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Comunicato n° 616 del 16 novembre 2022

Dibattito sulle comunicazioni del Presidente della Regione

 

Dopo una sospensione dei lavori, il Consiglio è ripreso sulle comunicazioni del Presidente della Regione.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha spiegato le motivazioni della richiesta di sospensione: «Abbiamo chiesto alla Conferenza dei Capigruppo che venisse portata una discussione politica nel merito delle scelte che sono state fatte dalla maggioranza per fare chiarezza su quanto sta accadendo in quest'Aula. La risicata maggioranza ha ritenuto che non fosse opportuno: chiedo al Presidente Lavevaz, a fronte di tutto quello che è accaduto, a fronte delle scelte politiche non realizzate, se le sembra davvero serio che non si dica nulla all'interno di quest'Aula? Secondo noi, non è assolutamente serio.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha aggiunto: «Chiedo al Presidente se nel mandato affidato alla Bocconi per la riorganizzazione della macchina amministrativa, ci sia anche un capitolo per dirimere la crisi politica che sta subendo questa Regione. A fronte di quello che abbiamo letto, non è l'UV a tenere in ostaggio la maggioranza, sono gli alleati: sarebbe quindi opportuno fare chiarezza.»

«Mi chiedo con quale autorevolezza saremo rappresentati al Tavolo per le Autonomie istituito a livello nazionale di cui ha parlato il Presidente Lavevaz - ha affermato il Capogruppo di PlA, Marco Carrel -. Avremmo dovuto affrontare in questa Aula le questioni interne alla maggioranza perché è un aspetto rilevante di cui dobbiamo rendere conto ai nostri cittadini. Dobbiamo capire qual è il peso istituzionale con cui ci presentiamo a livello nazionale in questi Tavoli. Vista la situazione in cui siamo arrivati per responsabilità ormai chiare, noi dai banchi dell'unico gruppo autonomista di opposizione non possiamo che sottolineare come non si potrà che ripartire dal dialogo, ognuno con le proprie responsabilità e se questo non porta a nessun risultato allora resterà solo la strada delle elezioni per ridare dignità a questa Regione.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha osservato che «si ascolta e si legge di tutto e di più su televisioni e giornali, ma in quest'Aula, che è la sede deputata per discutere e attuare la nostra democrazia, non lo si fa. Le comunicazioni del Presidente della Regione dovrebbero essere il momento per fare alcune considerazioni. Il Presidente Bertin vuole mettere il bavaglio ai Consiglieri di opposizione, a fronte di una oggettiva difficoltà da un anno a questa parte. Stiamo vivendo una situazione paradossale: abbiamo ritirato le nostre iniziative ispettive perché il Governo ha detto che non c'erano le condizioni per poter fare delle valutazioni di prospettiva politica. Oggi, per poter mettere le opposizioni nelle condizioni di lavorare, sarebbe importante esprimerci su questo fatto: c'è un Governo, c'è la capacità di integrare la Giunta? Altrimenti continuiamo a dibattere sul nulla.»

Il Presidente Alberto Bertin ha replicato: «In Conferenza Capigruppo abbiamo convenuto che ci sarebbe stato l'intervento del Consigliere Manfrin per spiegare i motivi della sospensione dei lavori, ma che non si sarebbe aperta una discussione politica in deroga al Regolamento. Una discussione che è stata legittimamente richiesta dai gruppi di minoranza. Io a questo mi attengo: il mio compito è quello di far rispettare il Regolamento e le decisioni assunte. Il dibattito non può essere accettato, perché la decisione della Conferenza dei Capigruppo deve essere rispettata così come il Regolamento. Ci sono altri strumenti a disposizione, senza utilizzare in modo non regolamentare le comunicazioni del Presidente della Regione.»

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, dopo aver richiesto una sospensione per una riunione dei gruppi di opposizione, ha annunciato: «Vista l'impossibilità di esprimerci sulla situazione politica durante le comunicazioni, rinunciamo agli interventi e procederemo con un'iniziativa diversa nel corso dei lavori di questo Consiglio.»

Cordoglio per la morte di Pierantonio Genestrone

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha ricordato la figura di Pierantonio Genestrone evocando il «suo grande entusiasmo e la sua voglia di confrontarsi: non sempre le nostre idee coincidevano, ma Genestrone è stato un punto di riferimento non solo per il mondo dei commercianti, anche per le Istituzioni. Lui si vantava di essere un vero democristiano e lo diceva con orgoglio: aveva una capacità di dialogo, di compromesso e di ricerca della soluzione che dovrebbe ispirare tutti noi in questo momento così critico per la politica. È con tristezza che apprendiamo la sua morte e, a nome del gruppo dell'Union Valdôtaine, esprimo le nostre sentite condoglianze al figlio e a tutta la sua famiglia.»

«Pierantonio Genestrone era una figura eclettica, dotato di grande capacità di tessere e di intrattenere rapporti anche a livello nazionale che si sono rivelati un elemento essenziale per la gestione di tante problematiche - ha ricordato il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) -. Una persona disponibile che si è sempre messa a disposizione di tutti, capace di mediare e di trovare una sintesi anche nelle situazioni più complesse.»

Il Vicecapogruppo di Forza Italia, Mauro Baccega, ha parlato di «un professionista serio con il quale ho condiviso un lungo percorso: è stato un vero motore nel contesto dell'impresa e della Confcommercio e tanto ha lasciato alla nostra regione. Come Forza Italia ci uniamo al dolore per la sua scomparsa ed esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.»

 

SC-LT