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Comunicato n° 346 dell'8 giugno 2022

Interpellanza sul servizio sostitutivo di mensa per i dipendenti della Regione

 

Il rinnovo del contratto riguardante il servizio sostitutivo di mensa per i dipendenti dell'Amministrazione regionale è stato affrontato con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare dell'8 giugno 2022.

La Consigliera Chiara Minelli, ricordando che il servizio è rivolto a circa 6000 dipendenti mediante l'utilizzo di buoni pasto elettronici, ha segnalato un esponenziale aumento delle commissioni a carico degli esercenti commerciali: il problema, ha specificato la Consigliera, è di carattere nazionale ma in Valle d'Aosta coincide con il rinnovo del contratto e risulta particolarmente preoccupante in quanto è previsto un sostanziale raddoppio delle commissioni (da 8,50% a quasi 16%), il che significa che a fronte di un buono nominale di 6,50 euro agli esercenti andrebbero, con lo scorporo dell'IVA, meno di 5 euro netti, una cifra esigua e quasi impossibile per la fornitura di un piatto di qualità. Una situazione, ha proseguito Minelli, che creerà disagi anche perché gli esercenti stanno cominciando a chiedere un contributo aggiuntivo ai clienti per continuare a erogare il servizio con gli stessi standard del passato; inoltre, nelle valli laterali, le entrate di molti esercizi nei giorni feriali sono limitate al solo servizio mensa fornito ai dipendenti pubblici. La Consigliera ha quindi chiesto se sia intenzione del Governo prevedere una revisione delle condizioni di affido e se condivida la necessità di una riforma complessiva del sistema, diminuendo le gravose commissioni o aumentando il valore del buono e definendo tempi più rapidi e certi per il pagamento dei rimborsi.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha premesso che il Codice dei contratti pubblici prevede che l'affido dei servizi sostitutivi di mensa avvenga con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. La Regione, tramite la Centrale unica di committenza, ha dato ampio spazio alla valutazione tecnica, assegnando 82 punti, mentre 18 sono stati previsti per la valutazione economica: la gara è conclusa e, nel breve, l'Amministrazione siglerà il contratto con la società aggiudicataria che, in sede di gara, ha offerto, rispetto al numero minimo previsto, 70 convenzioni in più con i locali presenti sul territorio regionale, nel rispetto della suddivisione territoriale richiesta.

Il Presidente Lavevaz ha osservato che risulta difficile modificare le condizioni di affido in fase di sottoscrizione del contratto, ma ha considerato possibile una revisione del sistema che, tuttavia, comporta dei tempi che non sono compatibili con questa gara ma che potrà essere fatta nel prossimo affidamento.

La Consigliera Minelli, nella replica, ha evidenziato che riguardo alle convenzioni, ci sono delle criticità perché a fronte dell'aumento esponenziale delle commissioni, molti esercizi stanno facendo marcia indietro. Se non c'è una copertura adeguata nelle varie zone, si rischia che il servizio rimanga scoperto, non tanto nella città di Aosta, ma soprattutto nelle vallate. Il sistema, secondo la Consigliera, rischia di entrare in crisi, perché risulta vantaggioso per l'Amministrazione ma non per gli esercenti che forniscono il servizio e che sono pesantemente penalizzati. Per la Consigliera, è necessario fare una riflessione sull'intero sistema avendo un occhio di attenzione per una categoria, quella degli esercizi pubblici, che sta facendo molta fatica, anche a causa dei due anni di pandemia e alla quale la Regione è già venuta incontro con aiuti. Ha suggerito di fare un approfondimento in sede di Commissione consiliare competente.

 

SC