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Comunicato n° 647 del 30 novembre 2022

Approvato un disegno di legge in materia di strade regionali

 

Con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI), il Consiglio ha approvato, nella seduta del 30 novembre 2022, un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di strade regionali, a modifica della legge regionale n. 26/2006.

Il testo, composto di otto articoli e due allegati, è stato illustrato in Aula dal Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian (AV-VdAU) e si propone di razionalizzare la disciplina relativa alle strade regionali per gli aspetti che riguardano il procedimento di declassificazione, la competenza in ordine alle manutenzioni e l'eliminazione dei canoni relativi agli accessi di nuova realizzazione. «In particolare - ha detto Chatrian -, il disegno di legge uniforma, a livello economico, il rilascio delle concessioni e autorizzazioni lungo la rete viaria regionale, superando la differenziazione esistente, rispetto al pagamento del canone, tra i tratti di strada regionale all'interno dei centri abitati, di competenza dei Comuni, e quelli all'esterno, che sono di competenza della Regione. A partire dal 1° gennaio 2023, anche nei tratti di strade di competenza regionale non sarà più dovuto, dai proprietari di accessi carrai, il canone di occupazione e uso delle strade regionali e delle relative pertinenze. Sono altresì regolarizzati gli accessi fuori dai centri abitati privi di concessione o con concessione scaduta, previo pagamento in un'unica soluzione all'atto del rilascio della concessione stessa di un'indennità forfettaria maggiorata di una percentuale che varia in base alla data di presentazione della domanda.»

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha parlato di «problematica che si trascina da parecchio tempo. L'ANAS non fa pagare i passi carrai da tempo ormai, quindi ben venga che questo disegno di legge sia finalmente approvato. Chiedo, tuttavia, all'Assessore se sia il caso di mettere dei balzelli per riscuotere piccole somme derivanti dal canone di occupazione e uso delle strade regionali e delle relative pertinenze: se vogliamo fare il bene dei cittadini, sarebbe più opportuno eliminarli direttamente, peraltro sgravando di incombenze gli uffici. Invito l'Assessore a farsi carico di questa questione, che non ha senso: semplificare la pubblica amministrazione significa anche questo.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, nell'esprimere il voto favorevole, ha parlato di «disposizione importante per le strade che sono in capo alla Regione che consentirà la regolarizzazione e l'uniformità di trattamento per accessi carrai e pedonali. Sarà opportuna una campagna informativa rivolta a cittadini, imprese e comuni. Sarà importante occuparsi anche dei reliquati esistenti perché non diventino delle piccole cattedrali nel deserto abbandonate a sé stesse, come ha fatto l'ANAS sulle strade statali 26 e 27. Ricordo, inoltre, che è vero che l'ANAS non fa pagare, ma ha reso difficoltosi gli accessi, penalizzando molte attività agricole.»

Per la replica del Governo, l'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha sottolineato: «Questo provvedimento risolve dal 1° gennaio 2023 un problema che si protraeva da tempo e crea equilibrio sulla parte delle strade regionali di pertinenza territoriale dei comuni e quelle di pertinenza prettamente regionale. È inoltre un provvedimento che consente, non solo di non aumentare le tasse, ma di abbassarle, dando la possibilità a tutti coloro che non sono in regola con i pagamenti di poter regolarizzare la posizione con procedure chiare e semplificate.»

 

SC-LT