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Comunicato n° 352 del 9 giugno 2022

Interpellanza sulla mancata concretizzazione in impegni di spesa di alcuni interventi previsionali

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 9 giugno 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto chiarimenti in merito alla mancata concretizzazione in impegni di spesa di alcune previsioni definitive contenute nel Rendiconto 2021 della Regione.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, sottolineando che l'avanzo dell'esercizio 2021 è di circa 113 milioni di euro, ha evidenziato che, per l'esercizio 2021, alcune Missioni del Rendiconto presentano un rapporto tra "impegni" e "previsioni definitive" inferiore al 30%: politiche giovanili, sport e tempo libero; assetto del territorio ed edilizia abitativa; energia e diversificazione delle fonti energetiche. Ha quindi voluto sapere quali siano stati i principali interventi previsionali che non si sono concretizzati in impegno; quali le motivazioni che hanno determinato la mancata concretizzazione; se è necessario rivedere la pianificazione di interventi o di riallocazione di risorse con riferimento agli ambiti non impegnati al 31 dicembre 2021. Per il Consigliere, l'avanzo di amministrazione non deve essere visto come un obiettivo raggiunto, anche se può essere reinvestito: se si è previsto di fare delle spese che non sono state fatte, è importante capire il perché anche in considerazione delle scelte future.

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha premesso che nel prospetto del Rendiconto la voce "impegnato" prende in considerazione solo gli impegni perfezionati sull’esercizio 2021 e non anche gli impegni che sono stati spostati agli anni successivi: il dato puro, pertanto, così analizzato, non rappresenta un indice della capacità (o incapacità) di spesa; anzi, prendendo in considerazione anche i differimenti, il rapporto di utilizzo delle risorse è decisamente migliore. Le percentuali di utilizzo delle Missioni richieste, alla luce di questa analisi si elevano considerevolmente: politiche giovanili, sport e tempo libero si sale dal 26% al 94%; assetto del territorio ed edilizia abitativa si passa dal 18% al 59%; energia e diversificazione delle fonti energetiche dal 28% all’85%.

Secondo l'Assessore, tale situazione, nel 2021, ha assunto un carattere particolare in riferimento ai fondi messi a disposizione da parte dello Stato: in questo caso, come è noto, le economie di stanziamento fanno riferimento a fondi che sono stati concessi con vincolo e vengono, anche per la parte non impegnata, riproposti all’anno successivo. Lo scostamento connesso alle tempistiche di realizzazione dei lavori, comunque in corso, è stato condizionato dalla situazione pandemica e dalla necessità di approvare alcune varianti conseguenti all’anomalo andamento della situazione del mercato dei lavori pubblici a livello globale. Una situazione, ha aggiunto Marzi, che ha portato ad esplosioni dei prezzi e difficoltà e ritardi nel reperimento dei materiali, tema trattato più volte in Aula e al quale l'Assessorato sta dando risposte da giugno dello scorso anno attraverso valutazioni, aggiornamenti dell’elenco prezzi e possibilità di deroga per agevolare i professionisti e le imprese del settore edile.

È utile, ha concluso, connotare la differenza tra dati impegnati rispetto allo stanziamento non soltanto secondo le Missioni dello schema di bilancio armonizzato, ma è altrettanto utile connotare la stessa differenza tra impegno e impegno-differito, anche secondo uno schema più politico prendendo in considerazione le spese assegnate agli Assessorati che vedono passare la percentuale degli stanziamenti sui semplici impegni (75.58%) ad una percentuale più elevata (90.86%), nel caso in cui vengano presi in considerazione gli stanziamenti rispetto all’impegnato-differito.

Il Vicecapogruppo Aggravi, nella replica, pur apprezzando la rappresentazione più puntale fatta dei dati, ha puntualizzato che considerare come comunque spese, seppur nei prossimi anni, molte di queste risorse è riduttivo e non si può certo essere soddisfatti per un bicchiere mezzo pieno. Un minimo di valutazione sulla validità della programmazione va fatta: bisogna capire perché la spesa non sia stata impegnata nell'anno di riferimento, bensì "rimandata". Per Aggravi, se i soldi non li ho spesi oggi, un motivo c'è: una spesa efficiente è quella che ho speso quando ho previsto di spenderla, in caso contrario ho sicuramente sbagliato qualcosa.

 

SC