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Comunicato n° 518 del 6 ottobre 2022

Interrogazione sui fondi del Programma di sviluppo rurale 2023-2027

 

Nella seduta consiliare di mercoledì 5 ottobre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto per quali motivi i fondi del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2023-2027 destinati alla Valle d'Aosta siano inferiori rispetto alla programmazione precedente.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha risposto che «dal Quadro finanziario pluriennale emerge che, rispetto alle 9 annualità della programmazione 2014-2022, vi è un’effettiva riduzione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) complessivo allocato dall’Unione europea alle 5 annualità della programmazione 2023-2027. In termini relativi, però, non è stato compromesso il livello storico di assegnazione alla Valle d’Aosta, che resta pari allo 0,63% del riparto FEASR complessivamente destinato alle Regioni, come nella programmazione 2014-2022. Infatti, è stata introdotta una “safety net” a garanzia delle Regioni e Province autonome che, in applicazione dei nuovi criteri, assorbono una quota di risorse FEASR 2023-27 inferiore al 2%: nel caso della Valle d’Aosta questa "rete di sicurezza" ha assegnato una quota aggiuntiva alla nostra Regione proprio al fine di riuscire a garantire la percentuale storica dello 0,63%. Pertanto, alla nostra Regione sono stati assegnati 91.845.515 euro così suddivisi: 37.381.124 euro di quota FEASR; 38.125.074 euro di quota Stato; 16.339.317 di quota Regione. In sintesi, la quota FEASR a favore della Valle d'Aosta risulta sostanzialmente inalterata (se non di poco superiore).»

«Tuttavia - ha proseguito l'Assessore - occorre valutare le dotazioni complessive nel complesso meccanismo di uscita dei bandi e del tempo necessario per completare la programmazione. Infatti i 45 milioni di euro di proroga concessi per le annualità 2021-2022 sono stati spesi solo in parte nel periodo di competenza e in parte verranno spesi e si completeranno le azioni previste dai bandi nel 2023 e 2024. Possiamo quindi ritenere che anche la programmazione del prossimo quinquennio sarà in linea con quanto garantito finora alle nostre aziende agricole. Teniamo inoltre conto che, certamente in un contesto di profonda crisi, i sostegni messi in atto dal Governo e dal Consiglio regionale prima con l’emergenza Covid e ora con il conflitto in Ucraina e il caro materie prime hanno permesso un’importante integrazione agli investimenti e ai sostegni per le aziende.»

Il Consigliere Dino Planaz, nella replica, si è detto «preoccupato, perché ci ritroviamo con meno risorse da spendere per il periodo 2023-2027. Da una piccola indagine che ho fatto, è emerso che alcune Regioni si sono viste assegnare maggiori fondi, come ad esempio l'Emilia-Romagna, che oggi si trova ad avere 132 milioni di euro in più rispetto al periodo precedente. Evidenzio poi che alcune Regioni hanno già approvato l'intera programmazione mentre noi non abbiamo visto nulla, nemmeno le linee guida. Visto che si tratta di un periodo particolarmente difficile, che dovrebbe coinvolgere tutti per dare maggiore forza a queste misure, sarebbe importante condividere anche con la Commissione e il Consiglio la programmazione futura.»

 

SC