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Comunicato n° 139 del 6 aprile 2023

Respinte tre mozioni su trasporto pubblico notturno, legge urbanistica, progetto "The Stone"

 

Nella seduta mattutina del 6 aprile 2023, il Consiglio Valle ha anche respinto tre mozioni.

  • Servizio di trasporto pubblico notturno Aosta/Pont-Saint-Martin

Respinta con 31 voti di astensione e 2 favorevoli (PCP) la mozione del gruppo Progetto Civico Progressista con cui si chiedeva al Governo regionale di ripristinare e riorganizzare il servizio di trasporto pubblico notturno Aosta/Pont-Saint-Martin.

«Dopo tre anni di sperimentazione, questo servizio è stato improvvisamente sospeso a dicembre 2022, nonostante il mese precedente il Governo avesse preso la decisione di stabilizzarlo, stanziando quasi 300mila euro - ha evidenziato la Consigliera Chiara Minelli -. La motivazione sarebbe legata a una richiesta specifica del gestore motivata dalla criticità della mancanza di autisti e della sicurezza di alcune corse. Ad una nostra specifica richiesta era emerso che il servizio era solo sospeso ma, ad oggi, non si hanno notizie in merito alla sua riattivazione. Lungo tutto il 2022 abbiamo chiesto di razionalizzare il trasporto notturno, che era previsto 7 giorni su 7, con corse che non erano frequentate e giornate in cui gli utenti erano pressoché pari a zero. Riteniamo che siano quindi da rivedere significativamente le sue modalità (frequenza, orari, introduzione del pagamento del biglietto) per meglio rispondere alle esigenze manifestate soprattutto dai giovani e dalle loro famiglie oltre che da coloro che lo utilizzano per motivi di lavoro. Le criticità legate alla mancanza degli autisti sono un problema che già si conosceva e che avevamo evidenziato già un anno fa, ma non è l'unico aspetto da prendere in considerazione per la riprogrammazione: ci sono anche le possibili alternative al servizio di linea, quali l'utilizzo dei noleggi con conducente (NCC), il superamento della gratuità, la razionalizzazione di giorni e orari.»

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha dichiarato: «La positiva valutazione sul servizio notturno non può che farmi piacere visto che nel 2019 l’ho promosso proprio perché ero convinto della sua importanza per la mobilità e la sicurezza dei giovani e dei lavoratori. È uno dei numerosi dossier che nel settore dei trasporti è alla nostra attenzione in questo primo mese di lavoro della nuova Giunta regionale. L’obiettivo è quello di riavviare il servizio e stiamo lavorando nel senso proposto dalla mozione, cercando però di avere una visione d'insieme sulle attuali criticità del nostro sistema regionale dei trasporti e sulle sfide che dovrà affrontare. La nostra volontà è quella di stabilizzare le corse notturne Aosta/Pont-Saint-Martin, omogeneizzandole con tutti gli altri servizi che sono in fase di riorganizzazione anche alla luce dei futuri lavori di elettrificazione della ferrovia Aosta/Ivrea e dell'introduzione di servizi sostitutivi di autobus.»

  • Adeguamento della legge urbanistica regionale (n. 11/1998)

Respinta, con 18 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM), una mozione del gruppo Lega VdA che chiedeva un adeguamento della legge regionale di urbanistica e pianificazione territoriale, abbassando a 2,40 metri l'altezza minima netta interna degli edifici esistenti.

«Attualmente la legge regionale 11/1998 prevede un'altezza minima netta interna di 2,55 metri per gli appartamenti situati al di sotto dei 1100 metri di altitudine - ha ricordato il Consigliere Luca Distort -. Il posizionamento di canalizzazioni a pavimento o in controsoffitto per l'efficientamento dei locali riduce inevitabilmente le altezze interne, facendole scendere sotto la soglia minima prevista dalla legge. Questo rappresenta un limite oggettivo alle operazioni di efficientamento energetico degli edifici esistenti che potrebbero invece essere oggetto di un'opportuna e necessaria riqualificazione. La modifica della legge dovrebbe considerare l'ammissibilità di un'altezza netta minima sino a 2,40 metri che, per altro, è già prevista per gli edifici situati al di sopra dei 1100 metri di altitudine e negli interventi ai sensi della legge casa.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha affermato che «la proposta della mozione deve essere inserita in un più ampio ragionamento che riguarda il riordino complessivo dell'articolato di legge in materia. Il Governo ha tra i suoi obiettivi la revisione della norma regionale 11/1998 che, frutto di una serie di stratificazioni avvenute nel tempo, necessita di una razionalizzazione e di un rinnovamento. Stiamo già affrontando la questione e, per questo, chiediamo il ritiro della mozione.»

  • Progetto condominio "The Stone" a Breuil-Cervinia

È stata respinta, con 21 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, FI, GM) e 2 voti a favore (PCP) - la Lega VdA non ha partecipato al voto -, una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, che chiedeva un esame minuzioso delle caratteristiche del progetto "The Stone" al Breuil e di definire rapidamente, anche di intesa con il Comune di Valtournenche, tutte le iniziative per evitare la realizzazione dell'opera nei termini del progetto attuale e a ricondurla a dimensioni più rispettose e attente ad un migliore inserimento nel contesto edilizio, riferendo entro 15 giorni alla Commissione competente gli esiti di tali impegni.

La Consigliera Chiara Minelli ha evidenziato che «l'edificio progettato (con un'altezza di ben 30 metri per 9 piani) sarà costruito al posto di un hôtel di 4 piani che verrà demolito. Il cambio di destinazione d'uso da albergo a edificio a utilizzo abitativo - sul quale è stata chiesta una verifica - e la richiesta di un parere legale da parte del Comune hanno portato alla sospensione dell'iter. La scelta di costruire un edificio a scopo esclusivamente abitativo non rientra in un'ottica di sviluppo adeguato dal punto di vista ambientale, economico e turistico di quella località, già pesantemente urbanizzata. La terza Commissione ha effettuato alcune audizioni in merito, dalle quali è emerso il parere positivo espresso dalla Soprintendenza dei beni culturali, sia rispetto alla normativa vigente sia riguardo al contesto in cui è inserita l'opera che non sarebbe in contrasto con il paesaggio. Questo parere ci ha lasciate perplesse, anche perché pare che questa opera non resterebbe un unicum, ma sarebbe un caso-scuola: potremmo quindi a breve confrontarci con altre situazioni simili. La nostra Regione ha competenza primaria in materia urbanistica e di tutela del paesaggio e deve quindi svolgere un ruolo di vigilanza attiva. Noi crediamo che un approfondimento ulteriore vada fatto.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha ricordato che «l'intervento non ha ancora ottenuto il titolo abitativo: il rilascio di costruire è in capo al Comune, mentre la Regione non ha titolo ad intervenire in questo percorso, a parte il parere richiesto alla Soprintendenza ai beni culturali. Più che evitare la realizzazione di un'opera specifica, occorre fare una riflessione politica e decidere sugli strumenti normativi e programmatori riguardo a tutto il patrimonio edilizio valdostano con riflessioni da fare anche in merito ai grandi volumi e al risparmio del suolo. Chiedo quindi il ritiro, in caso contrario ci asterremo.»

Il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian, ha aggiunto: «L'impatto dei grandi volumi sul nostro territorio deve essere affrontato il prima possibile in Commissione: chiedo quindi all'Assessore Sapinet, insieme ai suoi uffici, di venire in Commissione in vista di rivedere le norme che consentono le opere di ristrutturazione degli immobili e cambiare, quindi, le regole del gioco. Vi è la necessità di questa revisione del percorso legislativo e fare le leggi è il compito principale di questo Consiglio.»

 

SC-LT