Info Conseil
Comunicato n° 107 del 22 marzo 2006
APPROVATA UNA RISOLUZIONE SULLA SITUAZIONE DELLA TECNOMEC DI ARNAD
Nel corso del pomeriggio, la Conferenza dei
Capigruppo ha incontrato i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali
Savt/Met, Fiom/Cgil e le Rsa dello stabilimento della bassa Valle, i quali
hanno informato i Consiglieri sullo stato dell’azienda.
Successivamente, il Consiglio ha iscritto d’urgenza due risoluzioni relative alla situazione Tecnomec s.r.l. di Arnad, a firma del gruppo della Casa delle Libertà, e delle forze di maggioranza.
L’iniziativa della Casa delle Libertà riporta: “Ritenuto che la situazione della Tecnomec rientri in un contesto più generale di grave crisi dell’industria valdostana; occorrono provvedimenti di carattere generale rientranti in un piano di politica industriale di carattere regionale, Invita la Giunta regionale a revocare la deliberazione n. 701 del 10 marzo u.s. e a portare alla discussione dell’aula un piano di intervento mirato ad individuare strumenti utili a superare il momento di grave crisi dell’industria in Valle d’Aosta.”
La risoluzione della maggioranza prevede che: “il Consiglio regionale esprime condivisione sui metodi e contenuti della delibera n. 701 del 10 marzo 2006 con cui il governo ha incaricato Finaosta S.p.A. di valutare la proposta della Tecnomec srl; Impegna la Giunta Regionale, prima di adottare ulteriori provvedimenti relativi al Piano proposto, di relazionare alla commissione consigliare competente in materia le risultanze dello studio di Finaosta.”
Sulle due risoluzioni, è intervenuto il Consigliere Frassy per il quale è inammissibile che la Giunta possa acquisire beni immobili, perché la competenza in questa materia è del Consiglio regionale. Ha quindi sottolineato il conflitto di interessi esistente in questo caso e si è detto allibito dall’azione della Giunta regionale per lo sperpero del denaro pubblico. Ha quindi chiesto le dimissioni dell’Assessore Teresa Charles.
Per l’altro proponente, il Presidente della I Commissione, Guido Cesal,si tratta di un problema delicato e complesso, con risvolti che vanno al di là della situazione economica della Tecnomec. Ha poi precisato che le commesse nell’ultimo periodo sono in aumento, ma l’azienda è in fase di procedura fallimentare e come tale necessita di un piano di rientro dei debiti. Le prospettive, ha proseguito, sono positive, ma bisogna intervenire con urgenza. Occorre approfondire il problema per arrivare a una valutazione il più possibile obiettiva.
La Consigliera Dina Squarzino ha posto l’accento sul fatto che il Piano industriale non lo abbiamo potuto vedere ed è stato costruito sulla base dell’intervento della Regione. La soluzione proposta dalla Giunta, ha proseguito, è irrituale e anacronistica e riguarda un’impresa che ha un evidente conflitto con uno dei componenti del governo regionale.
Per Massimo Lattanzi il motivo preoccupante è che alcune industrie vengono lasciate morire senza alcun intervento, mentre in questa delibera permette a un’impresa chiaramente individuata di sopravvivere. Dopo questo intervento, per il Consigliere Lattanzi, non c’è la certezza che l’azienda si possa salvare, perché i problemi dipendono dal management.
Il Consigliere Francesco Salzone ha chiesto che si usi lo stesso criterio anche per altre realtà che ne avranno bisogno.
Nella replica, il Presidente della Regione Caveri ha sottolineato che ogni passaggio amministrativo sarà chiaro e coerente. Ha respinto le accuse per cui l’Amministrazione regionale in passato non è mai intervenuta. Ha quindi assicurato l’aula che non ci sarà alcun favoritismo, ma solo la necessità di reagire a una crisi industriale.
Alla fine, il Consiglio ha approvato la risoluzione delle forze di maggioranza con 22 voti favorevoli, 3 astenuti e 3 contrari.
Il testo è il seguente:
“Il Consiglio regionale
Prende atto che la Giunta Regionale con deliberazione n. 701 del 10 marzo 2006 ha incaricato la Finaosta spa di valutare il Piano di Tecnomec srl predisposto al fine di poter accedere all'articolo 182 bis della legge fallimentare ed al conseguente accordo stragiudiziale con il ceto creditorio; Tenuto conto delle comunicazioni espresse in data odierna dalle rappresentanze sindacali che hanno dato un giudizio positivo sul piano aziendale presentato nel mese di ottobre u.s. finalizzato anche all'ottenimento della Cassa Integrazione straordinaria; Prende atto altresì che le organizzazioni sindacali hanno rilevato che l'azienda ha ottenuto negli ultimi mesi un notevole miglioramento qualitativo della produzione e contestualmente ha ricevuto importanti nuovi ordini da parte di clientela primaria del settore.
Rileva che occorre adottare tempestivamente delle decisioni in merito alle proposte aziendali finalizzate alla salvaguardia di una occupazione durevole
tutto ciò premesso
Il Consiglio regionale
Esprime condivisione sui metodi e contenuti della delibera n. 701 del 10 marzo 2006 con cui il governo ha incaricato Finaosta S.p.A. di valutare la proposta della Tecnomec srl;
Impegna la Giunta Regionale, prima di adottare ulteriori provvedimenti relativi al Piano proposto, di relazionare alla commissione consigliare competente in materia le risultanze dello studio di Finaosta S.p.A..”
La Risoluzione della Casa delle Libertà è stata invece respinta con 3 voti favorevoli, 3 astenuti e 22 contrari.
I lavori del Consiglio sono terminati.
L’Assemblea si riunirà mercoledì 5 e giovedì 6 aprile prossimi.
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Successivamente, il Consiglio ha iscritto d’urgenza due risoluzioni relative alla situazione Tecnomec s.r.l. di Arnad, a firma del gruppo della Casa delle Libertà, e delle forze di maggioranza.
L’iniziativa della Casa delle Libertà riporta: “Ritenuto che la situazione della Tecnomec rientri in un contesto più generale di grave crisi dell’industria valdostana; occorrono provvedimenti di carattere generale rientranti in un piano di politica industriale di carattere regionale, Invita la Giunta regionale a revocare la deliberazione n. 701 del 10 marzo u.s. e a portare alla discussione dell’aula un piano di intervento mirato ad individuare strumenti utili a superare il momento di grave crisi dell’industria in Valle d’Aosta.”
La risoluzione della maggioranza prevede che: “il Consiglio regionale esprime condivisione sui metodi e contenuti della delibera n. 701 del 10 marzo 2006 con cui il governo ha incaricato Finaosta S.p.A. di valutare la proposta della Tecnomec srl; Impegna la Giunta Regionale, prima di adottare ulteriori provvedimenti relativi al Piano proposto, di relazionare alla commissione consigliare competente in materia le risultanze dello studio di Finaosta.”
Sulle due risoluzioni, è intervenuto il Consigliere Frassy per il quale è inammissibile che la Giunta possa acquisire beni immobili, perché la competenza in questa materia è del Consiglio regionale. Ha quindi sottolineato il conflitto di interessi esistente in questo caso e si è detto allibito dall’azione della Giunta regionale per lo sperpero del denaro pubblico. Ha quindi chiesto le dimissioni dell’Assessore Teresa Charles.
Per l’altro proponente, il Presidente della I Commissione, Guido Cesal,si tratta di un problema delicato e complesso, con risvolti che vanno al di là della situazione economica della Tecnomec. Ha poi precisato che le commesse nell’ultimo periodo sono in aumento, ma l’azienda è in fase di procedura fallimentare e come tale necessita di un piano di rientro dei debiti. Le prospettive, ha proseguito, sono positive, ma bisogna intervenire con urgenza. Occorre approfondire il problema per arrivare a una valutazione il più possibile obiettiva.
La Consigliera Dina Squarzino ha posto l’accento sul fatto che il Piano industriale non lo abbiamo potuto vedere ed è stato costruito sulla base dell’intervento della Regione. La soluzione proposta dalla Giunta, ha proseguito, è irrituale e anacronistica e riguarda un’impresa che ha un evidente conflitto con uno dei componenti del governo regionale.
Per Massimo Lattanzi il motivo preoccupante è che alcune industrie vengono lasciate morire senza alcun intervento, mentre in questa delibera permette a un’impresa chiaramente individuata di sopravvivere. Dopo questo intervento, per il Consigliere Lattanzi, non c’è la certezza che l’azienda si possa salvare, perché i problemi dipendono dal management.
Il Consigliere Francesco Salzone ha chiesto che si usi lo stesso criterio anche per altre realtà che ne avranno bisogno.
Nella replica, il Presidente della Regione Caveri ha sottolineato che ogni passaggio amministrativo sarà chiaro e coerente. Ha respinto le accuse per cui l’Amministrazione regionale in passato non è mai intervenuta. Ha quindi assicurato l’aula che non ci sarà alcun favoritismo, ma solo la necessità di reagire a una crisi industriale.
Alla fine, il Consiglio ha approvato la risoluzione delle forze di maggioranza con 22 voti favorevoli, 3 astenuti e 3 contrari.
Il testo è il seguente:
“Il Consiglio regionale
Prende atto che la Giunta Regionale con deliberazione n. 701 del 10 marzo 2006 ha incaricato la Finaosta spa di valutare il Piano di Tecnomec srl predisposto al fine di poter accedere all'articolo 182 bis della legge fallimentare ed al conseguente accordo stragiudiziale con il ceto creditorio; Tenuto conto delle comunicazioni espresse in data odierna dalle rappresentanze sindacali che hanno dato un giudizio positivo sul piano aziendale presentato nel mese di ottobre u.s. finalizzato anche all'ottenimento della Cassa Integrazione straordinaria; Prende atto altresì che le organizzazioni sindacali hanno rilevato che l'azienda ha ottenuto negli ultimi mesi un notevole miglioramento qualitativo della produzione e contestualmente ha ricevuto importanti nuovi ordini da parte di clientela primaria del settore.
Rileva che occorre adottare tempestivamente delle decisioni in merito alle proposte aziendali finalizzate alla salvaguardia di una occupazione durevole
tutto ciò premesso
Il Consiglio regionale
Esprime condivisione sui metodi e contenuti della delibera n. 701 del 10 marzo 2006 con cui il governo ha incaricato Finaosta S.p.A. di valutare la proposta della Tecnomec srl;
Impegna la Giunta Regionale, prima di adottare ulteriori provvedimenti relativi al Piano proposto, di relazionare alla commissione consigliare competente in materia le risultanze dello studio di Finaosta S.p.A..”
La Risoluzione della Casa delle Libertà è stata invece respinta con 3 voti favorevoli, 3 astenuti e 22 contrari.
I lavori del Consiglio sono terminati.
L’Assemblea si riunirà mercoledì 5 e giovedì 6 aprile prossimi.