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Comunicato n° 137 del 5 aprile 2023

Respinte due mozioni su Finaosta e rappresentanza di genere

I lavori riprendono domani, giovedì 6 aprile, alle ore 9

 

Nella seduta notturna del 5 aprile 2023, l'Assemblea ha trattato tre mozioni, di cui due respinte e una ritirata.

  • Ridefinizione della "mission" della Finaosta

Respinta con 32 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, PCP) e 3 favorevoli (FI, GM) la mozione depositata dal gruppo Forza Italia che chiedeva alla Giunta di proporre al Consiglio la ridefinizione della mission di Finaosta per renderla più efficace nella promozione dello sviluppo dell'economia e del tessuto produttivo locale.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha ricordato che «gli strumenti previsti dalla legge regionale istitutiva della Finaosta erano la gestione ordinaria, caratterizzata dai “fondi di rotazione” per la concessione di credito agevolato, e la gestione speciale, per la realizzazione di operazioni finanziarie per conto della Regione, tra cui la concessione di contributi e finanziamenti, l’acquisizione di partecipazioni, la costituzione di nuove società. In seguito le disposizioni europee introdotte a partire dalla metà degli anni novanta in materia di concorrenza e aiuti di stato, hanno apportato rilevanti limitazioni negli interventi a sostegno delle imprese da parte della Regione e, indirettamente, di Finaosta, molti dei quali non più possibili con il passare degli anni. Inoltre, a partire dall’anno 2011 sono calate le risorse finanziarie a disposizione della Regione e, di conseguenza, della sua Finanziaria. Si rende quindi necessario attualizzare il ruolo di questa società in house.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha evidenziato che «la Finanziaria regionale arriva oggi alla chiusura di un percorso di cambiamento generazionale con la quiescenza di dirigenti che avevano caratterizzato la sua attività nell'ultimo trentennio. La società deve sicuramente trovare percorsi innovativi che hanno iniziato a germogliare in questi ultimi anni e il suo percorso di rinnovamento è già tracciato nel documento post PEA presentato all'analisi del Consiglio Valle oltre che in tutte le attività a favore delle imprese già attivate negli ultimi tempi. L'azione di stimolo di questa mozione è già parte della nostra strategia che mira, tra le altre cose, all'attivazione di ruoli proattivi e di consulenza specializzata all'interno della società e al potenziamento di supporto ai privati, alle imprese e alle società partecipate dalla Regione.»

  • Impegno ad approfondire il tema della rappresentanza di genere  

L'Assemblea ha anche respinto, con 33 voti di astensione e 2 a favore (PCP), la mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che chiedeva di approfondire il tema della rappresentanza di genere con l'acquisizione del parere dell'Avvocatura regionale e l'audizione della professoressa Anna Maria Poggi, ordinaria di diritto costituzionale dell'Università di Torino.

«Sull'elezione di questo Governo tutto al maschile, che è un caso unico nel nostro Paese, si sono levate molte voci - ha dichiarato la Consigliera Chiara Minelli -. Tra queste, quella della professoressa Poggi, ordinaria di diritto costituzionale, che ha affermato che l'attuale composizione di questa Giunta è in contrasto con il principio costituzionale della ricerca della parità di genere e che sussisterebbe un vizio di legittimità nell'attuale composizione del Governo valdostano. In materia di parità di genere le Regioni, anche quelle a Statuto speciale, sono tenute al rispetto degli articoli 3, 51 e 117 della Costituzione. L'obiezione secondo cui, non essendoci donne in maggioranza, non è possibile avere una Giunta con una presenza femminile è del tutto inconsistente poiché si può ricorrere alla nomina di un'Assessora tecnica, rimuovendo gli ostacoli alla rappresentanza di genere così come previsto dalla Costituzione. La questione è di notevole importanza e necessita di approfondimenti. La riforma della legge elettorale e della preferenza di genere è sicuramente da affrontare, ma la scelta di nominare una donna in Giunta poteva e doveva essere fatta. Ma per farlo un uomo doveva rinunciare alla sua poltrona: questo sì che risulta pressoché impossibile.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ribadito «la legittimità di questa Giunta. Il percorso che abbiamo condotto rispetta quanto stabilito dal dettato costituzionale. La mancata presenza di genere è frutto dell'attuale legge elettorale che ha optato per la preferenza unica, pregiudicando inevitabilmente la pari opportunità.»

È stata ritirata dai proponenti la mozione del gruppo Forza Italia in materia di riforma del sistema elettorale a fronte del percorso avviato in prima Commissione "Istituzioni e autonomia".

I lavori riprendono domani, giovedì 6 aprile, alle ore 9.

 

SC-LT