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Comunicato n° 673 del 12 dicembre 2022

Leggi di bilancio: l'intervento del Consigliere Antonino Malacrinò

Ha illustrato i provvedimenti in qualità di relatore di maggioranza

 

Nella seduta pomeridiana del 12 dicembre 2022, il Consiglio Valle ha iniziato l'esame della legge di stabilità regionale e del bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2023-2025 con la relazione del Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (Federalisti Progressisti - Partito Democratico), relatore di maggioranza.

Il Consigliere ha richiamato il percorso dei disegni di legge in Commissione, riferendo che «dai vari portatori di interesse, oltre a qualche puntuale critica, sono giunte parole di soddisfazione e apprezzamento sia per i documenti in visione sia per le numerose misure messe in campo, nel corso di questi anni, a sostegno di imprese e famiglie, che hanno consentito in qualche modo all'economia di ripartire. Ha suscitato grande interesse il "Bonus Entreprises" a favore degli investimenti che evidenzia come, in un particolare momento di crisi economica, le imprese valdostane abbiano comunque saputo reagire, esaurendo in poco tempo le risorse messe a disposizione, sintomo che gli imprenditori, nonostante tutto, hanno ancora voglia di restare e di investire in Valle d'Aosta.  Da più fronti è emersa, però, la preoccupazione in merito alla necessità di dare copertura a tutte le domande presentate e rimaste in sospeso.»

«La vertiginosa crescita dei prezzi - con un'inflazione in Italia che a ottobre 2022 è schizzata all'11,9%, ai massimi dal 1984 - e in particolare l'aumento dei costi energetici e di riscaldamento preoccupano i nostri cittadini. Oltre alle misure nazionali, la Regione, tramite la sua partecipata CVA, ha effettuato uno sconto del 40% sulla componente energia per coloro che provenivano dal servizio "maggior tutela": tariffa che verrà confermata anche per tutto il 2023. Da ricordare poi il "Bonus Social" calcolato su ISEE (fino a 20mila euro), nucleo familiare, presenza di persone con disabilità, cumulabile con tutte le misure nazionali, che arriverà entro la fine dell'anno: circa il 57% delle domande riceverà un contributo compreso tra 640 e 1.000 euro, mentre il restante 43% una cifra compresa tra i 1.000 e 1.500 euro; stiamo dunque parlando di cifre nettamente superiori rispetto a quanto erogato in passato con il "Bon Chauffage" il cui contributo si attestava intorno ai 350 euro per un nucleo familiare composto da una sola persona. Alcune perplessità sono comunque emerse delle parti sociali: i potenziali beneficiari si attestavano intorno agli 11.000, in realtà le domande sono state 8.342. Le motivazioni sono da ricercare nella difficoltà di utilizzo dei mezzi informatici, la non conoscenza dell'iniziativa, il poco tempo a disposizione per la richiesta ISEE, la paura di perdere altre agevolazioni come il reddito di cittadinanza o l'assegno unico. Questo provvedimento ha comunque raggiunto più del 7% della popolazione residente. Per il futuro, considerato che numerosi contributi nazionali come il bonus gas e il bonus energia funzionano in "automatico", sarebbe auspicabile una maggiore sensibilizzazione da parte di tutti gli interessati affinché la richiesta del calcolo dell'ISEE diventi una consuetudine annuale.»

Venendo ai dati del bilancio, il Consigliere Malacrinò ha ricordato che «nella parte spesa, vi è l’accantonamento per il contributo alla finanza pubblica che, come previsto dall’accordo recentemente siglato, ammonta a 82 milioni 819 mila euro annui. Il totale delle entrate di competenza previste per il 2023, al netto delle partite di giro, è pari a 1.522 milioni di euro; la previsione per i due anni successivi evidenzia un andamento decrescente, per effetto del normale andamento della previsione dei fondi statali e derivanti dalla programmazione europea. Non è inoltre previsto un ricorso al debito per il triennio in esame. Tra le risorse disponibili, la spesa corrente per l'anno 2023, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1.200 milioni di euro, mentre gli investimenti previsti ammontano a 327 milioni di euro, contro i 247 milioni nel 2022.  Tra le spese spiccano la tutela della salute, cui è destinato il 23,61% delle risorse, e l'istruzione e diritto allo studio, con il 12.42%, che insieme rappresentano il 36% degli stanziamenti complessivi

 

SC