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Comunicato n° 580 del 2 novembre 2022

Approvato il disegno di legge per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico

Contributi per portare a valle i rifiuti e le acque reflue dai rifugi e per la rimozione e l'installazione di bivacchi

 

L'Assemblea regionale, nella seduta del 2 novembre 2022, ha approvato all'unanimità il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di interventi per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico (modifiche alle leggi regionali n. 4/ 2004 e n. 18/2013).

Il testo di legge, presentato dalla Giunta regionale il 25 ottobre, è composto di cinque articoli volti, da una parte, a ripristinare i contributi, sospesi dal 2014, per portare a valle i rifiuti e le acque reflue dai rifugi e, dall'altra, a introdurre un sostegno economico per le spese di rimozione di bivacchi obsoleti e l'installazione di nuovi, sovvenzionando, in particolare, le spese di elitrasporto sostenute per queste attività, in considerazione dell’impatto economico che le stesse rivestono.

Il Consigliere relatore Corrado Jordan (AV - VdA Unie) ha osservato che «i contributi in conto capitale per l'insediamento o lo smantellamento di bivacchi sono concessi nell'ottica non solo di rendere sempre più sicura la pratica dell'alpinismo e dello scialpinismo in quota, ma anche di rimuovere strutture deteriorate e non più funzionali, preservando nel contempo l'integrità dell'ambiente alpino. Con il ripristino del contributo per il divallamento rifiuti e acque reflue, sospesi otto anni fa in un periodo di contrazione economica generale, risponde non solo ad un'esigenza di salvaguardia dell'ambiente montano, ma anche a forti sollecitazioni pervenute dagli operatori del settore, provati dal contesto pandemico e post-pandemico. Dopo oltre due anni di emergenza sanitaria da Covid-19, l'attuale contesto economico è caratterizzato da un incremento esponenziale dei costi dei servizi e delle forniture, cui si sommano le problematiche relative alla siccità: tutti questi fattori hanno avuto e hanno un grande impatto economico sulle attività dei rifugi, già di per sé gravose in relazione alla loro specificità. L'onere complessivo della legge ammonta a 120mila euro per il 2022, 70mila per il 2023 e 120mila euro a decorrere dal 2024.»

Il dibattito in Aula

Il Vicecapogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Stefano Aggravi, nell'annunciare il voto favorevole «perché si tratta di un provvedimento dal contenuto importante su di un tema che ci sta a cuore», ha tuttavia evidenziato «i tempi ristretti con cui è stato esaminato dalle Commissioni. Capiamo la necessità di mettere a terra questa legge nel più breve tempo possibile, ma mi chiedo: questa misura, vista anche la tempistica, non poteva arrivare prima? È una considerazione più generale che facciamo in una logica programmatoria: questa legge non è sicuramente un indicatore di buona programmazione.»

Anche per il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, «questo disegno di legge doveva arrivare prima. Oltre alle importanti risorse che ci vedono concordi destinate ai rifugi alpini, evidenzio, inoltre, che manca una mappatura dei bivacchi sui quali si può intervenire: invitiamo quindi l'Assessore ad agire in questo senso e a riferire su quali bivacchi interveniamo e con quale cronoprogramma, oltre che sugli effetti che avrà questa legge.»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha replicato che «la norma è stata predisposta in tempi molto brevi e vi era la necessità di un percorso urgente a causa delle scadenze compresse. I bivacchi sono strutture importanti per il nostro turismo montano e questa legge dà un messaggio di attenzione verso un comparto che oggi caratterizza la nostra vocazione di un turismo sostenibile e green. Questa norma recupera risorse destinate a capitoli dedicati e si riferisce a interventi effettuati nel 2022, ma contiamo che possa diventare un provvedimento finanziato anche negli anni successivi. Grazie all'emendamento proposto in Commissione, il termine per la presentazione delle domande è stato spostato al 5 dicembre. Accolgo il suggerimento di realizzare una programmazione sull'installazione di questi bivacchi: il confronto con questo mondo è costante, in particolare con le guide di alta montagna, ma visto che molti bivacchi sono l'esito anche di decisioni di privati, occorre una pianificazione d'intesa con gli interessati, la Regione e i Comuni, proprio per evitare che queste strutture possano diventare più un problema che una risorsa.»

SC