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Comunicato n° 413 del 13 luglio 2022

Approvate le modifiche alle disposizioni in materia di Commissioni locali valanghe

 

Nella seduta del 13 luglio 2022, il Consiglio ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica le disposizioni in materia di Commissioni locali valanghe (legge regionale n. 29/2010).

Il disegno di legge, presentato dalla Giunta il 1° giugno, si compone di nove articoli. Come specificato dal Consigliere Roberto Rosaire (UV) relatore insieme al Consigliere Paolo Cretier (FP-PD), «il provvedimento rende più attuale e più consona alla direttiva valanghe nazionale la legge regionale 29 del 2010, che era nata per disciplinare le funzioni in tema di protezione civile e sussidiarietà del sistema autonomie Valle d’Aosta

Il Consigliere ha inoltre evidenziato che «il percorso di predisposizione e di esame del testo ha coinvolto tutti i soggetti interessati dalla tematica: un percorso sicuramente lungo ma che ha portato soprattutto alla volontà di aprire un tavolo di lavoro dedicato alle ulteriori osservazioni portate in commissione da Celva e Guide Alpine. Un iter di lavoro corale necessario anche in relazione ai cambiamenti climatici in corso che sempre di più affliggono il nostro territorio.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha sottolineato che «il disegno di legge è essenzialmente migliorativo rispetto a quello precedente, che aveva ormai 12 anni. La norma interviene in un territorio fragile, come quello della Valle d'Aosta, caratterizzato da eventi imprevedibili che richiede un'attenta gestione perché la montagna spietata, imprevedibile, non perdona, come è stato il caso della Marmolada. Con questa legge sono state fatte delle scelte supportate da dati tecnici, rilievi, osservazioni, studi e analisi approfondite sul tema. Il tutto sostenuto dall'esperienza di chi vive e conosce la montagna

Il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian (AV-VdAU), ha evidenziato «il plauso ricevuto dagli attori auditi per la costruzione della nuova legge, che così come quella del 2010 è stata fatta in concerto con i diretti interessati. Pensiamo che questo sia il modo migliore di procedere. Per quanto riguarda i contenuti, le modifiche attuate sono state valutate positivamente dagli attori della montagna e dagli enti locali che sono i diretti interessati dalla materia. Sono stati recepiti tutti gli elementi importanti da loro suggeriti che hanno consentito di riscrivere e attualizzare le regole del gioco

L'Assessore al territorio, Carlo Marzi, ha replicato che «è stato chiaramente evidenziato che con questo disegno di legge interveniamo su di un dispositivo legislativo del 2010: il fatto che la Regione avesse già una legge che permetteva di gestire il rischio valanghivo, ci ha permesso di essere chiamati come realtà pioniera e di buona pratica nella redazione delle direttive nazionali messe in campo nel 2019. La nuova legge permette di meglio evidenziare il concetto di mitigazione del rischio valanghivo evidenziandone i necessari aspetti predittivi che partono dai monitoraggi e dagli studi per arrivare alle migliori pratiche amministrative possibili in capo ai Comuni con l'ausilio delle 16 Commissioni locali valanghe. La media dei comuni valdostani che si trovano a gestire il rischio valanghivo è di 44 comuni su 74. È fondamentale anche nella gestione di questo tipo di rischio la capacità di fare sistema tra tutte le parti coinvolte, dagli uffici regionali ai Comuni passando per le Guide Alpine Valdostane fino ai comprensori sciistici.»

È stato ritirato un ordine del giorno presentato dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Pour l'Autonomie e illustrato dal Consigliere Luca Distort, che chiedeva di approfondire la possibilità di istituire, parallelamente alle Commissioni locali valanghe e, a rafforzamento dell'attività della Fondazione di Montagna sicura, l'attività di commissioni che si innestino in un complessivo processo di riforma della gestione delle emergenze idrogeologiche, anche in termine di gestioni di notizie, a sostegno delle strutture comunali. Il testo è stato ritirato a seguito dell'impegno del Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian, a calendarizzare per settembre una riunione monotematica della Commissione con i responsabili di Fondazione Montagna sicura per fare una fotografia aggiornata della situazione.

 

SC-LT