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Comunicato n° 690 del 15 dicembre 2022

Interpellanza sul Piano di azione lupo per la Valle d'Aosta

 

Si è nuovamente parlato della presenza del lupo sul territorio regionale con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022.

Il Consigliere Dino Planaz ha ricordato «i continui attacchi da parte del lupo ai danni degli allevamenti soprattutto nella zona della bassa Valle. Il Ministro dell'agricoltura e della sovranità alimentare ha recentemente dichiarato che i Piani presentati alla Conferenza Stato-Regioni non hanno raggiunto l'intesa di vedute tra le varie Regioni ma che, visto il miglioramento dello stato di conservazione della specie su tutto il territorio nazionale, il nuovo Piano d'azione lupo dovrebbe prevedere la preservazione del lupo e contestualmente autorizzare le deroghe previste dalla direttiva Habitat sulle specie bisognose di protezione speciale. Vorremmo sapere se il "problema lupo" che sta colpendo la nostra regione sia stato rappresentato in sede di Conferenza Stato-Regioni e se si intenda elaborare al più presto, di concerto con il Ministero dell'agricoltura, un Piano di azione lupo specifico per la Valle d'Aosta.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, premettendo che «sono censiti nove branchi di lupi in Valle d'Aosta», ha specificato che «in Conferenza Stato-Regioni il tema non è stato affrontato in forma ufficiale, perché è l'ultimo passaggio di una lunga serie di interlocuzioni negli organismi propedeutici alla Conferenza stessa, in particolare la Conferenza politiche agricole e la Conferenza degli Assessori con deleghe all’ambiente. Ad agosto 2022, il Ministero dell'ambiente ha trasmesso la nuova bozza del Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, chiedendo alle Regioni osservazioni in merito. Come Valle d'Aosta, insieme alle altre Regioni dell'arco alpino, abbiamo proposto, in particolare, che le Regioni e Province autonome possano presentare al Ministero dell’ambiente e all’Ispra Piani operativi locali relativamente al regime di deroga sul territorio di propria competenza: i protocolli locali di intervento, concordati con ISPRA, consentiranno alle amministrazioni regionali di autorizzare direttamente gli interventi di deroga, fermo restando l’obbligo di rendicontazione a Ispra. La bozza di Piano e le osservazioni regionali saranno esaminate in sede di Conferenza Stato-Regioni per la loro approvazione, dopodiché potrà essere avviato l’iter di elaborazione del piano operativo regionale.»

«Sarà mia cura - ha aggiunto l'Assessore - tenere aggiornata la terza Commissione sulla questione e proseguire l’azione in raccordo con gli altri Assessori dell’arco alpino con l'intento di approvare un Piano che sia il più possibile orientato ad una gestione concreta della specie, che tenga conto delle particolarità dei territori e della convivenza con le attività zootecniche. Oggi, alle 13, avremo un incontro online con il Ministro Lollobrigida: tra le varie porteremo all'attenzione anche il tema della gestione del lupo.»

Il Consigliere Planaz, nella sua replica, ha accolto con favore la risposta: «Finalmente si muovono dei piccoli passi: una misura che va messa in atto al più presto e che non può più aspettare, perché la situazione sta degenerando. Se non ci sarà più bisogno del parere di Ispra, ma solo della comunicazione della Regione dopo avere effettuato eventuali prelievi o catture, potremo intervenire in maniera più tempestiva in caso di attacchi plurimi di greggi e mandrie. Chiediamo che ci sia un passaggio in terza Commissione al fine di valutare insieme gli atti in un'ottica di maggiore efficacia.»

 

SC