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Comunicato n° 699 del 15 dicembre 2022

Conclusi i lavori: Approvate una risoluzione e una mozione

Solidarietà al popolo iraniano e condanna per il danneggiamento al monumento dei martiri delle Foibe

 

In chiusura dell'adunanza consiliare riunitasi dal 12 al 15 dicembre 2022, l'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione di solidarietà al popolo iraniano e una mozione di condanna per il danneggiamento del monumento alle vittime delle Foibe di Aosta. Ha inoltre respinto una mozione riguardante le prestazioni di assistenza per pazienti psichiatrici.

  • Solidarietà al popolo iraniano

In chiusura, il Consiglio ha approvato all'unanimità una risoluzione di solidarietà al popolo iraniano sottoscritta da tutti i gruppi consiliari. In particolare, il testo condanna con la massima fermezza l'imposizione violenta di regole religiose, i maltrattamenti, gli arresti, le violenze, la tortura, gli abusi, le restrizioni delle libertà personali perpetrate dalle autorità iraniane nei confronti degli oppositori del regime; esprime solidarietà al popolo iraniano, in particolare alle donne e ai giovani che guidano la protesta; sostiene con forza le legittime aspirazioni del popolo iraniano alla libertà e all'esercizio dei fondamentali diritti umani; invita i parlamentari valdostani ad operare affinché il Parlamento condanni ufficialmente e in modo netto la sistematica violazione dei diritti umani da parte delle autorità iraniane e il Governo assuma opportune iniziative.

L'iniziativa è stata illustrata dalla Vicecapogruppo di PCP, Chiara Minelli: «Dopo la morte di Masha Jina Amini, giovane iraniana di origine curde, in oltre 120 città iraniane, su iniziativa, in particolare delle donne, sono scoppiate proteste a cui hanno preso parte migliaia di cittadini. La risposta della polizia e delle autorità è stata violenta e incontrollata, provocando un ingente numero di morti e feriti, molti dei quali minori. Un Paese dove ancora oggi vi sono pubbliche esecuzioni nelle piazze. Oggi, l'Iran è stato rimosso dal Comitato ONU sui diritti delle donne fino al 2026: è questo un forte messaggio di condanna nei confronti del Governo iraniano così come rappresenta l'espressione della solidarietà nei confronti delle donne e dei giovani. Crediamo che sia importante che anche il Consiglio regionale faccia sentire la propria voce e siamo contente che tutti i gruppi abbiano sottoscritto la nostra risoluzione.»

 «Nous avons partagé et souscrit avec conviction cette résolution - a dit le Chef du groupe AV-VdAU, Albert Chatrian -, car nous pensons qu'il est juste et nécessaire qu'une institution comme la nôtre, qui se fonde sur les principes constitutionnels de liberté et de démocratie, prenne position lorsque, dans d'autres pays , ces mêmes valeurs sont systématiquement niées et bafouées. Quelques chiffres nous permettent de comprendre mieux ce qui se passe: plusieurs pendaisons publiques, près de 500 victimes parmi les manifestants, 18 000 arrestations, 160 villes impliquées dans les protestations. Les pays démocratiques doivent réfléchir aux moyens les plus efficaces pour normaliser et pacifier l'Iran et toute cette région, et continuer à surveiller de près le respect des droits humains.»

«Non possiamo che unirci a questa manifestazione di solidarietà nei confronti del popolo iraniano - ha dichiarato il Consigliere di FP-PD Andrea Padovani - che chiede libertà e che da mesi vive nel terrore della repressione di un regime che perseguita minoranze, mette a tacere i suoi oppositori e incarcera giornalisti e nel quale il sangue scorre troppo e da troppo tempo. Un Consiglio regionale di una piccola regione alpina non può avere la forza di fermare ciò che sta accadendo in Iran, ma siamo convinti che la condanna di queste violenze sia un atto politico e necessario.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha sottolineato che «il problema sollevato da questa triste vicenda, uguale a migliaia di tante altre tristi vicende, vicine a noi, come quella di Saman, per esempio, ci impone di condannare con fermezza le imposizioni violente di regole religiose e di rifiutare, culturalmente, qualsiasi imposizione che voglia promuovere la sharia in qualunque parte del mondo perché, ovunque arrivi, produce sempre i medesimi terribili effetti.»

Il Capogruppo di Stella Alpina, Carlo Marzi, ha ringraziato «le colleghe per la sensibilità e il coraggio di farci chiudere questo Consiglio così delicato con un tema così alto. La nostra Assemblea è il luogo più adeguato per esprimere democraticamente i grandi risultati che l'umanesimo ha portato: poter esprimere democraticamente, con un voto, questo tipo di vicinanze. La democrazia passa anche per questi piccoli grandi voti.»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha chiuso il dibattito evidenziando che «il Consiglio è intervenuto spesso sulla questione del popolo curdo. Jina Amini era una donna curda: "vita donne e libertà" è lo slogan della rivolta in Iran che riprende quello del movimento curdo, che ha nell'emancipazione delle donne un elemento importante. Ad esempio in Siria, a Kobane, le guerrigliere curde - islamiche peraltro - hanno fermato l'Isis e difeso la civiltà. Ci auguriamo che questa battaglia provochi una rivoluzione in Iran riconoscendo anche i diritti del popolo curdo.»

  • Danneggiamento del monumento alle vittime delle Foibe di Aosta

È stata approvata all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata in accordo con i gruppi di maggioranza, che impegna il Governo regionale ad esprimere la più ferma condanna per il danneggiamento perpetrato ai danni monumento ai martiri delle Foibe di corso XXVI Febbraio ad Aosta.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che «questo monumento, vandalizzato da ignoti nel mese di ottobre scorso, ricorda le terribili sofferenze subite dagli italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia a causa dell'occupazione dei comunisti jugoslavi. Una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni dimenticata che, invece, è bene commemorare anche attraverso la cura dei ceppi in ricordo di questi martiri per mantenere viva la memoria ed evitare il ripetersi di eventi simili nel futuro. A fronte di un danneggiamento che riporta le sue radici nell'odio per cancellare un simbolo, siamo contenti che si sia trovata una sintesi che prende atto dell'esistenza di un monumento, quello dei martiri delle Foibe.»

Il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, ha proposto, a nome della maggioranza, una modifica al testo della mozione «sia nella parte delle premesse che nell'impegnativa: non entriamo nel merito della ricostruzione storica, ma condanniamo fermamente dei momenti di inciviltà da cui prendere le distanze in maniera totale.»

Mozione respinta

  • Prestazioni di assistenza per pazienti psichiatrici

È stata respinta, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 a favore (FI, Lega VdA, PlA, PCP), una mozione del gruppo Forza Italia per l'aggiornamento, da parte dell'USL, del tetto di spesa per l'acquisto di prestazioni di assistenza residenziale e semi-residenziale da soggetti erogatori privati, affinché tutte le strutture che operano nell'ambito dei servizi socio sanitari e, in particolare il nuovo centro diurno di Verrès possa iniziare l'attività e fornire i servizi di cui alla sua mission agli utenti.

«Il benessere psicofisico dei giovani è stato duramente messo alla prova durante il periodo di pandemia che ha imposto una serie di limitazioni e divieti importanti - ha spiegato il Consigliere Mauro Baccega -. Oggi si registra un aumento dei casi di disagio, di autolesionismo, di disturbi alimentari e di varie dipendenze. Tutto ciò è estremamente preoccupante. Il Centro diurno per pazienti psichiatrici di Verrès, convenzionato con l'AUSL, non ha potuto ampliare il numero dei suoi pazienti. Questo è dovuto al fatto che non è possibile superare lo stanziamento previsto dal Governo regionale che ha un tetto di 6 milioni e 8mila euro e buona parte di questa cifra è stata impiegata per il sostegno di minori. Tuttavia, anche l'acuirsi di problematiche di salute mentale ha un impatto sociale considerevole che non deve essere sottovalutato. È quindi importante che il Governo regionale intervenga dando l'indirizzo all'AUSL di aumentare i tetti di spesa per dare la giusta attenzione a questa struttura e per dare le risposte al territorio.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha specificato: «La risposta territoriale dell'AUSL, ispirata da un approccio non più contenitivo ma integrativo e riabilitativo verso la società, va in senso opposto rispetto a quello della mozione. L'obiettivo di medio e lungo termine è infatti quello di implementare e potenziare servizi costruiti intorno alla vita e alla routine degli assistiti, limitandone il ricovero. Per questo serve la collaborazione attiva delle strutture territoriali che devono aggiornare la propria offerta e convertire gradualmente i propri setting. Il centro diurno di Verrès è un servizio semi-residenziale di alta qualità che offre un servizio importante alla bassa Valle che va implementato il più possibile.  Per quanto riguarda il budget stanziato, sottolineo che non è assolutamente insufficiente. Parliamo di una spesa di 23 mila euro annui per paziente ma bisogna riorganizzare a fondo l'offerta.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio 2023.

 

SC-LT