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Comunicato n° 12 del 12 gennaio 2023

Approvate le disposizioni in materia di reclutamento di personale sanitario

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2023, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge che contiene disposizioni organizzative temporanee e urgenti in materia di reclutamento di personale da parte dell’azienda USL della Valle d’Aosta oltre che di organizzazione del sistema sanitario regionale e di formazione in ambito sanitario.

Sul testo è stato depositato un emendamento dal gruppo PCP, che è stato respinto dall'Aula.

Presentato dalla Giunta il 30 novembre 2022, il testo di legge è stato licenziato dalla quinta Commissione il 21 dicembre e ha ottenuto il parere di compatibilità finanziaria della seconda il 9 gennaio 2023: si compone di undici articoli che introducono una nuova disciplina, in via sperimentale per il triennio 2023-2025, per il reclutamento di personale sanitario e di operatori socio-sanitari. In particolare, si prevede che i candidati che non superino la preliminare prova di accertamento linguistico siano comunque ammessi alle prove successive: al termine del percorso saranno inclusi in apposite graduatorie separate che potranno essere utilizzate dall’azienda USL esclusivamente per assunzioni a tempo determinato, senza corresponsione dell’indennità di bilinguismo, per una durata di trentasei mesi. Il personale che, entro trentasei mesi, supera la prova di accertamento linguistico matura il diritto all’assunzione a tempo indeterminato.

«La necessità e l'urgenza di prevedere nuove modalità di reclutamento - ha detto il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD), relatore del disegno di legge - derivano dalla particolare pressione cui il sistema sanitario regionale è stato sottoposto negli ultimi anni, aumentata a seguito dell'emergenza da Covid-19. Il sistema di reclutamento previsto dalla normativa vigente non ha, infatti, consentito di rispondere adeguatamente alla forte domanda di nuove professionalità. In particolare, le modalità di accertamento linguistico, per quanto riguarda il reclutamento a tempo indeterminato, si sono rivelate in diversi casi non funzionali alle esigenze. Con questo provvedimento si interviene in modo che il principio del bilinguismo, riconosciuto e tutelato dallo Statuto speciale, possa andare di pari passo con il principio costituzionale della tutela della salute, che deve essere garantito dalla Regione nell'ambito delle sue competenze legislative e amministrative.»

«Il testo - ha proseguito Padovani - reca poi disposizioni urgenti in materia di organizzazione del sistema sanitario regionale e di formazione in ambito sanitario riguardanti, in particolare, l'ipotesi di commissariamento dell'azienda USL (che deve essere ridisciplinata a seguito della dichiarazione  di illegittimità costituzionale del comma 3 dell'articolo 16 della l.r. 5/2000), la definizione del numero di strutture complesse, semplici e semplici dipartimentali nell'ambito dell'atto costitutivo aziendale, le strutture residenziali e semi-residenziali, socioassistenziali e sociosanitarie pubbliche e private, nonché i corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie istituiti in Valle d'Aosta sulla base di specifici protocolli di intesa con le università.»

Il dibattito in Aula

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha definito il disegno di legge «necessario, anche se lo diciamo con rammarico. Da autonomista, pensare che si vada ad intaccare uno dei principi del nostro particolarismo ci lascia con l'amaro in bocca. D'altra parte, ci rendiamo conto della grande emergenza che sta interessando la sanità valdostana e nazionale e togliere dei vincoli può aiutare il reperimento di personale. Questa è una legge di emergenza, della "disperazione", pensata in modo sperimentale che, immagino, potrà essere modificata in futuro adeguandola ai mutamenti della situazione. La carenza di personale non è legata al solo all'accertamento del francese ma anche ad altri gap importanti, come la difficoltà legata alla progressione di carriera e il fatto di avere un vecchio presidio ospedaliero. Questa legge insieme all'indennità di attrattività e ad altre misure potrà facilitare il reperimento di ulteriori risorse. Tuttavia noi crediamo che ci voglia più coraggio e per questo abbiamo presentato un emendamento, costruito e condiviso con il gruppo di Valle d'Aosta Aperta, con cui si dà l'opportunità anche a chi non ha passato lo sbarramento della lingua francese di poter essere assunto a tempo indeterminato ispirato sia al principio di non discriminazione sia perché riteniamo questa modifica più appetibile per il reclutamento di personale. Questo a tutela del diritto costituzionale alla salute ma anche per limitare le forme di precariato. Precarizzazione che non pare trovare una motivata e adeguata giustificazione nell'obbiettivo della tutela della minoranza francofona. Voteremo comunque la norma che riteniamo migliorativa ma chiediamo più coraggio al Governo affinché limiti il più possibile i vincoli alle assunzioni.»

Il Consigliere di Forza Italia Mauro Baccega, nell'annunciare il voto favorevole, ha osservato che «questo provvedimento è la riproposizione di una norma di emergenza già attivata in piena pandemia da Covid e scaduta a luglio 2022. Gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali del personale USL auditi in Commissione hanno lamentato una serie di criticità: il mancato coinvolgimento delle figure tecniche e amministrative che fanno parte del sistema, la necessità di sentire la base e le organizzazioni sindacali nella predisposizione del nuovo atto aziendale. Abbiamo anche preso atto che le norme sull'attrattività non hanno avuto i riscontri auspicati e molti concorsi vanno ancora deserti nonostante gli incrementi retributivi introdotti. C'è una timida inversione di tendenza, perché abbiamo appreso che qualche figura sanitaria sta tornando, ma il saldo è ancora negativo tra entrate e uscite dal sistema, così come c'è ancora un'importante carenza di organizzazione. Per noi di Forza Italia è necessario provarle tutte per trattenere e per attrarre: questa è la ragione del nostro voto a favore. Le carenze di personale sono diffuse in tutta Italia, così come c'è il problema delle lunghe liste di attesa, per gli interventi chirurgici, per l'accesso al Pronto soccorso: l'obiettivo è quello di dare risposte ai valdostani in ambito sanitario. L'auspicio per il futuro è che si arrivi ad una nuova organizzazione della sanità, attivando anche collaborazioni con il privato, così come sarà necessario arrivare ad un più efficace e più attuale atto aziendale.»

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha commentato: «Questa è una norma attesa perché, oltre al capitolo sul bilinguismo, contiene aspetti altrettanto, se non più, importanti. Finalmente vengono ritoccate le articolazioni delle aree organizzative, in deroga al decreto Balduzzi, per il numero di strutture complesse e, a cascata, per quelle semplici. Elemento, questo, che ci consentirà di potenziare l'attrattività nei confronti del personale consentendo di rendere più attrattiva la nostra Azienda perché, da sola, l'indennità di attrattività non è sufficiente. Tale decisione ci permette di definire il nuovo Atto aziendale, atteso da tempo, rinnovando in maniera radicale la politica sanitaria valdostana. Il nuovo testo di legge permette poi di riallineare gli indirizzi destinati al Direttore generale dell'AUSL alla delibera di finanziamento dell'Azienda sanitaria regionale e di misurare quindi le prestazioni aziendali anche attraverso la redazione del Piano attuativo locale. Si potrà dunque agire sui metodi di valutazione dei dirigenti e, a caduta, su tutti i funzionari. Ulteriore elemento caratterizzante della norma è la decisione di supportare le strutture sanitarie e socio-sanitarie del territorio con personale medico e operatori sanitari, si tratta di un'inversione di tendenza rispetto al recente passato. Questo nuovo testo di legge consentirà inoltre una maggiore collaborazione tra Azienda e Regione, dando anche risposte strutturali. Un passo epocale, un'inversione di tendenza che darà maggior forza e credibilità alla politica rispetto all'Azienda sanitaria.»

Le Chef de groupe AV-VdAU, Albert Chatrian, a soulevé la difficulté «d'insérer dans le cadre de notre Statut cette intégration sur l'examen du français dans les concours, mais il était important de le faire: nous donnons une opportunité en plus de recruter du personnel sanitaire tout en conjuguant la défense de notre Statut avec la nécessité d'avoir des médecins et des professionnels sanitaires, dont nous avons un grand besoin. Par ce projet de loi nous allons aussi créer les conditions pour adresser les décisions du Directeur général en donnant la possibilité de revoir l'organisation à l'intérieur de l'Agence USL: le rapport entre l'Agence et les professionnels est fondamental pour assurer la qualité de la vie et du service dans le but d'atteindre l'objectif de donner des réponses au territoire, aux petites communes et à la médecine en général.»

«Già tre anni fa - ha dichiarato la Consigliera di PCP Chiara Minelli - la situazione della sanità era preoccupante e avevamo insistito molto con l'allora Assessore Baccega perché si intervenisse sulla questione dell'esame di francese. Oggi la situazione si è fortemente aggravata. La norma è dettata da un'emergenza che probabilmente si protrarrà nel tempo perché la formazione di medici e di operatori sanitari richiede tempi lunghi. Bisogna correre ai ripari. Molto prima di noi lo ha fatto la Provincia di Bolzano. La norma è importante e avrebbe dovuto essere votata già tempo fa.»

Per il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, «il bilinguismo è il valore fondante del nostro Statuto speciale e per noi questo principio è ben saldo, ma viviamo un momento in cui la crisi sanitaria è sotto gli occhi di tutti. Questo disegno di legge è un tentativo di porre rimedio ad una situazione critica, che non riguarda solo la Valle d'Aosta, ma che vede la nostra regione in seria difficoltà anche per la sua configurazione geografica. Noi approveremo questo provvedimento perché non toglie il francese, ma permette di fare l'esame entro i 36 mesi dall'assunzione: toglie quindi tutti gli alibi che ci siamo costruiti per avere una sanità efficace ed efficiente.  Secondo noi, non è certamente il francese il problema, le criticità sono ben altre e su queste dovremo lavorare, a partire dal miglioramento del clima e dell'organizzazione aziendale dell'USL.»

Le Conseiller Diego Lucianaz, en annoçant le vote en faveur du groupe Lega Vallée d'Aoste, a dit: «Cette loi pourra finalement être la bonne occasion pour les salariés qui bénéficient de la prime du bilinguisme de maîtriser correctement la langue française.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha parlato di «una norma attesa, necessaria e urgente, ma sperimentale, contenente la clausola valutativa che consentirà di programmare meglio. Si tratta di un altro tassello importante cui come gruppo diamo pieno sostegno, senza ma e senza dubbi ulteriori perché è un ennesimo passo per intervenire in un settore con la copertura dei posti, la fornitura di servizi adeguati per la prevenzione e la cura dei cittadini e delle loro famiglie non solo a livello centrale ma anche pensando ai territori, alle vallate alpine e agli ambulatori.»

«La specificità linguistica è uno dei pilastri della nostra Regione - ha premesso nella replica del Governo, l'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse -. Con questa norma stiamo avviando un percorso sperimentale con la finalità di consentire a chi partecipa ai concorsi di essere assunto a tempo indeterminato previo superamento dell'esame di francese entro 36 mesi dall'assunzione ma non solo. Daremo la possibilità al personale di fruire di corsi di francese gratuiti, pagati dall'Azienda, orientati non solo al superamento dell'esame, in quanto consentiranno anche di appropriarsi veramente di una nuova lingua, approfondendo nel contempo la cultura valdostana. In questo periodo di profonda crisi e di quotidiana guerra che le strutture sanitarie stanno vivendo, bisogna fare delle scelte e questa norma rappresenta un notevole passo avanti nella ricerca del personale, conciliandosi però con i principi del nostro Statuto speciale, di cui la conoscenza del francese è uno dei pilastri inderogabili. Essere assunti a tempo indeterminato senza aver superato il francese andrebbe a minare uno dei nostri fondamenti statutari.»

 

SC-LT