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Comunicato n° 527 del 6 ottobre 2022

Interpellanza sull'esternalizzazione del servizio di farmacia ospedaliera

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 6 ottobre è stato affrontato il tema dell'affidamento del servizio di logistica centralizzata dei presidi ospedalieri.

«L'avviso di affidamento ha come finalità l'esternalizzazione del servizio di farmacia, compreso quello dell'ospedale Parini - ha sottolineato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Dal bando emergono, però, una serie di criticità che mettono in discussione la bontà della scelta di affidare il servizio ad operatori esterni, confermando peraltro la tendenza crescente dell'USL di privatizzare ed esternalizzare servizi e prestazioni essenziali che, in passato, non sempre è sembrata economicamente vantaggiosa per la pubblica amministrazione. Inoltre, riteniamo che la farmacia interna avrebbe dovuto essere maggiormente coinvolta nella stesura del bando. Chiediamo quindi al Governo se siano state analizzate le potenziali criticità derivanti da questa scelta, prima tra tutte quella dell'esternalizzazione del servizio di farmacia ospedaliera, e se sia intenzione coinvolgere maggiormente la farmacia dell'ospedale nelle prossime fasi del bando; se sia stata fatta un'analisi costi benefici di questa operazione e con che risultati

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha precisato che «le criticità sollevate da questa iniziativa non trovano un riscontro concreto, dal momento che le attività oggetto di esternalizzazione riguardano la sola logistica di consegna e ritiro dei farmaci il cui governo resta in capo alla Struttura complessa Farmacia e i cui responsabili, come già anticipato nel corso della scorsa riunione del mese di giugno, saranno coinvolti nelle fasi successive del bando

Per quanto riguarda l'analisi dei costi-benefici per l'affidamento del servizio di logistica centralizzata per i presidi ospedalieri e le aree territoriali dell'AUSL, l'Assessore Barmasse ha evidenziato che «le principali criticità riscontrate riguardano la mancanza di spazio di stoccaggio dei magazzini in caso di emergenze pandemiche; la necessità di rafforzare le reti di distribuzione sia per l'ospedale che per il territorio attraverso l'impiego di un unico magazzino centralizzato; il conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione attraverso l'inserimento delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei Criteri ambientali minimi (CAM); la necessità di risposta in tempi rapidi con procedure di consegna e accatastamento flessibili alle diverse esigenze; la conformità degli spazi alla normativa antincendio e la loro destinazione anche per attività sanitarie.»

L'Assessore alla sanità ha poi indicato gli obiettivi da raggiungere con questa operazione: «La razionalizzazione delle scorte di magazzino centrale e di reparto consentirà un maggiore controllo e una conseguente diminuzione degli spazi fisici attualmente occupati che potranno essere diversamente impiegati; lo sgravio delle attività logistiche per il personale sanitario; maggiore tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti gestiti; attenzione al rispetto della norma sugli stoccaggi di materiali anche in previsione di una corretta applicazione della normativa antincendio; recupero degli spazi non più adibiti alle scorte. L'avviso lanciato dall'AUSL si propone di raggiungere anche una gestione integrata tra le attività logistiche migliorando la qualità del servizio offerto, definendo le responsabilità sui processi in maniera chiara, razionalizzando i costi di trasporto e di movimentazione e ottimizzando le attività dei sanitari (medici, infermieri, OSS, ecc.) che, sgravati dalla funzione di gestione dei materiali in reparto risulteranno esser disponibili per le sole attività assistenziali.»

«Questa spiegazione è troppo generica e non spegne i nostri dubbi sugli interrogativi che abbiamo posto - ha replicato il Capogruppo Manfrin -. L'esternalizzazione dei servizi viene fatta a discapito dell'utenza interna ed esterna. In passato, altre strutture pubbliche hanno fatto la scelta di esternalizzare il servizio di farmacia e poi sono dovute ritornare sui propri passi. Prima di prendere decisioni definitive, vi consigliamo vivamente di contattarle per capire i motivi del loro ripensamento. Insomma, il bando ci lascia molto perplessi e contiene degli elementi contrastanti che non ci fanno ben sperare per il futuro.»

LT