Info Conseil

Comunicato n° 692 del 15 dicembre 2022

Interpellanza sul rilancio del settore del commercio

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022, ha portato all'attenzione dell'Aula la necessità di rilanciare il settore del commercio attraverso un piano specifico.

«Gli effetti della pandemia, cui sono seguiti gli aumenti del caro energia, hanno prodotto un'imponente compressione delle vendite soprattutto nei piccoli negozi di vicinato e l'aumento dell'inflazione spinge le famiglie a una maggiore prudenza nei consumi - ha osservato il Consigliere Christian Ganis -. Il declino generale del settore del commercio avrà come conseguenza la desertificazione dei centri storici e dei paesi, in particolare in bassa Valle, che risulta essere la più interessata da questa criticità. Chiediamo al Governo se esista un piano strategico, o se intenda predisporlo tempestivamente, per rilanciare il settore del commercio che versa in grande difficoltà.»

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato che «il declino che da tempo caratterizza il settore del commercio di vicinato in tutta Europa ha una matrice, da una parte, di carattere strutturale (crisi economica degli ultimi 15 anni, tutela della concorrenza delle normative comunitarie, e-commerce) e, dall'altra, di carattere congiunturale riferita al triennio 2022-2024, con particolare riguardo alla pandemia, l'incremento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, la guerra in Ucraina, la crescita dell'inflazione. Sono stati quindi perseguiti due indirizzi strategici. Nel breve termine, sono state messe in campo le misure per affrontare la situazione emergenziale mirate a sostenere le attività maggiormente colpite dalle restrizioni facendo ricorso a leve differenziate (finanziaria, fiscale, incentivazione al mantenimento dei posti di lavoro, sostegno al reddito, contributi per la riduzione dei costi di locazione) che hanno avuto, come comune denominatore, la riduzione dei costi fissi che incombono su ciascuna impresa e il ristoro per la riduzione degli introiti.»

L'Assessore ha poi ricordato che per quanto riguarda gli esercizi di vicinato, «dal 2021 è stata avviata in via sperimentale una misura per l'apertura di nuove attività (15mila euro) e per il mantenimento di quelle esistenti (6mila euro): nel 2021, sono stati stanziati 500mila euro a fronte di 153 domande presentate; nel 2022 600mila euro e 185 le domande presentate; per il 2023 sono stati stanziati 900mila euro. In tutto, quindi, nel triennio sono stati stanziati 2 milioni di euro: la misura è stata efficace e ha contribuito ad incentivare l'apertura di nuovi esercizi di vicinato e a mantenere le imprese con maggiori difficoltà. Relazioneremo alla Commissione consiliare competente sugli effetti, al fine di consentire l'assunzione di ulteriori provvedimenti.»

«Nel medio e lungo termine - ha proseguito l'Assessore -, per le azioni strategiche volte a contrastare la crisi strutturale del commercio di vicinato, occorrerà, in prima istanza, attendere gli effetti definitivi della situazione emergenziale, che non è ancora conclusa, e, in secondo luogo, mettersi nella condizione, attraverso un ampio confronto con tutti i portatori di interesse, di poter misurare lo stato oggettivo della rete distributiva regionale con oggettività al fine di individuare, compatibilmente con le risorse che il bilancio regionale e con gli spazi regolamentari, il mix di iniziative normative, amministrative, finanziarie, fiscali, formative e urbanistiche finalizzate a garantirne la sopravvivenza, nella consapevolezza che tale risultato dipenderà anche dalla capacità degli imprenditori valdostani di offrire qualità di prodotto o di servizio elevata, di acquisire competenze in materia di marketing e di tecnologia digitale adeguate al mutato scenario di mercato e di fare rete con altre imprese al fine di generare economie anche attraverso l'istituzione dei distretti commerciali.»

Il Consigliere Ganis ha replicato «Dopo tutte le misure elencate dall'Assessore, non si capisce come mai le attività commerciali continuino a chiudere. Non esiste un piano strategico di marketing: cosa aspettiamo? Ho dei dubbi che il Governo abbia capito l'importanza dei distretti del commercio che avevamo proposto di introdurre con un emendamento alla legge di bilancio: sarebbe stata un'ottima occasione per sostenere le libere aggregazioni di imprese commerciali che operano in un determinato territorio, con l'obiettivo di accrescerne l'attrattività e di reagire alla desertificazione delle attività commerciali.»

Il Consigliere Diego Lucianaz ha aggiunto: «Gli imprenditori avrebbero tutta la volontà di assumere e crescere, ma non ci sono i mezzi finanziari per farlo. I supermercati continuano ad espandersi mentre le attività di vicinato e di montagna continuano a chiudere. Non è gente che non sa fare il proprio lavoro: il fatto è strutturale. Occorre porre rimedio.»

 

SC