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Comunicato n° 619 del 16 novembre 2022

Interpellanza su una nuova derivazione idroelettrica sulla Dora Baltea tra Pré-Saint-Didier e Morgex

 

Nella seduta consiliare del 16 novembre 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha portato all'attenzione dell'Aula il progetto presentato da CVA per una derivazione d'acqua a uso idroelettrico della Dora Baltea tra i comuni di Pré-Saint-Didier e Morgex.

«Il progetto - ha sottolineato la Consigliera Chiara Minelli - è attualmente all'esame di VIA e sono state presentate osservazioni da parte del Comune di Morgex, di varie associazioni sportive e ambientaliste, di Arpa e del Dipartimento programmazione risorse idriche del territorio, che evidenziano molteplici criticità. L'impianto avrebbe un impatto importante non solo sulla zona fluviale ma anche sui territori circostanti e, oltre a possibili alterazioni idrogeologiche, si evidenziano da parte del Comune di Morgex anche problemi legati al transito dei mezzi e al deposito dei materiali di risulta e delle terre di scavo vicino alle zone dedicate allo sport (pista ciclabile e percorso "bébé en marche"). Inoltre, è stata manifestata preoccupazione in quanto il massiccio prelievo di acqua svuoterebbe l'opera di presa per l'irrigazione delle aree verdi pubbliche, senza contare la preoccupazione delle società che operano nell'ambito degli sport fluviali che temono di non poter praticare in futuro le attività sportive. Attività che impiegano circa 70 collaboratori stagionali e richiamano 15 mila presenza turistiche annue. Chiediamo quindi al Governo se abbia condiviso con CVA questo progetto; come valuti le preoccupazioni espresse dal Comune di Morgex; quante siano le società che operano nel campo degli sport di acqua viva e quanti gli operatori del settore nella nostra regione; come intenda agire per sostenere gli sport di acqua viva attivi sul territorio.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha osservato che «da parte del Governo regionale non sono state fornite specifiche indicazioni nel merito: CVA Spa, pur essendo totalmente di proprietà pubblica, opera sul mercato quale soggetto di diritto privato e ha facoltà di valutare le iniziative imprenditoriali che ritiene più attinenti agli obiettivi che le sono stati affidati. Il progetto è stato sottoposto a verifica di Valutazione dell’impatto ambientale: verifica che si è conclusa con la necessità di sottoporlo alla Valutazione dell’impatto ambientale in capo all’Assessorato dell’ambiente. Ricordo che la VIA è proprio il momento di sintesi all’interno del quale confluiscono le osservazioni presentate dai vari soggetti - comprese le strutture e gli enti regionali che a vario titolo sono coinvolti nei procedimenti valutativi - e che possono mettere in luce le valutazioni sulla sostenibilità di un’iniziativa individuando le azioni correttive. Saranno quindi le risultanze del procedimento di VIA a indicare se l’iniziativa proposta sia attuabile, a quali condizioni e con quali limitazioni, in relazione ai vincoli presenti sul territorio determinati anche dalla pre-esistenza delle attività economiche e turistiche già attive sul territorio.»

Riguardo al tema del sostegno degli sport di acqua viva, l'Assessore Marzi ha evidenziato che «da tempo è stata intrapresa con la Federazione Rafting una collaborazione per coniugare gli interventi sulla Dora Baltea con le esigenze legate allo svolgimento delle attività delle discipline sportive di acqua. In particolare, abbiamo assicurato il coinvolgimento della Federazione nella predisposizione degli interventi puntuali, quali ad esempio quelli attinenti al progetto "Life Graymarble" che prevede interventi di rimozione di salti e ostacoli esistenti e realizzazioni di rampe di risalita per la fauna ittica. Otre a favorire la creazione di un habitat favorevole allo sviluppo delle specie ittiche autoctone, gli interventi consentono di recuperare un tratto di Dora potenzialmente idoneo alla pratica e alla promozione delle attività di valorizzazione sportiva e turistica del corso d’acqua, quali quelle del rafting e delle altre attività in acqua che contribuiscono a creare un significativo indotto e dalla nostra Dora permettono di godere di una prospettiva unica della nostra splendida Valle.»

L'Assessore al turismo e sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha completato la risposta in merito alle società che operano nel campo degli sport di acqua viva e agli addetti del settore: «Sono 5 le associazioni sportive dilettantistiche valdostane affiliate alla Firaft (Federazione italiana rafting), cui se ne aggiunge un'altra affiliata alla Federazione italiana canoa e kayak. Il rafting è di gran lunga l'attività sportiva prevalente con 4.500 tesserati alla Firaft cui si aggiungono un migliaio di persone che frequentano i centri rafting valdostani. Gli operatori di settore - collaboratori stagionali - sono tra i 60 e i 70. Le dimensioni dimostrano la rilevanza non solo sotto il profilo sportivo ma anche dal punto di vista dell'offerta turistica per gli amanti dell'outdoor: posso assicurare che l'Amministrazione regionale farà il possibile affinché il progetto di derivazione d'acqua in questione non determini ripercussioni negative sul regolare svolgimento degli sport d'acqua viva. Non sono previste misure di sostegno specifiche, ma accedono a condizioni di parità a previdenze e provvidenze regionali offerte dalla legge regionale n. 3/2004 che disciplina gli interventi a favore dello sport.»

La Consigliera Minelli ha replicato: «Fa specie che la Regione non faccia nessuna valutazione preliminare, nonostante si tratti di un progetto che ha notevoli implicazioni sul territorio, lasciando solo l'esame alla Valutazione di impatto ambientale. Sono passati tanti anni dalla prima presentazione della richiesta: il fatto che ci siano stati dei contenziosi, significa che fare un intervento di questo tipo pone problemi riguardo al contesto idrico regionale. La Dora è suddivisa in 16 corpi idrici: l'unico suo tratto non ancora derivato a scopo idroelettrico è proprio quello in questione. Un elemento che non si può sottovalutare. Nel territorio di Morgex ci sono già torrenti derivati a scopo idroelettrico e a valle c'è la riserva naturale del Marais di La Salle: l'impoverimento delle portate dei corpi idrici potrebbe aggravare le condizioni non solo delle acque superficiali ma incidere sulla falda e di conseguenza sulle sorgenti, tra cui quella delle terme di Pré-Saint-Didier. C'è poi il problema contingente del collettore fognario, con potenziali conseguenze di odori e criticità sanitarie. Ricordo, infine, che con la siccità di questa estate, l'unico tratto di fiume navigabile per il rafting a luglio e agosto è stato quello interessato dal progetto: sarà quindi importante che la Regione faccia una riflessione approfondita, anche sull'importanza turistica ed economica delle attività di acqua viva; riflessione che non va addebitata solo in capo alla VIA

 

SC