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Comunicato n° 698 del 15 dicembre 2022

Interpellanza sul "boarding" in Pronto soccorso

 

Nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022 il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sul fenomeno del "boarding" (il prolungato stazionamento dei pazienti già valutati e in attesa del posto letto) presso il Pronto soccorso dell'ospedale di Aosta. 

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha rilevato che «quando non ci sono posti liberi nei reparti, i pazienti devono attendere in Pronto soccorso, spesso rimanendo in barella per ore, se non giorni. Quattordici medici del settore emergenza presso il Parini hanno firmato una nota segnalando questa criticità, evidenziando che il numero dei pazienti in "boarding" è pari al numero delle 16 postazioni di cui dispone il Pronto soccorso e che l'accettazione di nuovi pazienti è ostacolata per una mera questione di spazi. Oltre alla testimonianza diretta dei medici, abbiamo anche quella di pazienti che, dopo aver atteso lungamente in Pronto soccorso, sono ricoverati in reparti che non corrispondono alla diagnosi ricevuta. Interpelliamo il Governo per sapere quali azioni intenda mettere in campo per evitare il ripetersi di questi eventi

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha sottolineato: «Il "boarding" è un problema presente in tutti i pronto soccorso. Nel dopo Covid questo fenomeno si è accentuato e le difficoltà, prima presenti in alcuni giorni di periodi particolari dell'anno, si sono trasformate in un problema cronico. In un articolo della Stampa, proprio nei giorni in cui ad Aosta ci si lamentava per la prolungata permanenza in pronto soccorso, veniva riportato che a Torino e provincia tutti gli ospedali avessero esaurito i posti in barella!»

Anche in Valle d'Aosta il fenomeno è in aumento per cause immodificabili come le variazioni demografiche ed epidemiologiche della popolazione e per problemi organizzativi - ha proseguito Barmasse -. Questi ultimi sono stati condizionati da un mix di vari fattori tra cui: una riduzione di circa 50 posti letti a causa della carenza di personale sanitario e la ridotta funzione di filtro delle cure primarie; un tasso di ospedalizzazione molto alto (in parte collegato alle nostre caratteristiche demografiche ed epidemiologiche); una difficoltà nelle dimissioni presso le micro comunità (nonostante la Regione si sia dotata di 50 posti letto residenziali utili allo scopo) e, in alcuni casi, ai tempi di degenza superiori alla media. Il Covid non è scomparso e alcuni reparti hanno dovuto rivedere la loro "mission" dedicandosi a questa attività: non è più stata ridotta l'attività programmata, che anzi è stata incrementata per il recupero delle liste d'attesa accumulate durante le precedenti ondate. Ciò ovviamente ha aumentato l'occupazione dei posti letto per i pazienti non urgenti a scapito di quelli provenienti dal pronto soccorso.»

L'Assessore alla sanità ha evidenziato che «a seguito dell'acuirsi del boarding sono state implementate varie misure per mitigare il problema: attivazione di 10 posti letto di micro comunità per dimissioni rapide per i pazienti da inserire in attesa del posto definitivo, che è stata appena attivata; posti letto sovrannumerari nei reparti in caso di superamento di una soglia di "boarding" in pronto soccorso; apertura di 10 posti letto in più dal 1° dicembre; potenziamento ed estensione dell'orario dell'attività di bed management; attivazione del progetto Dimissioni precoci ospedale territorio. Nell'ambito degli interventi legati al PNRR e in attuazione della programmazione prevista nella bozza di Piano per la salute e il benessere sociale, già approvato ad aprile, si stanno predisponendo delle attività di riorganizzazione del territorio più a lunga scadenza tra cui l'introduzione di nuovi setting di assistenza residenziale sociosanitaria (Ospedale di Comunità, Morgex, revisione dei setting di alcune microcomunità) che faciliterà la riduzione del numero di ricoveri inappropriati e dei giorni di degenza media in ospedale, liberando posti letto e garantendo una risposta sanitaria più efficiente ed efficace alle condizioni del paziente; una revisione della medicina di base e delle cure di prossimità (costituzione di Aggregazioni funzionali territoriali e di Unità complesse di cure primarie) per aumentare la risposta ai bisogni di assistenza sanitaria sul territorio nelle fasi non acute e trasformazione dei poliambulatori nelle Case della Comunità, al fine di diminuire l'accesso in ospedale; l'incremento di misure di attrattività per il personale sanitario e interventi legislativi regionali specifici per facilitare l'Azienda USL nel reperimento di personale necessario alla riapertura totale dei reparti.»

Il Capogruppo Manfrin ha evidenziato: «Il boarding, di cui non si era mai sentito parlare in Valle d'Aosta, è un fenomeno con cui abbiamo ormai purtroppo preso una certa familiarità, vista la frequenza con cui si manifesta nel nostro pronto soccorso. Quello che potrà confermare o smentire la bontà dell'azione del Governo nella soluzione di questa problematica sarà il ripetersi di questa criticità. Ci auguriamo sinceramente di non dover affrontare mai più questa tematica ma continueremo a vigilare sull’efficacia delle misure prese

 

LT