Info Conseil

Comunicato n° 23 del 12 gennaio 2023

Tre iniziative ispettive sui lavori sulla strada statale 26 nel tratto di Pré-Saint-Didier

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2023, sono state discusse congiuntamente due interrogazioni e un'interpellanza depositate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste riguardanti i lavori sulla strada statale 26 interessata da un movimento franoso nel tratto del comune di Pré-Saint-Didier il 25 dicembre scorso.

In particolare, il gruppo ha chiesto di fare il punto sullo stato dei lavori per il ripristino della transitabilità (opere urgenti, tempi e costi), sui contenuti delle interlocuzioni con il Comune, l'ANAS e con le altre autorità coinvolte; se ANAS ritenga di aggiornare il proprio piano degli interventi da eseguire nella zona dopo quanto successo; se siano stati programmati o identificati ulteriori interventi da realizzare sull'area, con quali tempistiche di intervento e relativa copertura finanziaria; se vi siano, sul territorio regionale, altre zone considerate a rischio frana che interessano i tratti di viabilità e quali sono gli accorgimenti adottati per prevenire possibili colate franose.

Il Consigliere Erik Lavy ha evidenziato che «il monte si sta sfaldando, ci sono quindi dei rischi reali. Se non ci fosse stata la strada regionale 39 del Colle San Carlo, La Thuile sarebbe stata completamente isolata con gravi danni alla stagione turistica. La preoccupazione sollevata oggi è quella dei fine settimana: chiederei quindi se la possibilità di aprire la SS26 sia stata valutata.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha anticipato che «è stata avviata la procedura per la dichiarazione dello stato di calamità da parte del Presidente della Regione, che consentirà di operare con ancora maggiore efficacia e rapidità nella realizzazione dei successivi interventi. Entro la fine della settimana prossima, compatibilmente con le condizioni meteo, saranno ultimate le opere di protezione previste e ANAS provvederà alla completa riapertura della statale 26 a collegamento con La Thuile. Su nostra richiesta, ANAS ha ordinato l’utilizzo provvisorio della SS 26 nelle giornate di domenica 8 e lunedì 9 gennaio, a senso unico in direzione Pré-Saint-Didier per garantire il miglior rientro possibile dei turisti da La Thuile in un ponte festivo caratterizzato anche da nevicate. La riapertura della statale ha sgravato il traffico dalla strada regionale 39 che ha garantito il collegamento con La Thuile attraverso il Colle San Carlo, secondo quanto disciplinato da un apposito piano di intervento, denominato "Piano Speditivo". Il fatto che dal 2016 esista un Piano di questo tipo evidenzia l’importanza e la fragilità di questo tratto di strada.»

«Martedì 10 gennaio - ha proseguito l'Assessore - abbiamo incontrato ANAS per definire il cronoprogramma per la riapertura definitiva della SS26 e condividere i futuri interventi da eseguire per la mitigazione del rischio. Nel corso dell’incontro, al fine di continuare ad assicurare minori disagi sulla regionale 39, abbiamo chiesto ad ANAS di ripetere l’apertura provvisoria della statale 26, evidenziando che, qualora le condizioni metereologiche non presentino criticità, si prevede il completamento dei lavori la prossima settimana e quindi la successiva apertura della SS26.»

«L’insieme degli interventi comprende: l’immediata realizzazione di un rilevato paramassi provvisorio per ridurre il rischio sulla SS26 e sulle case presenti nella zona (in fase di ultimazione, circa 70%, che confidiamo termini entro la fine della prossima settimana, meteo permettendo); la bonifica del canalone interessato dallo scivolamento dei massi (completata il 5 gennaio); la bonifica della SS26 dai massi ciclopici che ne hanno invaso la sede (eseguita il 28 dicembre); il ripristino della viabilità con l’adozione di una procedura di gestione della stessa da attivare in caso di condizioni meteo tali da poter determinare nuovi crolli. ANAS ha ripristinato la sede stradale, sistemando le voragini create dalla caduta di enormi blocchi di dimensioni sino a circa 70 metri cubi e posando le protezioni in sostituzione dei guard-rail divelti dal crollo. Il rilevato in corso di costruzione presenta una lunghezza di 43 metri per una altezza di 5,50 metri. La sua altezza è variata anche in funzione della difficoltà di scavare un vallo a monte, a causa della presenza di un cavo di proprietà di CVA da 132.000 volt che presenta tempi troppo lunghi per essere spostato e che obbliga alla preparazione di un fosso a valle del cavo e del rilevato. Il costo complessivo delle opere - tra Regione e ANAS - è stimato sino ad ora in 300mila euro, al netto di eventuali ulteriori problematiche che man mano potrebbero emergere

«Le valutazioni geologiche successivamente eseguite hanno evidenziato la necessità di realizzare ulteriori opere, a carattere definitivo, di mitigazione del rischio a monte della SS 26 - ha specificato l'Assessore -, che prevedono la realizzazione di tre valli/barriere paramassi, una delle quali a monte del rilevato paramassi in corso di realizzazione, in modo da estendere l’area di protezione a monte della strada statale, per costi complessivi tra ANAS e Regione che ammontano a circa 6 milioni di euro

«Rispetto ad altre zone sul territorio dalla mappatura di propensione al rischio - ha detto Marzi -, tutti i Comuni della Valle d’Aosta presentano aree classificate a pericolosità di rischio idrogeologico alta e media per una copertura complessiva dell’83,2% del territorio regionale. Riguardo al rischio frana su tratti della viabilità, la somma tra strade comunali, regionali e statali porta ad un totale di rete viaria di 1.592 km, di questi, 218 km sono classificati ad alta pericolosità e 878 km a media pericolosità. Pertanto, la strategia che abbiamo strutturato si basa su una gestione di mitigazione dei rischi che individua le azioni di protezione da realizzare in una prospettiva di sostenibilità economica e sociale. In particolare, riguardo agli interventi inerenti aree considerate a rischio frana che interessano la viabilità, il DEFR 2023-2025 approvato da questo Consiglio individua 15 interventi che saranno realizzati direttamente dalla Regione, per una spesa complessiva di circa 16 milioni di euro, di cui 6 milioni finanziati dallo Stato. Nel 2021 sono stati stanziati 10 milioni di euro e nel 2022 13 milioni di euro, a questi si aggiungono 25 interventi di somma urgenza, complessivamente, sono quindi stati investiti tra il 2020 e il 2022 circa 35 milioni di euro

La Consigliera Raffaella Foudraz ha ringraziato l'Assessore per la risposta «che fa chiarezza non solo per noi Consiglieri ma anche per tutti i cittadini che in questi 20 giorni hanno dovuto cambiare le loro abitudini. È stato un caso fortuito che questo evento non abbia causato danni a persone e immobili, perché questa strada è particolarmente trafficata. Ci auguriamo che si torni presto alla normalità: La Thuile ha la fortuna di avere il collegamento tramite il Colle San Carlo, che ha però delle pendenze diverse dalla statale 26 e, in caso di neve, la circolazione diventa più pericolosa.»

Il Consigliere Stefano Aggravi ha aggiunto: «Queste nostre iniziative hanno messo in luce il vero problema, ossia lo stato di quella zona. Ora si gestisce la contingenza, ma bisognerà immaginare il futuro: sarà necessario avere buone interlocuzioni con Anas, pensando a cosa fare quando si riaprirà il colle del Piccolo San Bernardo. Rilevo poi che la strada del Colle San Carlo non è fatta per questo tipo di circolazione: occorrerà quindi guardare al futuro del versante per mitigare il rischio e le opere dovranno andare in tal senso, anche per un'attenzione nei confronti delle comunità che stanno a monte, come quella di La Thuile

«La complessità dell'intervento è enorme - ha detto il Consigliere Lavy -. In questi anni di eventi franosi ne abbiamo visti molti: Val Ferret, Gaby, Oyace e Bionaz. Il rischio zero è impossibile da avere ma bisogna lavorare sulla prevenzione e sui pronti interventi che, in questi casi, sono stati assolutamente efficienti e ne abbiamo apprezzato la celerità. Occorrerà mettere in sicurezza anche la strada regionale 39 del Colle San Carlo che, in questo evento, ha dimostrato tutta la sua importanza.»

 

SC