Info Conseil

Comunicato n° 592 del 2 novembre 2022

Interpellanza sul potenziamento dei sistemi irrigui

La crisi idrica è stata nuovamente al centro del dibattito consiliare nella seduta del 2 novembre 2022 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Luca Distort ha ricordato che «l'ondata di caldo di questa estate e le scarse precipitazioni hanno avuto pesanti ripercussioni, in particolare sul settore agricolo che è il primo per consumo d'acqua. Questo porta necessariamente a riflettere sulla necessità di introdurre in agricoltura delle pratiche che, da un lato aumentino la capacità di stoccaggio della risorsa idrica e, dall'altro, ne permettano una gestione migliore. Chiediamo quindi quali siano le strategie che il Governo intende adottare per potenziare ed efficientare i sistemi irrigui (stoccaggi, reti e tecnologie) e quali le azioni di indirizzo verso colture compatibili sia con la peculiarità dell'agricoltura valdostana che con le relative esigenze idriche. Infine, vorremmo capire come si intendano sfruttare le opportunità fornite dal Piano nazionale di ripresa resilienza.»

«In uno scenario di costante aumento delle temperature medie e di diminuzione di precipitazioni - ha risposto l'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet -, è necessaria l’adozione urgente di un quadro di misure di adattamento ai cambiamenti climatici ivi compresa una gestione attenta della risorsa idrica.  Quando parliamo di efficientamento dei sistemi irrigui dobbiamo prendere in considerazione diversi parametri e un complesso di variabili: per poter irrigare in maniera efficiente è importante decidere correttamente quando, come e quanto irrigare.»

L'Assessore ha quindi ricordato «il lavoro svolto all’interno del progetto Reservaqua, nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera, che ha consentito di raccogliere informazioni su 12 siti pilota per la rilevazione sperimentale dei consumi idrici. A breve saremo in possesso dell’elaborazione definitiva dei dati relativi al 2022, che ci permetteranno, a stretto contatto con i Consorzi di miglioramento fondiario, di fare le valutazioni opportune. A fianco di queste attività che ci devono fornire le indicazioni operative su come procedere per far fronte alle sfide che ci attenderanno, come Governo regionale abbiamo sempre cercato di fornire ai Consorzi gli strumenti, anche economici, per poter intervenire sulle infrastrutture irrigue. A febbraio 2021 la Giunta ha approvato le modalità di presentazione da parte dei Consorzi delle domande di aiuto per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria urgenti: uno strumento flessibile che consente ai Consorzi, in qualsiasi momento dell’anno, di presentare una domanda di contributo, con intensità di aiuto pari al 90%. Ad agosto 2022 sono state introdotte delle modifiche per fronteggiare l'emergenza irrigua e per contenere l'aumento dei prezzi dei materiali di costruzione, prevedendo tra gli interventi ammissibili a contributo, il rifacimento o la costruzione ex novo di piccole infrastrutture irrigue, alzando a 75mila euro l'importo massimo della spesa ammessa a contributo. Siamo consci che questo strumento consente la realizzazione solo di piccoli interventi di efficientamento, ma le risorse messe in campo sono comunque interessanti e annualmente i Consorzi potranno mantenere in efficienza le proprie infrastrutture e provvedere a piccoli interventi di completamento. Gli uffici dell’Assessorato stanno inoltre collaborando con gli altri Assessorati per l’adozione di una serie di misure per far fronte alla situazione di criticità idrica a livello regionale: per quanto riguardo il settore irriguo sarà necessario valutare in modo puntuale e rigoroso le esigenze idriche nelle procedure di riconoscimento dei cosiddetti "antichi diritti irrigui".»

In merito alle opportunità offerte dal PNRR, l'Assessore ha rimarcato «l'importanza di poter accedere alle risorse messe in campo dal Governo italiano e dall’Unione europea nell’ambito delle risorse idriche. Abbiamo visto come uno degli obiettivi fondanti è rendere più costante la disponibilità di acqua per l’irrigazione, aumentando la resilienza dell’agroecosistema ai cambiamenti climatici e alle ondate di siccità. Purtroppo la regia di questa misura è a livello nazionale e tocca ai Consorzi di miglioramento fondiario provvedere al caricamento degli interventi sui portali appositamente predisposti, ma sarà d'obbligo un supporto da parte dell'Assessorato. Una valutazione che stiamo facendo, di concerto con gli altri Assessorati interessati, è quello di costituire un fondo di rotazione per consentire ai Consorzi di sostenere le spese legate alla redazione delle progettazioni necessarie per poter sperare di attingere ai finanziamenti nazionali.»

Il Consigliere Distort ha replicato: «È importante avviare delle riflessioni sul modello di agricoltura che vogliamo, senza ovviamente stravolgere l'assetto degli investimenti che le aziende hanno fatto. Dal punto di vista dello svisceramento scientifico, in Valle d'Aosta non manchiamo di eccellenze - come l'Institut agricole régional o l'Ordine degli agronomi e dottori forestali - che possono dare indicazioni importanti. Secondo noi, è necessario che il Governo regionale sappia individuare modelli di agricoltura che, accanto al legame storico e ambientale con il territorio valdostano, sappiano essere sostenibili e indirizzare gli imprenditori di settore con opportuni strumenti di pianificazione e di incentivazione verso questi modelli. Modelli sostenibili non solo dal punto di vista ambientale, ma sostenibili della peculiarità regionale e della remunerazione. L'attività agricola non è solo un settore economico, è anche un'attività di presidio del territorio: lo sforzo che noi dedichiamo all'imprenditoria perché salga di livello è uno sforzo di investimento che va fatto nell'interesse dell'intera collettività.»

 

SC