Info Conseil

Comunicato n° 22 del 12 gennaio 2023

Interpellanza sul trasporto pubblico notturno

 

La razionalizzazione del trasporto pubblico notturno Aosta/Courmayeur e Aosta/Pont-Saint-Martin è stata l'oggetto della discussione in Aula con un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 12 gennaio 2023.

La Consigliera Chiara Minelli, riferendosi al servizio di autobus notturno, per cui già attraverso due iniziative il gruppo PCP aveva chiesto una razionalizzazione, e all'indagine online effettuata dalla Regione per il periodo 20 maggio - 31 luglio 2022, ha sottolineato che «dalla documentazione da noi acquisita presso il Dipartimento trasporti risultano 550 questionari - non 1534 come evidenziato dal Presidente Lavevaz lo scorso mese di settembre -, dalla lettura dei quali non trova pieno riscontro la "valutazione assolutamente positiva" riferita dal Presidente. Ad un attento esame del questionario proposto è balzato agli occhi come sia mancata la domanda fondamentale per sapere se il compilatore sia effettivamente un utilizzatore del servizio, in grado di dare risposte mirate al fine della valutazione del servizio stesso. Siamo rimaste sconcertate dalla scelta del Governo di stabilizzare per tutto il 2023 il trasporto pubblico notturno "Aosta/Pont-Saint-Martin/Aosta senza alcuna modifica (364 giorni, 6 corse/die, totale gratuità), dal momento che i dati sull'utilizzo delle varie corse hanno evidenziato che, per alcune di esse e in alcuni giorni della settimana, il numero di utenti è pari a zero e, per altre, di poche unità, mentre gli autobus utilizzati in prevalenza dagli studenti di giorno sono spesso al limite della capienza quando addirittura non la superano. Ma la cosa che ci ha lasciate totalmente basite è che, dopo aver deliberato di stabilizzare il servizio il 30 novembre 2022 e aver predisposto il 9 dicembre l'impegno di spesa per circa 290 mila euro, il 29 dicembre la Regione abbia emesso un laconico comunicato per annunciare che dal giorno successivo il servizio sarebbe "terminato". Abbiamo quindi diffuso immediatamente una nota per esternare il nostro stupore e il giorno dopo il Presidente ha chiarito che la richiesta di sospendere il servizio era giunta direttamente dalla ditta aggiudicataria, per sopraggiunte criticità. Chiediamo all'Assessore di sapere: quanti sono effettivamente i questionari compilati e analizzati e dove è possibile reperire la documentazione; per quale motivo non è stata prevista una domanda specifica per verificare l'utilizzo del servizio da parte del compilatore; con quale criterio si è deciso di prevedere la stabilizzazione del trasporto notturno gratuito sette giorni su sette per 364 giorni annui; se è intenzione provvedere a una razionalizzazione di questo servizio, del costo di circa 290 mila euro, sulla base di un'analisi più ragionata e approfondita dei dati di utilizzo delle singole corse, prevedendo l'introduzione di una tariffazione adeguata, evitando così l'anomalia per cui il servizio è a pagamento per chi lo utilizza per andare a scuola ed è invece gratuito per chi se ne serve per motivi di svago; ma chiediamo anche di avere chiarimenti circa la decisione di terminare il servizio notturno

Premettendo che l'intento della Giunta è sempre quello di allocare in modo corretto e opportuno le risorse pubbliche per il soddisfacimento della domanda di trasporto, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti ha precisato che «i questionari sui quali è stata fatta l‘analisi sono stati 1534, di cui 498 compilati integralmente e 1036 compilati parzialmente. L’analisi dei dati è stata fatta sulla piattaforma regionale, “LimeSurvey”, messa a disposizione da questa Amministrazione appositamente per queste iniziative, che è progettata per analizzare e rendere disponibili i risultati delle indagini. Per quanto riguarda la mancanza di una domanda per verificare l'utilizzo del servizio da parte del compilatore, il Presidente della Regione ha osservato che: «a parere degli uffici, il questionario non necessitava di una specifica domanda, in quanto la risposta è implicita in molte domande proposte (“frequenza di utilizzo del servizio”, “motivazione utilizzo della linea”, “adeguatezza rispetto alle proprie esigenze”, “corsa maggiormente utilizzata” o “per quale motivo ha scelto questo mezzo pubblico”, “come ritiene questo servizio di trasporto”). Tutte domande chiaramente rivolte all’utilizzatore del servizio

«Il servizio di trasporto notturno è stato momentaneamente sospeso - ha comunicato Lavevaz -. La ditta che lo eseguiva ci ha manifestato una serie di criticità importanti. Innanzitutto, l'annoso problema della mancanza di autisti, nonostante il gestore avesse attivato iniziative molto interessanti per ovviare a questa carenza, assumendo gli autisti a tempo indeterminato prima che conseguissero la patente. In secondo luogo, ci sono stati seri problemi di ordine pubblico legati a episodi di vandalismo con il conseguente blocco del mezzo per essere sottoposto ad una profonda manutenzione. Speriamo comunque di riattivare al più presto questo servizio di cui confermiamo l'utilità sociale. Stiamo facendo tutte le valutazioni del caso ma ci sono aspetti che non dipendono dalla nostra volontà, come la carenza di personale di guida

La Consigliera Minelli ha osservato: «Se facciamo un questionario è per avere delle risposte che ci permettano di decidere come gestire meglio il servizio, altrimenti non serve a niente. Le risposte e i commenti che abbiamo visionato dimostrano che molti compilatori non hanno neanche capito che si trattava di un'indagine di gradimento del servizio notturno. Inoltre, sarebbe stato opportuno e necessario chiedere anche il parere degli autisti. Sul problema della carenza di autisti che condiziona l'erogazione del servizio di trasporto in generale, mi chiedo se la ditta in questione se ne sia accorta solo dopo aver accettato di effettuare la prestazione… Ma soprattutto credo che l'Amministrazione avrebbe dovuto compiere una scelta decidendo una razionalizzazione del servizio notturno, sulla base dei dati di frequenza, magari mantenendolo solo nei fine settimana e nei giorni festivi e introducendo una tariffa adeguata. Infine, per quanto riguarda la sospensione, troviamo assurdo che sia la ditta a decidere la chiusura del servizio, peraltro dopo averlo accettato solo il mese precedente. Da quando l'affidatario può decidere in autonomia questo genere di cose?»

 

LT