessità di tamponare l'emorragia del piccolo commercio, temporaneamente fermata dalla legge regionale a favore degli esercizi di vicinato di paese. Una misura che non può essere considerata risolutiva, perché destinata a sostenere i piccoli negozi con parametri di fatturato e personale impiegato molto limitato, ma che tuttavia ha prodotto risultati significativi: nel 2021 e 2022 sono stati rispettivamente 126 e 153 i beneficiari, di cui 14 e 7 per l'apertura di nuove attività, e 113 e 146 per il mantenimento di attività esistenti. Nel 2023, sono stati stanziati 900mila euro. Si tratta di un intervento sperimentale con valenza triennale: al termine la Giunta informerà la Commissione competente sui risultati. Stiamo inoltre predisponendo una delibera per ampliare i potenziali beneficiari, soprattutto nei piccoli comuni di media montagna. Vista la grande attenzione che questa maggioranza pone al settore del commercio, abbiamo voluto proporre una modifica all'impegnativa del testo, al fine di avere dati ancora più rilevanti che saranno utili alle riflessioni dell'intero Consiglio.»

Mozioni respinte

  • Indirizzi al CdA dell'ARER sugli investimenti dei buoni fruttiferi postali

Respinta, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM), la mozione del gruppo Forza Italia che chiedeva alla Giunta di aggiornare gli indirizzi del piano investimenti dell'ARER, inserendo la destinazione delle somme derivanti dai buoni fruttiferi per evitare che queste potessero essere utilizzate per le spese correnti.

Il Consigliere Mauro Baccega ha ricordato che «l'ARER ha visto rientrare nel mese di marzo scorso delle somme investite in buoni fruttiferi postali che ammontano a circa 9 milioni di euro ma la delibera di Giunta risulta assolutamente priva di indicazioni precise sull'utilizzo di queste risorse. Bisogna pertanto aggiornare il documento di indirizzi politici impartiti all'ARER con i dati attuali e, di conseguenza, modificare dieci schede tecniche allegate.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha affermato che «nei giorni di presentazione della mozione, il Consiglio di amministrazione dell'ARER ha approvato il bilancio pluriennale che contiene anche gli indirizzi sull'utilizzo dei buoni fruttiferi postali, integrando e rettificando quanto previsto in precedenza con provvedimenti del 2022. La delibera trasmessa da ARER alla Regione riporta tutte le somme derivanti da buoni fruttiferi che - confermo - sono state destinate a spese di investimento per interventi edilizi di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare dell'Azienda regionale di edilizia residenziale.»

  • Edilizia residenziale pubblica e bando affitti

Respinta con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che sollecitava la modifica della disciplina della morosità incolpevole degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica, lo stop all’allacciamento al teleriscaldamento, una ripartizione delle spese sulla base dell’ISEE e la modifica dei criteri e del pagamento del "bando affitti".

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha sottolineato che «l'edilizia residenziale pubblica e il sostegno degli affitti sul mercato privato ricoprono un fondamentale carattere sociale e si rivolgono a famiglie in stato di necessità. Oggi, il problema della casa è grave: 200 famiglie rischiano di non avere più un tetto sopra la testa. Sarebbe utile e necessario intervenire per garantire modalità di tutela delle famiglie in difficoltà. Innanzitutto, sulla disciplina delle morosità incolpevoli, che è stata attesa per molto tempo ma quando è arrivata abbiamo preso atto che nella delibera non si riusciva a incidere sull'incolpevolezza delle persone che non riescono a pagare l'affitto. Si sta consumando uno stillicidio di sgomberi di persone che hanno un ISEE molto basso. Occorre, poi, rivedere la disciplina dell'emergenza abitativa in maniera da dare una pronta risposta a chi subisce uno sfratto esecutivo eliminando il criterio della perdita di reddito ma verificando nel merito se le cause dello sfratto siano per motivi oggettivi e privi di dolo. Altro problema sono i criteri del cosiddetto "bando affitti": bisogna tornare al sistema semplificato e di differente accredito utilizzato nel 2020 con pagamento tempestivo, anche trimestrale, e non più con un anno e mezzo di ritardo dalla domanda. Infine, vi è l'esigenza di rivedere la legge regionale 3/2013 introducendo il calcolo delle bollette basato sull'ISEE degli assegnatari, rimuovendo, contemporaneamente, gli obblighi di allaccio forzato al teleriscaldamento e consentendo agli utenti di potersi approvvigionare dall'operatore energetico più conveniente. La bomba sociale è già esplosa, la possibilità di incidere per fermarla c'è: votare la nostra mozione.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha osservato che «approvare una mozione per chi governa è diverso dal presentarla per chi non ha responsabilità di Governo, soprattutto quando, come in questo caso, le impegnative richiamate evidenziano azioni che non possono essere portate avanti. Siccome condividiamo con la minoranza la stessa sensibilità sul tema delle politiche abitative, ci impegneremo in concreto per modificare gli aspetti più delicati che oggi l'impianto legislativo sul disagio socio-abitativo evidenzia. Sull'emergenza abitativa e sulla riforma della legge regionale 3/2013 abbiamo avviato il percorso di riforma, sul "bando affitti" stiamo lavorando per provvedere ai pagamenti, sulla morosità e sul mondo ERP è con dei fondi dedicati che si deve dare una soluzione fino ad arrivare al mondo dell'emergenza abitativa che vede un quadro molto delicato non solo tra gli assegnatari di "case popolari" ma anche nel mondo degli affitti privati.»

  • Pronto soccorso e reparti dell'ospedale Parini

Il gruppo Forza Italia ha depositato una mozione con cui si chiedeva all'Assessore alla sanità di impartire all'Azienda USL vari indirizzi d'azione tra cui: richiamare nei reparti i professionisti, medici, infermieri e altri operatori sanitari, che operavano nei reparti ospedalieri e negli ambulatori del territorio; costituire un "admission room" in locali adiacenti al pronto soccorso per incrementare il numero di letti per il ricovero dei pazienti che accedono al PS; reclutare infermieri in tempi stretti per dare risposte immediate per l’aperura dei reparti. «Il Pronto soccorso è sottoposto ad un surplus di lavoro che crea disagi all'utenza, unitamente al fatto che all'ospedale Parini, si registra, ormai da vari anni, una cronica carenza di personale - ha sottolineato il Consigliere Mauro Baccega -. Inoltre sono stati chiusi dei reparti e soppressi circa 60 posti letto con ricadute negative sul sistema sanitario in generale e, in particolare, sul pronto soccorso dove, ormai, il fenomeno dell'overboarding è una costante con pazienti costretti ad aspettare il proprio turno sulle barelle per tempi lunghissimi. Tutto ciò denota un'importante carenza organizzativa, fonte di gravi disservizi che stanno determinando un forte malcontento da parte di utenti e operatori sanitari. Anche i concorsi indetti dall'AUSL per l'assunzione di 65 infermieri e di 75 operatori socio-sanitari non danno garanzia di assunzioni certe e immediate, come invece richiede il momento contingente. Bisogna quindi intervenire in maniera più radicale e immediata.»

La mozione è stata respinta con 19 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM). L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «l'Azienda USL sta già provvedendo in maniera strutturale a richiamare infermieri e medici. Segnalo poi che, tra le varie soluzioni all'overboarding, la delibera 72 del 2023 cita già, l'admission room quale strumento organizzativo utile per la gestione dei pazienti e, in caso di non immediata disponibilità di posti letto, è individuato tra le strategie che l'azienda può mettere in atto per superare le criticità in essere. Siccome anche questa soluzione richiederebbe comunque nuovo personale, per quanto riguarda il reclutamento del personale è stata procrastinata la scadenza del concorso per l'assunzione di 65 infermieri e sono state avviate le selezioni per l'assunzione di 75 operatori socio sanitari.»

Mozioni ritirate

È stata ritirata dai proponenti la mozione del gruppo Forza Italia sul Piano di riorganizzazione della medicina territoriale, a seguito dell'impegno del Governo di informare la Commissione consiliare competente sull'evoluzione della materia.

A seguito dell'illustrazione da parte del Governo delle azioni poste in essere in materia, è stata ritirata la mozione del gruppo Lega VdA sugli interventi da realizzare per sensibilizzare a un uso consapevole dell'acqua i turisti che frequentano i rifugi valdostani e a prevedere interventi per finanziare operazioni di approvvigionamento d'acqua nei rifugi.

 

SC-LT