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Comunicato n° 82 del 9 marzo 2006

APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE SULLA VALORIZZAZIONE DELL’AUTONOMIA E DISCIPLINA DEI SEGNI DISTINTIVI DELLA REGIONE

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge relativo alle disposizioni per la valorizzazione dell’autonomia e disciplina dei segni distintivi della Regione.

La normativa, con gli emendamenti del Presidente Caveri, è stata approvata con 29 voti favorevoli e 5 contrari (Arcobaleno Vallée d’Aoste e La Casa delle Libertà).

Questa legge si propone di individuare momenti celebrativi e aggregativi, utili a perseguire una corretta informazione e conoscenza delle istituzioni, dei diritti e dei doveri dei cittadini.
L’articolato prevede le caratteristiche dello stemma della Regione e del gonfalone, della bandiera della Valle d’Aosta, dell’inno individuato nel canto tradizionale “Montagnes valdôtaines”. Il testo, inoltre, istituisce due onorificenze regionali.

Il Consigliere segretario del Consiglio, Laurent Viérin, relatore della normativa, ha affermato che il disegno di legge propone di valorizzare i simboli ufficiali, storici e riconosciuti della Valle d’Aosta e la creazione delle feste e dei momenti di incontro destinati a sviluppare, tra i cittadini, la conoscenza delle istituzioni. Ha quindi proseguito sottolineando il fatto che si tratta di una legge importante per la Valle d’Aosta, fiera della proprio specificità storica, culturale e linguistica, che vede così riconosciuti i segni distintivi della propria Autonomia.

Nella discussione, sono intervenuti i Consiglieri Dina Squarzino, Roberto Nicco e Massimo Lattanzi.

La Consigliera Squarzino ha affermato che è un progetto dal sapore micro-nazionalista, inutile perché non porta delle novità. Si tratta di un testo, ha precisato, che avrebbe dovuto essere oggetto di un dibattito molto più ampio e non è rispettoso degli ambiti istituzionali, non investendo in qualche modo il Consiglio.

Il Vicepresidente del Consiglio Nicco ha sottolineato che è una legge necessaria, perché disciplina forme e modalità d’uso dei simboli della Regione. Per Nicco è positiva in alcune parti, quali la festa dell’autonomia. Un punto su cui il Vicepresidente Nicco non concorda è la data della festa della Valle d’Aosta, prevista per il 7 settembre, nella quale, secondo Nicco, tutta la Comunità si dovrebbe riconoscere e questa non può essere l’anniversario dei decreti luogotenenziali. Nicco ha quindi proposto il 18 maggio, martirio di Emile Chanoux, quale data per la festa della Valle d’Aosta.

Il Consigliere Massimo Lattanzi ha evidenziato che si percepisce la festa dell’autonomia come una festa del partito di regime e non come momento celebrativo dell’autonomia. La stessa popolazione, ha proseguito, non è mai presente a queste celebrazioni. Ha quindi precisato che è un disegno di legge che arriva dall’alto e non dalla comunità. Ha criticato, poi, le onorificenze, definite troppo discrezionali e prive di fondamento. Ha concluso affermando che il proprio gruppo è contrario agli strumenti che si utilizzano per valorizzare la specificità della Valle d’Aosta.

Dopo la discussione generale, ha preso la parola il Presidente della Regione, Luciano Caveri, che ha respinto i rilievi sul micro-nazionalismo e ha ribadito la volontà, con il disegno di legge, di delineare meglio l’esistenza di una specificità che ha una sua storia, una sua precisa tradizione e un’autonomia da valorizzare.
Ha, infine, concluso affermando che con questa legge si fissano dei punti di riconoscibilità a favore di quelle caratteristiche che appartengono alla Comunità valdostana.