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Comunicato n° 135 del 5 aprile 2023

Interpellanza sugli uffici del turismo in media e bassa Valle

 

Gli uffici del turismo della media e bassa Valle sono stati al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 5 aprile 2023.

In particolare, il Consigliere Simone Perron ha rilevato che «gli uffici di Antey, Brusson, Pont-Saint-Martin, Saint-Vincent e Valtournenche hanno avuto giornate di chiusura settimanale nel periodo invernale, a fronte invece dell'importanza che questi rivestono nell'orientare e informare i numerosi visitatori della Valle, sin dal loro primo ingresso nella nostra regione. Abbiamo anche appreso, a mezzo stampa, che la sede storica dell'ufficio di Pont-Saint-Martin - porta della Valle d'Aosta - potrebbe essere chiusa e trasferita in altro luogo. Chiediamo quindi le motivazioni di queste scelte, le alternative proposte e gli intendimenti per la prossima stagione invernale 2023-2024.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha premesso che «l'Office régional du tourisme si sta confrontando con una sopravvenuta e crescente difficoltà nel reperimento del personale (sia stagionale sia a tempo indeterminato), che ha reso necessari alcuni interventi organizzativi da parte dell'Ente per riuscire ad assicurare la migliore copertura dei propri uffici con le risorse umane a disposizione.»

Per l'Assessore, «le situazioni vanno distinte in quanto diverse tra loro. Gli uffici della Val d'Ayas - Brusson e Champoluc - sono costituiti da 4 dipendenti di cui 2 con contratto di lavoro part-time di tipo verticale su base annua. L'affluenza turistica presso l'ufficio di Brusson nei mesi invernali è minima, pari a una media di 6,5 turisti al giorno che scendono a 2/3 persone nei giorni infrasettimanali. Alla luce di questi dati, al di là dei problemi connessi al personale, si ritiene che l'apertura dell'ufficio di Brusson per quattro giorni settimanali (dal giovedì alla domenica) durante i mesi invernali (con esclusione del periodo delle festività natalizie e di inizio anno) non sia particolarmente penalizzante per la località.»

«Per gli altri uffici della media e bassa Valle - ha proseguito l'Assessore -, a fronte di un posto che si è reso vacante a dicembre 2022 presso gli uffici di Antey e Valtournenche, l'Office régional du tourisme ha attivato una soluzione di mutuo-aiuto tra uffici, in base alla quale le dipendenti in servizio presso l'ufficio di Saint-Vincent coprono, rispettivamente, per 2 giorni a settimana, gli uffici di Antey e Valtournenche mentre le colleghe di Pont-Saint-Martin coprono per 2 giorni a settimana l'ufficio di Saint-Vincent. Soluzione che si è rivelata, grazie alla piena disponibilità dei dipendenti, una opportunità per l'interscambio degli organici e la rotazione del personale tra gli uffici, che è pur sempre una pratica virtuosa in una pubblica amministrazione perché consente una gestione flessibile delle risorse umane in grado di affrontare al meglio tutte le situazioni. C'è da dire, anche in questo caso, che le chiusure infrasettimanali degli uffici di Saint-Vincent e Pont-Saint- Martin non sono particolarmente problematiche per le due località atteso che i numeri dell'affluenza turistica invernale sono rispettivamente di circa 6 e 5 ingressi giornalieri. A fine febbraio il posto vacante presso gli uffici di Antey e Valtournenche è stato coperto, ancorché solo parzialmente, mediante la mobilità interna: da marzo, quindi, le aperture al pubblico degli uffici in questione sono tornate a regime: Valtournenche e Saint-Vincent 7 giorni su 7, Antey rimane chiuso il mercoledì e Pont-Saint-Martin il martedì.»

L'Assessore ha poi specificato che «l'ufficio di Pont-Saint-Martin è attenzionato da anni in ragione degli elevati costi fissi di gestione (i più alti di tutti gli offices) e del basso numero di utenti: gli accessi del 2022 sono stati complessivamente 4146, con una punta massima di 1024 nel mese di agosto e una minima di 170 in febbraio. Alla luce di questi numeri e dei costi si ritiene che l'attuale utilizzo dell'ufficio sia da ripensare e che la soluzione alternativa possa non passare necessariamente dal reperimento di una nuova sede ma passi attraverso l'esplorazione e la sperimentazione di soluzioni anche nuove. Al momento non è stata presa alcuna decisione, che sarà in ogni caso assunta in accordo con le amministrazioni locali interessate e fatte tutte le debite valutazioni.»

«L'esperienza di questi ultimi anni insegna che l'ufficio del turismo - ha concluso l'Assessore Grosjacques - non risponde più ad un bisogno reale e percepito (ormai l'informazione turistica è facilmente accessibile attraverso i canali digitali) ma soddisfa un bisogno emergente, che sorge spontaneo quando il visitatore si ritrova l'ufficio davanti ed entra. È la storia dell'ufficio di Aosta, quando si è spostato dalla piazza Chanoux (sotto i portici) alla Porta Praetoria, raddoppiando i numeri dei propri accessi.»

«Faremo le nostre valutazioni - ha replicato il Consigliere Perron -, ma intanto era importante fare chiarezza su questa situazione. Il filo conduttore è la carenza di personale: sarà questo il più grande problema che dovremmo affrontare, non solo in questo, ma in tutti i settori della pubblica amministrazione.»

 

SC