Info Conseil

Comunicato n° 620 del 16 novembre 2022

Approvate due mozioni su pubblico impiego e stoccaggio di acqua

In apertura dei lavori pomeridiani del 16 novembre 2022, il Consiglio ha approvato l'iscrizione all'ordine del giorno di una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie e Forza Italia volta a impegnare il Governo regionale a esplicitare in Aula se sussistano le condizioni per proseguire l'attività politico-amministrativa. Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha quindi chiesto un'inversione dell'ordine del giorno per poter discutere subito la risoluzione: la richiesta è stata respinta con 18 voti contrari (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM), 2 astensioni (PCP) e 15 a favore (Lega VdA, PlA, FI). La risoluzione sarà pertanto trattata come ultimo punto dell'ordine del giorno.

L'Assemblea ha quindi esaminato quattro mozioni, di cui due approvate, una respinta e una ritirata.

Mozioni approvate

  • Rinnovo del contratto del pubblico impiego: audizioni in Commissione

È stata approvata all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che impegna il Presidente della seconda Commissione "Affari generali" a promuovere una serie di audizioni sulla tematica del rinnovo del contratto del pubblico impiego oltre che sulla gestione del personale regionale.

«Il contratto del comparto unico è scaduto nel 2018 e non è ancora stato rinnovato - ha osservato il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -, nonostante le continue sollecitazioni e i numerosi appelli sia da parte di varie forze politiche sia da parte delle organizzazioni sindacali. Si tratta di un contratto che interessa migliaia di dipendenti della Regione e degli enti locali, che assicurano la tenuta e l'operatività di tutti i settori di pubblico interesse. Noi crediamo che la tematica debba arrivare anche in Consiglio attraverso un approfondimento svolto in Commissione consiliare che consenta di sentire tutti i soggetti interessati, a partire dal Presidente della Regione e dal Coordinatore del Dipartimento regionale del personale e organizzazione per fare una valutazione complessiva della situazione affrontando in maniera attenta e complessiva la tematica del personale e della sua organizzazione per capire quale sia lo stato dell'arte e quali le prospettive.»

Il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (FP-PD), si è detto «disponibile a calendarizzare gli incontri, una volta ultimate le audizioni sul bilancio.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, dichiarando la disponibilità del Governo a votare favorevolmente la mozione, ha aggiunto che «le Commissioni hanno totale autonomia nel programmare i propri lavori, ma è bene accetta l'idea di porre all'attenzione del Consiglio queste tematiche. Per quanto riguarda il lavoro sulla parte contrattuale, vorrei specificare che nell'ambito delle contrattazioni, i rappresentanti sindacali hanno preferito portare avanti il contratto del comparto unico per poi affrontare quello degli Uffici stampa e dell'Avvocatura.»

  • Mappatura per il potenziale stoccaggio di acqua

Promuovere una mappatura della presenza di siti sul territorio regionale funzionali alla realizzazione di nuovi invasi su aree naturali già geograficamente predisposte per il potenziale stoccaggio di scorte d'acqua da poter utilizzare nei lunghi periodi di siccità, tenuto conto della distribuzione delle precipitazioni, dei deflussi dei torrenti e delle necessità idriche dei territori. È l'impegno contenuto in una mozione, approvata con 33 voti a favore e 2 astensioni (PCP), presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste ed emendata in accordo con l'Assessore all'agricoltura.

Il Consigliere Dino Planaz ha osservato che «la creazione di nuovi invasi su aree naturali per fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico può migliorare significativamente le condizioni e l'efficienza del sistema idrico regionale, sia in termini di riduzione delle perdite di acqua, sia per la gestione delle situazioni derivanti da grandi piogge. Valutare la presenza di condizioni favorevoli per impermeabilizzare bacini naturali o semi naturali al fine di aumentare la raccolta di acque piovane o derivanti dallo scioglimento di neve e ghiacciai significa realizzare l'obiettivo di aumentare la disponibilità di acqua sul territorio. La crisi climatica in atto impone una pianificazione seria, perché, come segnalato da Coldiretti, la mancanza di programmazione costa caro non solo al comparto agricolo ma anche a famiglie e imprese e, nel 2022, ha creato un danno da 7 miliardi di euro.»

L’Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, annunciando il voto favorevole del Governo, ha sottolineato che «gli anni a venire saranno caratterizzati da una maggiore situazione di siccità, con un aumento delle temperature e la redistribuzione della variazione stagionale delle piogge. Emerge quindi la necessità di trovare soluzioni per immagazzinare una parte dell'acqua da redistribuire nei momenti di bisogno. La questione non è di facile, né di immediata soluzione e si articola in varie fasi che collocano la Regione nel ruolo di cabina di regia. Bisogna partire da un ragionamento integrato e condiviso con tutti gli enti locali e, oltre a questo, bisogna definire dove collocare i bacini e come effettuare il trasporto dell'acqua. Una volta risolto questo aspetto, sarà possibile definire i costi e le risorse finanziarie da rendere disponibili. Il programma di realizzazione degli invasi, per essere efficace, deve dunque essere ben pensato, organizzato e pianificato con cura.»

Mozioni respinte

  • Avvio di una riflessione sulla richiesta di archiviazione dell'inchiesta Egomnia

È stata respinta, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 a favore (FI, Lega VdA, PlA, PCP), una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che voleva impegnare la prima Commissione consiliare ad avviare un esame e una riflessione urgente sulla richiesta di archiviazione dell'inchiesta Egomnia riguardante le elezioni regionali del 2018.

«Questa indagine ha avuto un impatto molto forte sulla politica e sulla comunità valdostana e ci è stato chiesto di non abbassare mai la guardia sui fenomeni di tipo mafioso - ha affermato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Nella richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero si afferma che "i componenti del locale mafioso hanno ripetutamente orientato lo svolgimento della competizione elettorale del 2018 orientando il consenso verso una pluralità di candidati nella logica dell'attesa di un ritorno in termini di utilità dagli eletti". Queste parole ci affidano un compito ancora più forte di lotta contro la mafia: ci viene detto che la 'ndrangheta è presente in Valle d'Aosta e ci viene riproposta con forza la questione morale nell'esercizio della politica. È quindi opportuno che il Consiglio esamini con attenzione i fatti che sono emersi dall'inchiesta e che documentano azioni di condizionamento del risultato elettorale, reperendo la documentazione essenziale dell'inchiesta e chiedendo la collaborazione dell'Osservatorio permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso. In questo senso accogliamo con favore anche la richiesta formulata dall'associazione Libera Valle d'Aosta e dalla Cgil Valle d'Aosta, componenti dell'Osservatorio appena istituito, per promuovere una presa di posizione da parte di questo organismo. Se non sono la prima Commissione e l'Osservatorio che possono affrontare questo enorme problema, dove possiamo parlare del fenomeno mafioso in Valle d'Aosta?»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha osservato che «la presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta non è un'opinione, ma un fatto evidente, come ripeto da molto tempo. Una presenza più o meno articolata fin dagli anni '70, che a inizio degli anni '90 ha anche avuto fatti di sangue clamorosi. Negli anni successivi sono state molte le indagini così come le interdittive antimafia che testimoniano la capacità di questa organizzazione di permeare un territorio. È essenziale che la politica così come la società civile tengano alta l'attenzione. La politica deve prendere le distanze e isolare questi fenomeni, in modo chiaro e senza titubanze. La prima Commissione non è lo strumento più idoneo per affrontare la questione: si è archiviata una vicenda giudiziaria, penale, che riguarda responsabilità personali. La politica interviene, invece, su questioni generali: fare analisi soltanto su di un aspetto rischia di produrre delle derive. Ecco perché mi asterrò, anche se si tratta di un argomento che deve rimanere nell'agenda politica di tutti noi, una priorità, perché tutti abbiamo delle responsabilità su questo aspetto e abbiamo il dovere di trovare gli strumenti più idonei per analizzare e fare le valutazioni.»

Mozioni ritirate

È stata ritirata dai proponenti una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, per l'utilizzo del logo turistico regionale sulle iniziative sostenute o patrocinate dal Consiglio Valle, a fronte della disponibilità dell'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, a proseguire la collaborazione con l'Ufficio di Presidenza su questa tematica.

I lavori riprendono domani, giovedì 17 novembre, alle ore 9.

 

SC-LT