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Comunicato n° 95 del 23 marzo 2023

Consiglio regionale: approvate quattro mozioni

Su francoprovenzale, abolizione certificazione medica scuole, cibo sintetico, riqualificazione quartiere Cogne

 

Il Consiglio Valle ha trattato cinque mozioni rinviate dalle precedenti adunanze, di cui una trattata al termine della seduta pomeridiana del 22 marzo 2023 e le altre nella seduta mattutina del 23 marzo. Delle iniziative depositate quattro sono state approvate e una respinta.

Mozioni approvate

  • Utilisation du francoprovençal dans les séances publiques de l'Assemblée régionale

Dans la soirée du 22 mars, l'Assemblée a approuvé, avec 33 voix favorables et 2 abstentions (PCP), une motion du groupe Lega Vallée d'Aoste modifiée en accord avec le Président du Conseil, qui engage à convoquer, dans le plus bref délai, la Commission du Règlement pour élaborer la voie juridique appropriée afin de permettre l'utilisation de la millénaire langue valdôtaine même en occasion des séances publiques de l'Assemblée régionale.

«La loi nationale de 1999 - a dit le Conseiller Diego Lucianaz - a prévu la libre utilisation des langues minoritaires historiques à l'intérieur de la République italienne et, bien de Communes valdôtaines ont inséré dans leurs Statuts l'utilisation du francoprovençal, la langue des Valdôtains, dans les Assemblées municipales.  Déjà à partir de ses premières séances en 1946 le Conseil de la Vallée s'est exprimé en faveur de l'utilisation du patois, il serait bien temps de donner suite à cette volonté en modifiant notre Règlement pour que la Vallée d'Aoste conserve encore quelque trait de son particularisme.»

«L'obiettivo dell'iniziativa è interessante e condivisibile, bisogna però considerare anche una serie di aspetti tecnici e giuridici molto complessi - ha risposto il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin -. La necessità o meno di una norma di attuazione, ad esempio, è una questione centrale che deve essere presa nella dovuta considerazione. Sarebbe possibile accogliere la mozione apportando delle modifiche che possano conciliare le varie esigenze rappresentate con i necessari passaggi normativi.»

  • Un disegno di legge per la modifica del protocollo di riammissione a scuola degli studenti dopo la malattia

Approvata all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata in accordo con l'Assessore alla sanità, che impegna il Governo a portare in Consiglio nel minor tempo possibile un disegno di legge di abolizione della certificazione medica per la riammissione a scuola per assenze dovute a malattia superiore a cinque giorni, salvo quando sia richiesta da misure di profilassi previste a livello nazionale e internazionale per esigenze di sanità pubblica.

Il Consigliere Luca Distort ha sottolineato che «la decisione sull'obbligatorietà del certificato medico - dopo il periodo di malattia superiore a cinque giorni degli allievi della scuola primaria e secondaria - rientra nella competenza legislativa concorrente delle Regioni e sarebbe opportuno rimuoverla così come hanno già fatto altre realtà, snellendo le attività amministrative in generale e sollevando le famiglie da questa incombenza burocratica. Un evidente aggravio per i medici e per le famiglie e nemmeno supportato dalla letteratura scientifica.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha concordato sul fatto che «questa certificazione comporti una scarsa utilità in quanto le malattie infettive sono spesso contagiose nel momento dell'incubazione e non nel momento della convalescenza. Anche una sentenza del Consiglio di Stato del 2014 ritiene legittima l'abolizione dei certificati a scuola dopo i cinque giorni di assenza. Sono quindi dell'avviso di accogliere la mozione cogliendone lo spirito di semplificazione delle procedure nei confronti dei medici e dei pediatri di famiglia.»

  • Sostegno alla petizione di Coldiretti contro il cibo sintetico

Approvata all'unanimità (il gruppo PCP non ha partecipato al voto), con un emendamento proposto dall'Assessore all'agricoltura, la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che impegna la Giunta regionale a sostenere la petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico e tutte le iniziative di sensibilizzazione al riguardo sostenute dal mondo agricolo valdostano finalizzate a richiamare l’attenzione sui rischi della diffusione del cibo da laboratorio; a difendere, in sede di Conferenza Stato-Regioni e nei rapporti con il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, le filiere agro-zootecniche valdostane minacciate dalla diffusione del cibo sintetico; a trasmettere al medesimo Ministero e ai Parlamentari valdostani copia della mozione.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha evidenziato che «già all'inizio di quest'anno potrebbero essere introdotte a livello eurounitario le prime richieste di autorizzazione all'immissione in commercio di cibi sintetici. Gli alimenti "Frankenstein", di origine artificiale, non salvano l'ambiente perché consumano più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali e sono meno efficienti di quelli oggi più performanti, senza contare che non sappiamo come potrebbe reagire il nostro organismo all'assunzione di questi prodotti sintetici. Per questo motivo, bisogna intervenire chiaramente sulla questione, soprattutto in considerazione del fatto che il settore agroalimentare, con i suoi tanti DOP e IGP di origine animale e vegetale, è un fiore all'occhiello per la nostra regione che deve essere preservato e non danneggiato.»

«Dobbiamo essere vigili e vigilare sul nostro allevamento e sui prodotti della nostra filiera agricola rispetto all'introduzione dei cibi sintetici - ha osservato l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel -. Il sostegno di questa petizione ribadisce il sostegno del nostro Governo all'azione svolta da Coldiretti per fermare questa pericolosa deriva che punta alla massimizzazione del profitto e non al soddisfacimento delle esigenze di produttori e consumatori. L'identità di un popolo passa anche attraverso la cultura alimentare.»

  • Programma di interventi per la riqualificazione del quartiere Cogne

Approvata all'unanimità una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore alle opere pubbliche, che impegna l'Assessore a relazionare alla quinta Commissione consiliare in merito agli interventi di riqualificazione urbana previsti al quartiere Cogne e a circostanziare gli investimenti previsti presentando degli elaborati.

Il Consigliere Mauro Baccega ha ricordato che «la graduatoria per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale vede 573 nuclei iscritti e dal 1° febbraio si è aperto il nuovo bando 2023: un numero quindi destinato ad aumentare. Ricordo che ben 133 alloggi non potevano essere assegnati perché necessitano di opere di manutenzione. Per il quartiere Cogne sono stati investiti 70 milioni di euro: i progetti interessati sono Pinqua, Sicuro verde sociale, accordo quadro dall'abitare al lavoro, il Superbonus 110% e, soprattutto, l'abbattimento dei due grattacieli. Sono preoccupato per i tempi di realizzazione degli interventi programmati: bisogna cambiare marcia e dare un indirizzo ben preciso. Sono tante le problematiche: caro spese di condominio, allacciamento alla Telcha, interventi sulle Villette e la posa degli ascensori mancanti alle Fresia Alte. Noi crediamo sia importante fare il punto della situazione in Commissione, coinvolgendo anche ARER e il Comune di Aosta.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha accolto le sollecitazioni: «Oggi inizia un confronto che potrà essere costruttivo e condivido la necessità di approfondire la tematica in quinta Commissione. Sono numerosi gli interventi messi in campo da ARER, anche grazie alla legge approvata da questo Consiglio con un importante lavoro di ARER e dell'Assessore Barmasse che ringrazio: interventi che hanno come ente attuatore l'ARER e il Comune di Aosta come partner, con circa 70 milioni di euro che ora vanno gestiti nel migliore dei modi. Un passaggio non facile ma che affronteremo con tutti i soggetti.»

Mozione respinta

  • Analisi della situazione linguistica valdostana

Respinta, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA,) e 15 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM) una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva al Governo di commissionare un'analisi completa della situazione linguistica valdostana e un censimento linguistico sull'utilizzo del francese e delle lingue minoritarie.

Le Conseiller Erik Lavy a demandé: «Est-ce que on a des données sur les aptitudes des jeunes vis-à-vis des langues dans notre région? Malheureusement non et, en outre, nous constatons que l'efficacité de la transmission de la langue française, désormais considérée comme une langue étrangère, devient de plus en plus difficile. Le francoprovençal, le titsch et le töitschu aussi ont une diffusion toujours plus limitée, surtout parmi les jeunes. Nonostante la ricchezza di lingue minoritarie è ormai chiaro che la valorizzazione del nostro paesaggio linguistico è carente e questa mancanza è indegna di una regione che si vanta del proprio particolarismo ma che, tuttavia, assiste passivamente alla distruzione della propria ricchezza culturale. Considerato che l'ultimo censimento linguistico in Valle d'Aosta risale al 1921, sarebbe utile indagare nuovamente questa realtà per comprendere meglio quali siano le migliori politiche da perseguire per preservare il nostro patrimonio plurilinguistico.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha osservato: «Il tema è sicuramente rilevante in quanto profondamente insito nella nostra storia. Il francese è insegnato nelle scuole fin dall'infanzia, oltre che per arricchire le nostre competenze linguistiche, anche per salvaguardare la nostra identità storica e culturale. Non crediamo che siano utili censimenti linguistici etnici, sulla cui efficacia nutriamo dei dubbi, ma assicuro la ferma volontà del Governo ad approfondire con gli strumenti a nostra disposizione la questione della diffusione, della preservazione, dell'insegnamento, dell'uso corrente delle lingue minoritarie e del francese in quanto lingua paritaria.»

 

SC-LT