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Comunicato n° 622 del 17 novembre 2022

Conclusi i lavori consiliari: approvate quattro risoluzioni

Nella seduta del 17 novembre 2022, il Consiglio Valle ha trattato sei risoluzioni, di cui quattro approvate e due respinte.

Risoluzioni approvate

  • Presa di distanza dalle affermazioni del Consigliere Lucianaz sulla pandemia

È stata approvata, con 20 voti a favore (AV-VdAU, UV, FP-PD, SA, GM, PCP) e due astensioni (PlA), una risoluzione dei gruppi UV, AV-VdAU, FP-PD, SA e Misto con cui si intende manifestare la presa di distanza dalle affermazioni rese in Aula dal neo Consigliere Diego Lucianaz nel suo discorso di insediamento in Consiglio Valle. I gruppi Lega VdA e Forza Italia non hanno partecipato al voto. Il testo ribadisce, inoltre, la tragicità degli eventi della pandemia e il grande senso civico della gran parte dei valdostani che si sono responsabilmente vaccinati per contrastare la diffusione del virus, ricordando la grande mobilitazione della sanità, della protezione civile e del mondo del volontariato per contrastare la pandemia, che ha causato morte e dolore anche nella comunità valdostana.

«Pur rispettando le legittime possibilità per ogni singolo eletto di esplicitare pensieri e posizioni, è stato un momento difficile ascoltare certe affermazioni del Consigliere Lucianaz riguardanti la pandemia - ha sottolineato il Capogruppo di Alliance Valdôtaine - VdA Unie, Albert Chatrian -. Diventa quindi doveroso prendere le distanze, per non farne una questione personale né per metterla in caciara: con questa risoluzione vogliamo che il Consiglio si unisca al coro di sconcerto del mondo sanitario, degli amministratori locali, di tutti quelli che hanno sofferto per il Covid. È una vicinanza e una presa di distanza dalla negazione che in questo Consiglio non esiste forse se non per poche individualità, forse personali, che nulla hanno a che fare con l'istituzione che rappresentiamo. I fatti e i dati della pandemia parlano chiaro: non è con le leggende metropolitane che si affrontano i problemi reali, soprattutto quando questi attengono alla salute delle persone. Le parole, in politica soprattutto, hanno un significato e un peso importante, a meno che lo scopo non sia quello di creare scompiglio: allora non è politica, è pura provocazione. Come in tutte le tragedie, le varie istituzioni hanno cercato di contemperare le criticità, mettendo in campo delle azioni per accompagnare le persone più fragili, per rimettere in piedi il sistema: lo abbiamo fatto anche come Consiglio regionale. La nostra è una presa di posizione istituzionale che tiene conto quindi anche di un percorso fatto in questi ultimi due anni.»

Il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani ha replicato che «del merito delle dichiarazioni del Consigliere Lucianaz non dovremmo nemmeno occuparcene, e non certo per sminuire una tragedia che tutti riconosciamo, sia per il dolore che ha portato sia per il lavoro oltre i limiti che ha imposto al personale sanitario. Però dire che la gestione della pandemia è stata una "pagliacciata" non è altro che una forte critica e non certo una dichiarazione shock, come hanno strumentalmente titolato alcuni giornali e siti con il solito morboso interesse per comportamenti che si discostano dal conformismo imperante. Anche il nostro Consiglio è stato fortemente critico sulla gestione della pandemia, tanto che ha approvato una legge per rivendicare una gestione diversa. Ma il tema qui è tutt'altro, qui si parla di opinioni e sul diritto di esprimerle, sancite dalla Costituzione, dallo Statuto speciale e dalla Carta europea dei diritti fondamentali. La libertà di pensiero è alla base di una concezione liberale della società. Così come la tutela del diritto di critica comporta la libertà di contrapporsi all'ideologia dominante ed è funzionale alla dialettica democratica. La risoluzione chiede di dissociarsi dalle dichiarazioni del Consigliere, ma non ci si può dissociare da qualcuno che parla a titolo personale e che non fa parte del gruppo che dichiara di dissociarsi. È proprio un fatto concettuale. Il Consigliere Lucianaz ha espresso una sua opinione, ha fatto una forte critica alle modalità di gestione della pandemia, alla narrazione "main stream" sulla efficacia dei vaccini: poteva farlo, aveva il pieno diritto di farlo e lo ha fatto. A meno che questa risoluzione non sia una censura al diritto di opinione o peggio che in quest'Aula non si possano criticare le modalità di azione di chi governa o di chi ha governato in passato.»

  • Sovraffollamento treni linea Aosta/Torino

L'Assemblea ha approvato, con 32 voti a favore e 2 astensioni (PCP), una risoluzione dei gruppi Forza Italia e Lega VdA, emendata in accordo con l'Assessore ad interim ai trasporti, riguardante il problema del sovraffollamento e della carenza di posti sui treni della linea Aosta/Torino, che impegna la Commissione consiliare competente ad affrontare la questione per trovare una soluzione attraverso le necessarie e opportune audizioni delle parti interessate e il Governo regionale a mettere a disposizione della Commissione i dati sulle presenze dei treni.

L'iniziativa è stata illustrata dal Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis: «Il sovraffollamento sulla linea ferroviaria Aosta/Torino sta diventando una vera e propria emergenza per i pendolari e per gli utilizzatori del servizio. Noi ravvisiamo la necessità di intervenire con sollecitudine nell'individuare soluzioni per porre fine alle criticità. L'approfondimento in Commissione, con audizioni e la messa a disposizione dei dati, sarà importante per trovare una soluzione condivisa a questo problema di grande attualità e, se necessario, piuttosto che lasciare a terra gli utenti bisognerà valutare anche in alcuni casi particolari la rottura di carico che, per altro, viene già praticata in caso di necessità.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, si è dichiarato «d'accordo sull'impegnativa: il passaggio in Commissione è assolutamente pertinente e sarà sicuramente produttivo.»

  • Programma attuativo liste d'attesa

È stata approvata all'unanimità una risoluzione del gruppo Forza Italia che impegna l'Assessore alla sanità a presentare in quinta Commissione le strategie del nuovo programma attuativo alle liste d'attesa.

«Il fenomeno si sta acuendo, palesando come le indicazioni dell'Assessorato all'USL non siano state sufficienti a ridurre le liste d'attesa per interventi chirurgici e per il recupero dei ricoveri, delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica e di screening - ha spiegato il Consigliere Mauro Baccega -. È importante poter valutare i passi avanti compiuti fino ad ora e contenuti nei vari documenti programmatori dell'AUSL, in considerazione del fatto che il cronoprogramma prevedeva il recupero del 30% di tutte le prestazioni arretrate o sospese entro il 30 giugno 2022, del 40% entro il 31 ottobre e del 30% entro il 31 dicembre. Bisogna approfondire la questione, anche per rispondere alle sollecitazioni della popolazione che spesso deve ricorrere alle cure a pagamento. Una soluzione non ideale in questo momento di crisi economica.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, si è detto «d'accordo con la risoluzione presentata. È sempre utile condividere le problematiche e la Commissione è il luogo ideale per trovare soluzioni condivise. Stiamo cercando di gestire al meglio la situazione sanitaria che attraversa una profonda crisi in Valle d'Aosta così come nel resto del territorio nazionale. Per quanto riguarda le liste d'attesa, registriamo un buon margine di recupero per le visite specialistiche e per gli screening, ma non sugli interventi chirurgici. Stiamo portando avanti una serie di iniziative per ovviare al problema. Il collo di bottiglia è legato alla mancanza di personale infermieristico ma confidiamo di avere un buon margine di miglioramento.»

  • Solidarietà al corpo docenti

L'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Lega VdA, Forza Italia e Pour l'Autonomie, così come emendata nelle premesse in accordo con l'Assessore all'istruzione, che esprime la propria solidarietà al corpo docenti della Valle d'Aosta evidenziandone il prezioso ruolo attivo nella formazione degli studenti valdostani e il costante impegno nell'aggiornamento professionale.

«A seguito delle dichiarazioni dell'Assessore all'istruzione Caveri sugli insegnanti nella scorsa seduta consiliare, le organizzazioni sindacali di categoria, le forze politiche e i singoli docenti ne hanno chiesto le scuse pubbliche - ha dichiarato il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) -. Fermo restando che, per DNA politico, siamo per la libertà di espressione e che, quindi, l'Assessore può esprimersi come crede assumendosi poi le sue responsabilità, bisogna però ricordare la posizione gerarchica che lui ricopre nel mondo della scuola. Le sue considerazioni risultano offensive per il corpo docente valdostano. Noi riteniamo che gli insegnanti debbano essere sostenuti e valorizzati nel difficile ruolo che sono chiamati a svolgere ogni giorno e speriamo che l'Assessore formuli le sue scuse in Aula.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha replicato che «può capitare in Aula, nella logica della vis polemica, di utilizzare dei toni sopra le righe: capisco chi si sia sentito offeso e me ne scuso. Tuttavia, nella risoluzione c'è un sillogismo che non funziona: io ho fatto male a prendermela con chi non riusciva ad usare la piattaforma, ma non me la sono presa contro l'intero corpo docente. Lo avessi fatto, avrei già dovuto presentare le dimissioni. Aggiungo che la dialettica politica all'interno di quest'Aula deve poter essere calda, ma nel momento in cui si ritiene che si sia ecceduto, bisogna avere l'umiltà e il coraggio di ammetterlo: è quanto faccio questa sera.»

Risoluzioni respinte

  • Rispetto obiettivo in materia di turismo, commercio e beni culturali

L'Assemblea ha respinto, con 18 voti contrari, 3 astensioni e 14 a favore espressi in votazione segreta, una risoluzione dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia, rinviata dalla seduta consiliare del 28 luglio, che intendeva impegnare il Presidente della Regione a invitare l'Assessore al turismo a moderare il proprio presenzialismo in trasferte, festival, appuntamenti e a rispettare gli obiettivi in materia di turismo, commercio e beni culturali che il Governo si è dato nell'ambito del DEFR 2022-2024.

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha evidenziato che «non capiamo se si tratta di caos politico interno alla compagine di maggioranza o di caos organizzativo dell'Assessorato al turismo, ma i fatti, gli atti, le situazioni concrete fino ad ora registrati ci portano ad interrogarci sull'azione dell'Assessore. Nelle varie Commissioni sono arrivati progetti normativi incompleti che hanno dovuto ricominciare il loro iter; alcuni progetti di legge sono stati presentati in "zona Cesarini", lasciando un vuoto normativo e altri hanno dovuto essere approvati d'urgenza. Ci sono poi leggi importanti sul turismo che non sono ancora state presentate nelle Commissioni competenti; sul Bando Borghi e il dossier sul castello di Introd è mancata la governance necessaria. Ricordiamo, inoltre, che molti obiettivi contenuti nel DEFR si occupano di turismo e dovranno essere attuati.  Insomma, l'Assessore è più occupato a promuovere la nostra regione o a presenziare a eventi e iniziative? Sicuramente il presenzialismo personale fa parte del ruolo ma deve essere controbilanciato dall'azione amministrativa.» Il Consigliere ha quindi chiesto il voto segreto.

 Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha evidenziato che «l'Assessore Guichardaz ha sufficienti capacità di discernimento per stabilire quali siano le sue opportunità di presenzialismo. Rispetto al DEFR, gli obiettivi sono definiti e saranno perseguiti così come indicato nel testo.»

  • Azione politico-amministrativa della Giunta: ci sono ancora le condizioni?

L'Assemblea ha respinto, con 20 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, FI, PlA), una risoluzione dei gruppi Lega VdA, Forza Italia e Pour l'Autonomie, per impegnare la Giunta regionale ad esplicitare in Aula se sussistano le condizioni necessarie per prendere impegni politici e amministrativi a breve e medio termine nelle materie di rispettiva competenza e responsabilità, nonché sul mantenimento del proprio ruolo all'interno del Governo.

«Siamo di fronte ad una situazione di grave incertezza politica, tra l'altro giornalmente rendicontata dagli organi di stampa - ha detto nell'illustrazione il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -. Nel corso di precedenti sedute, all'atto dell'espressione di intendimenti e impegni, alcuni componenti il Governo regionale hanno manifestato l'impossibilità ad assumere impegni politici, anche nel breve periodo, a cause dell'incertezza del mantenimento delle proprie deleghe. Ad oggi, il Consiglio così come le Commissioni consiliari vedono pregiudicata la propria azione, non avendo di fatto interlocutori certi nell'azione politica e amministrativa. Noi chiediamo chiarezza: potete assumere impegni politici nelle vostre materie e siete intenzionati o potete mantenere il vostro ruolo? Se così non fosse, come possiamo esercitare il nostro ruolo di indirizzo? C'è qualcosa che non va, e non è nato oggi, forse ancora prima delle dimissioni della Consigliera Minelli da Assessore. Non prendiamoci in giro.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato che «ad oggi, siamo in carica e rispondiamo di quello che facciamo e degli atti che approviamo in Giunta: abbiamo approvato il DEFR, abbiamo presentato al Consiglio il bilancio, abbiamo adottato ulteriori misure per sostenere le famiglie e le imprese. Questo, al netto delle evoluzioni politiche che ci potranno essere nei prossimi giorni, che sono oggetto di dibattito politico all'interno dei movimenti. Non c'è un'apertura formale di crisi in quest'Aula. Un'apertura di crisi che, ricordo, potrebbero fare anche le opposizioni: il nostro ordinamento permette, attraverso la mozione di sfiducia costruttiva, di proporre un nuovo governo. Non dovete aspettare che il Governo cada: se avete un'alternativa, potete farlo in qualunque momento. Con tutte le difficoltà del caso, stiamo portando avanti un dibattito politico non semplice - lo avremmo già risolto se non lo fosse -, ma per quanto riguarda i lavori consiliari e della maggioranza vorrei trovare qualcuno che mi dica che non si stanno portando avanti i dossier e che non si stanno prendendo in carico le problematiche.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 30 novembre e giovedì 1° dicembre 2022.

 

SC-LT