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Comunicato n° 320 del 26 maggio 2022

Interpellanza sul settore degli appartamenti privati locati ad uso turistico

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 26 maggio 2022, il gruppo Forza Italia ha chiesto chiarimenti sulle strategie poste in atto dal Governo regionale e su quelle future per promuovere gli appartamenti privati locati ad uso turistico.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis, rilevando l'importanza di queste locazioni per l'ospitalità valdostana, ha anche voluto sapere se, a fronte della mancata concessione di ristori e riduzione della tassazione a seguito della pandemia, si intenda sostenere questo settore che crea importanti ricadute economiche sul comparto commerciale e dei servizi. Il Consigliere ha richiamato l'ordine del giorno collegato al bilancio, approvato dal Consiglio, in merito alla riqualificazione del patrimonio edilizio valdostano, anche in un'ottica di valorizzazione promozionale e turistica degli immobili.

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, nella risposta, ha voluto fare alcune precisazioni in merito al testo del disegno di legge in materia di locazioni per finalità turistiche e alla bozza di delibera applicativa: il testo non prevede alcuna imposta a carico dei proprietari/locatori di alloggi ad uso turistico, mentre si limita a introdurre, come è giusto che sia per ragioni di equità, l’applicazione dell’imposta di soggiorno anche per i turisti ospitati in questi alloggi che, potenzialmente, possono usufruire dei servizi turistici resi dai Comuni. Nessuno, ha aggiunto, disconosce il ruolo e l’importanza economico-sociale che il fenomeno della locazione per finalità turistiche ha per la Valle d’Aosta, ma la lacuna fondamentale risiede nel fatto che di tale fenomeno in Valle d’Aosta non si ha alcuna contezza: non si sa ancora quanti siano gli alloggi oggetto di locazione turistica, quanti siano i posti letto a disposizione, il numero di arrivi e presenze, i luoghi di provenienza e i motivi del soggiorno.

La locazione per finalità turistiche è un’attività economica connotata da elevata eterogeneità: per l'Assessore, quindi, il primo passo da compiere per implementare politiche di valorizzazione e promozione risiede nell’approvazione del disegno di legge che ha, tra i propri scopi fondamentali, proprio quello di consentire il censimento di tale forma di offerta turistico-ricettiva. Ha sottolineato che lo stesso disegno di legge consente, su richiesta degli interessati, la pubblicazione sul portale turistico regionale, in capo all'Office régional du tourisme, delle informazioni aggiornate riguardanti gli alloggi ad uso turistico, al pari di qualsiasi altra tipologia di attività turistico-ricettiva. L'Assessore ha anche evidenziato che la Regione ha sempre dato ampia pubblicità sull'offerta turistico-ricettiva (prima in forma cartacea ora sul sito internet della Regione), compresi gli alloggi ad uso turistico, proprio perché riconosce all’offerta ricettiva una valenza di carattere generale, non solo economica ma anche sociale e culturale.

In merito alla mancata concessione di ristori a seguito della pandemia, l'Assessore Guichardaz ha precisato che non essendo identificabile il “privato proprietario di appartamenti che vengono locati ad uso turistico” viene meno il presupposto di qualunque forma di aiuto. L'Assessore ha quindi osservato che gli appartamenti locati a turisti in forma privata, restando ricompresi nella categoria degli immobili a destinazione residenziale, hanno sempre potuto beneficiare di misure di aiuto sia statali sia regionali legate alla destinazione residenziale (mutui seconde case, superbonus 110%, efficientamento energetico) che, al contrario, escludono dai benefici le strutture ricettive propriamente dette.

Il Consigliere Pierluigi Marquis, nella replica, ha preso atto che non c'è nessuna strategia in atto e che il tutto viene demandato a dopo l’eventuale istituzione della tassa di soggiorno. Il Consigliere non ha condiviso l'analisi dell'Assessore, osservando che per sapere quanti alloggi vengono locati non c’è bisogno della tassa di soggiorno. Se si vuole, ha detto, si può sapere quanti e quali appartamenti sono messi a disposizione per le locazioni (affitto breve fino a 30 giorni e affitto transitorio da 30 giorni a 18 mesi) interagendo con le altre istituzioni dello Stato (ad esempio l'Agenzia delle entrate); questo sarebbe un primo passo per avere conoscenza dello stock di alloggi. Il Consigliere ha poi rilevato che l’istituzione della tassa di soggiorno diventerebbe un grande appesantimento burocratico per i proprietari di alloggi, che non sono degli imprenditori. Il settore, ha concluso, va aiutato e in linea di principio occorre sostenere chi fa qualcosa per sviluppare la Valle, mettendolo nella condizione di poter operare al meglio.

 

SC