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Comunicato n° 424 del 14 luglio 2022

Interpellanze sulla regolamentazione delle piste per biker

 

Si è parlato di regolamentazione degli itinerari freeride per biker con due interpellanze, discusse congiuntamente, presentate una dal gruppo Pour l'Autonomie e l'altra dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 13 luglio 2022.

«Quest'anno i biker dovranno fare a meno del tratto di pista Pila-Les Fleurs - ha ricordato il Capogruppo di PlA, Marco Carrel -. A differenza di quanto avviene per le piste da sci, ad oggi manca la normativa riguardante le piste di bicicletta a tutela anche dei proprietari dalle responsabilità penali. Chiediamo quindi se il Governo abbia l'intenzione di lavorare a una legge specifica per sgravare i proprietari e i gestori dalle responsabilità e quali siano i tempi di discussione in Commissione consiliare. Il settore delle bici è in grande sviluppo e la Valle d'Aosta offre molte opportunità: dovremo pensare a investire e lavorare seriamente su questo comparto.»

Il Consigliere Dennis Brunod (Lega VdA) ha aggiunto: «Il successo sempre più crescente del settore bici ha portato le società di impianti a fune a fare investimenti crescenti e i percorsi presenti sul nostro territorio hanno una rilevanza turistica importante, come la famosa pista che collega Pila Bikeland con Aosta. Vorremmo quindi sapere se il Governo abbia l'intenzione di affrontare la questione in tempi stretti per evitare il ripetersi di situazioni simili a quella che è successa con la chiusura del tratto di Les Fleurs e che limitano lo sviluppo e la promozione turistica del nostro territorio.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha riferito che «il tavolo tecnico costituito a febbraio scorso sta analizzando le problematiche relative alla responsabilità, alla transitabilità, alla classificazione e alla promozione della rete sentieristica, poderale e della viabilità minore anche in relazione alla crescente domanda di fruizione da parte dei biker. L’obiettivo del lavoro del tavolo è l’individuazione di azioni e misure che possano garantire la piena fruizione di queste infrastrutture, assicurando allo stesso tempo ai vari soggetti coinvolti di poter gestire le proprie responsabilità con la dovuta serenità. Certamente l’analogia con le piste da sci in alcuni casi può essere utile, ma in estate il panorama delle attività è ampio - dai percorsi escursionistici, alle piste ciclabili o a quelle di downhill - così come sono ampi la tipologia dei frequentatori e la possibilità di riservare la pista ad un solo utilizzo (ad esempio come col downhill) o a utilizzo promiscuo (pedonale, agricolo, di servizio).»

Ha quindi ricordato che «è stato affidato al Centro transfrontaliero del turismo e l’economia di montagna dell’UniVdA l’incarico per la redazione di uno studio sugli aspetti giuridico-economici relativi ai sentieri e alle strade poderali. Un analogo e più specifico studio, rivolto alle piste ciclabili, è in fase di ultimazione da parte del Dipartimento trasporti. Lo studio dell'Università, consegnato alcuni mesi fa, è un punto di partenza: nei prossimi mesi, il tavolo tecnico si confronterà con i diversi portatori di interesse coinvolti - enti locali, consorzi di miglioramento, associazioni e categorie professionali e proprietari di terreni - per predisporre un'adeguata normativa sulla tematica della responsabilità sulla viabilità minore. Non è al momento possibile definire delle tempistiche, certamente il tavolo cercherà di prospettare soluzioni più concrete per le prossime stagioni, procedendo con alcune importanti novità: l’adeguamento del geonavigatore, una campagna informativa più efficace sulla tematica, un censimento della viabilità rurale utile ai fini escursionistici e turistici, la valutazione dell’aspetto assicurativo anche con riferimento al fondo di garanzia. Sarà mio compito tenere aggiornata le Commissione competenti e l’intero Consiglio.»

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, si è soffermato sulla situazione del tratto Pila-Peroulaz: «Ci siamo confrontati con i gestori degli impianti di risalita. In questo caso la situazione è differente rispetto alla questione della percorribilità delle strade poderali, in quanto si parla di accordo tra privati per un percorso per le bici realizzato ad hoc, infatti il tratto da Pila a Peroulaz non coincide né con la rete sentieristica, né con una strada poderale esistente. Si tratta quindi di una questione contrattuale tra privati per un percorso di diretta gestione della Pila Spa. Certo, anche la situazione che si è venuta a creare a Pila è un aspetto che impone un ragionamento importante rispetto alla problematica complessiva e sarà oggetto di approfondimento specifico nell’ambito del tavolo tecnico di lavoro, anche nella direzione di risolvere un problema che rallenta la possibilità di entrare a pieno titolo nella promozione di alcuni tratti di sentiero e strade di percorsi, fin tanto che non è chiarata la questione delle responsabilità. Condivido l’importanza dell’aspetto turistico legata a questa attività sportiva e per questo motivo sono in contatto sia con la società Pila che con i colleghi che si occupano di dirimere questa problematica trovare una soluzione condivisa, ma soprattutto risolutiva.»

Il Consigliere Carrel ha auspicato «maggiore energia nell'affrontare la questione. Vanno bene il tavolo e lo studio, ma dobbiamo darci dei tempi: è questo l'aspetto principale sul quale dobbiamo lavorare, altrimenti la Valle d'Aosta rimane indietro rispetto ad un settore che è già in pieno sviluppo. Chiedo al Governo di avere un'attenzione particolare a questo tema, perché per fare promozione dobbiamo avere un pacchetto da vendere.»

Il Consigliere Brunod ha concordato sull'importanza «di dare dei segnali forti e in fretta, anche per rimanere al passo di altre regioni. In Valle ci sono molte località che hanno puntato su questo settore: il problema di Pila, domani potrebbe ripetersi altrove, va quindi affrontato e con una certa celerità. Abbiamo una rete sentieristica con oltre 1000 km di sterrati che viene anche promossa sul sito internet della Regione: è importante dare un segnale concreto ad una disciplina in grado di generare un significativo indotto per il turismo.»

 

SC