Info Conseil

Comunicato n° 593 del 2 novembre 2022

Interpellanza sulla regolamentazione dell'utilizzo di sentieri e strade poderali

 

La regolamentazione di sentieri e strade poderali in Valle d'Aosta è stata nuovamente affrontata nella seduta consiliare del 2 novembre 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Ricordando che lo scorso 30 giugno è stato presentato lo "Studio sugli aspetti giuridici-normativi ed economici dei sentieri e delle strade poderali", il Consigliere Erik Lavy ha evidenziato: «Questo studio deve avanzare proposte per la salvaguardia degli interessi dei Presidenti dei Consorzi, dei Sindaci e di altri soggetti, compresi coloro che usufruiscono a scopo turistico di queste strade, ma ha un'impostazione troppo poco attenta ai Consorzi e agli amministratori locali. Il turismo naturalistico è un settore molto pubblicizzato dalla Regione che, tuttavia, non ha preso in debita considerazione le eventuali responsabilità dei proprietari dei terreni su cui si snodano gli itinerari. Chiediamo quali siano stati i risultati dei primi incontri del Tavolo tecnico; quali le problematiche emerse e quali le soluzioni per risolverle; quali sono le proposte normative e non avanzate dal gruppo di esperti

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha riferito che «le principali criticità emerse nel Tavolo tecnico, la cui composizione è stata integrata con la partecipazione dei rappresentanti dei Consorzi di miglioramento fondiario e del Direttore dell’Office du Tourisme, riguardano la necessità di arrivare ad un'unitarietà di azione su tutto il territorio, visti anche i diversi utilizzi di sentieri e strade poderali, caratterizzati da diverse tipologie di transito. Vi è poi l'impossibilità di intervenire sugli articoli del codice civile (2043 e 2051) e occorre quindi far leva su certe condizioni che possano favorire l’assunzione di responsabilità personale e individuale di chi percorre la viabilità. La Regione ha investito molto sullo sviluppo della mobilità elettrica e non si può non tenerne conto, anche in riferimento alle e-bike che hanno in pochissimo tempo rivoluzionato le possibilità di frequentare la montagna. Anche gli enti locali, ad esempio attraverso i bandi GAL o progetti europei, hanno messo in atto importanti azioni di promozione e segnalazione di percorsi pedonali e ciclabili. L’aspetto assicurativo deve essere approfondito sia sul lato del proprietario della sede viabile, sia sul lato di chi la percorre perché il punto critico da affrontare è proprio la responsabilità e la custodia dei sentieri e delle strade poderali.»

«Il Tavolo tecnico ha poi effettuato una serie di raccomandazioni - ha proseguito l'Assessore Sapinet -. Per tutelarsi dalla richiesta di risarcimento danni, il custode (qualora non l’avesse già) dovrebbe dotarsi di una forma di protezione assicurativa da responsabilità civile. Soprattutto per soggetti privati (proprietari dei fondi o i consorzi) possono esserci soluzioni preferibili alla stipula di assicurazioni individuali e, tenendo conto dell’importanza di sentieri e strade poderali per le attività turistiche, si potrebbe ipotizzare l'istituzione di un fondo di garanzia a tutela delle vittime su base regionali. Tra gli altri suggerimenti, rivestono particolare importanza la manutenzione di sentieri e strade poderali e della relativa segnaletica al fine di avere una rete sentieristica sicura e attrattiva e una comunicazione adeguata alle esigenze; il potenziamento della segnaletica a inizio percorso e l'adozione di una classificazione della difficoltà dei vari itinerari; il rafforzamento dell’azione di educazione dell’utenza alla montagna e dei cicloturisti a cui bisognerebbe dedicare un apposito codice di comportamento. Nei prossimi mesi il Tavolo si confronterà con i diversi portatori di interesse sulla base di queste raccomandazioni al fine di predisporre una adeguata proposta normativa. Certamente occorre intervenire su varie leggi regionali e occorre l'adozione la possibilità di far leva su certe condizioni che possano favorire l’assunzione di responsabilità personale e individuale di chi percorre la viabilità. Certamente cercheremo il coinvolgimento dei nostri parlamentari affinché la problematica, non certo soltanto nostra, ma condivisa da tante regioni, trovi anche un inquadramento nuovo in ambito normativo nazionale.

L'Assessore alle risorse naturali ha concluso evidenziando che «il Tavolo valuterà anche la stesura di parametri di definizione di una cosiddetta “polizza-tipo”, destinata ai componenti dei vari direttivi, che preveda non solo la responsabilità civile e la tutela legale, il costo della stessa verrà parzialmente coperto mediante finanziamento che verrà definito a breve nell’ambito delle modifiche alla delibera delle spese di gestione dei Consorzi. Sarà, infine, necessario aggiornare il censimento della rete delle viabilità poderali della regione e la configurazione del catasto sentieri su più livelli, quello ad uso turistico-escursionistico e quello ad uso agricolo e di viabilità rurale e di protezione civile. È un percorso necessario per giungere ad una sempre più proficua convivenza tra territorio e turismo.»

Il Consigliere Lavy ha replicato: «Spero che abbiate approfondito la questione della polizza che è alquanto delicata: non so quanto sia possibile da parte della Regione prendersi in carico oneri per una proprietà che non è la sua. Mi pare poi che la soluzione concreta delle problematiche evidenziate e note già da vario tempo sia ancora lontana. Dobbiamo cercare maggiore interazione con i nostri parlamentari a Roma affinché si possa arrivare in tempi accettabili alla risoluzione alla radice di questa situazione

I lavori sono sospesi. Riprendono domani alle ore 9.

LT