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Comunicato n° 309 del 25 maggio 2022

Approvato il rendiconto generale della Regione del 2021

 

Con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, FI, PCP), il Consiglio Valle ha approvato, nella seduta del 25 maggio 2022, il rendiconto generale della Regione dell'esercizio finanziario 2021.

Il documento di bilancio, illustrato in Aula dal Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), presenta un risultato di amministrazione di circa 326 milioni di euro, che al netto delle quote vincolate e accantonate per legge definisce un avanzo disponibile di circa 113 milioni di euro che potranno essere utilizzati con la legge di assestamento solo per il finanziamento di spese di investimento. Il Consigliere ha ricordato che, nel corso dell'esercizio 2021, sono state approvate diverse leggi di variazione con lo scopo di contrastare gli effetti negativi della pandemia da Covid-19, destinando complessivamente 162 milioni di euro.

Il dibattito in Aula

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, si è focalizzato sui due aspetti più rilevanti: la programmazione dell'Amministrazione e la sua efficienza, evidenziando che un avanzo di bilancio non è mai completamente positivo perché indica che non si è riusciti a portare a termine quello che è stato programmato e che, in questi casi, va ripensata la programmazione. Uno degli aspetti di maggiore preoccupazione, ha aggiunto, deriva dal fatto che non si tratta solo di difficoltà programmatorie dal lato politico: quello che manca è un'elasticità di azione che la stessa macchina non riesce più a generare e le voci che, tutti gli anni, portano un avanzo non si stanno programmando bene. Per Aggravi, dall'analisi dell'incidenza degli impegni rispetto alle previsioni definitive, emerge che il 68,6% delle volte è avvenuta la trasformazione della previsione in impegno e, quindi in spesa, il che rivela un elemento di inefficienza rispetto ad un utilizzo pieno delle risorse. Bisogna comprendere i motivi alla base di questa situazione, ha detto: se ci sono elementi di cronicità o situazioni straordinarie in modo da poter adottare i correttivi necessari. Ha infine ricordato che la programmazione è buona se viene adottata per tempo e se prende delle scelte che sono libere da condizionamenti provenienti, ad esempio, dall'Unione europea o dal PNRR. È necessario ripensare alla programmazione perché gli effetti della pandemia, della guerra, dell'inflazione devono portare a considerazioni molto più incisive. Per Aggravi, l'obiettivo a cui tendere è la diminuzione del carico fiscale nei confronti di cittadini e imprese che è imprescindibile dalla volontà politica e dai numeri che la maggioranza ha a disposizione per realizzarlo.

Per il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, il documento evidenzia, sotto il profilo politico, un approccio troppo poco programmatorio che non garantisce il soddisfacimento dei bisogni dei valdostani. Per uscire da questa situazione di difficoltà, ha osservato, serve una strategia complessiva di gestione del bilancio e di modus operandi, mentre il documento evidenzia il deterioramento della capacità politica amministrativa della Regione: la continua rimodulazione delle iniziative si scontra con le basi della programmazione, il cui fine è invece quello di ottimizzare la gestione delle risorse. In quest'ottica, il disavanzo significa soldi non impegnati (573 milioni) e non spesi che, quindi, non sono stati messi in circolazione. Il Capogruppo Marquis ha poi chiesto per quale motivo, nonostante l’avanzo di bilancio, si continui a mettere le mani nelle tasche dei valdostani anziché realizzare interventi di supporto e di sgravio in questo momento di particolare difficoltà. Per il Consigliere, il documento evidenzia che la macchina regionale non è in grado di gestire le risorse a disposizione: bisognerebbe allora ridurle attraverso l'abbassamento delle tasse ai cittadini. La gestione delle risorse con le modalità attuali, ha aggiunto, potrebbe avere un effetto negativo sull'autonomia finanziaria della Regione ed è necessario dimostrare al Governo centrale l'abilità a spendere le risorse assegnate.

Per la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, se il rendiconto è il documento contabile che definisce i risultati della gestione finanziaria, economica e patrimoniale nell'anno e dall'analisi di questi dati si può evincere come ha lavorato l'amministrazione, la rappresentazione che ne esce non è sicuramente positiva e i cittadini possono appurarlo nel vivere quotidiano, vedendo se i servizi funzionano, se le opere tanto attese prendono forma o se la pressione fiscale diminuisce. Ha quindi evidenziato che il rapporto tra impegni e stanziamenti definitivi di bilancio è del 76,02% - dato in crescita rispetto all’anno precedente in cui aveva fatto registrare il 74,24% -, ma dato falsato dagli oltre 565 milioni relativi al rimborso del prestito obbligazionario CVA: questo dato dimostra che l'attività effettivamente svolta dall'Amministrazione è peggiorata soprattutto rispetto a quattro missioni che sono sotto il 40%: assetto del territorio ed edilizia abitativa, politiche giovanili, energia e politiche del lavoro. Altro dato interessante da analizzare, ha aggiunto, è l'avanzo vincolato che ricomprende le quote attinenti a finanziamenti dello Stato, dell'Unione europea e di altri fondi riferiti a cofinanziamenti: anche in questo caso è piuttosto evidente che vi sono molti fondi, ma l'Amministrazione ne spende pochi. Infine, Erika Guichardaz ha osservato che dall'analisi del fondo pluriennale vincolato che era di 168 milioni di euro nel 2019, 214 nel 2020 e 329 nel 2021 - dato che misura il tempo tra impegno e realizzazione della spesa - si può dire che la capacità di programmare correttamente e realizzare investimenti è notevolmente diminuita. Per la Consigliera non c'è molto da rallegrarsi dei 113 milioni di avanzo, ma piuttosto rimboccarsi le maniche e smetterla di fare proclami, ma iniziare a dare delle risposte alle persone: capisco, ha aggiunto, che l'instabilità politica, collegata ad una mancanza di visione programmatica che ormai denunciamo da oltre un anno, non rendano questo lavoro facile.

In replica, l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha evidenziato che l'obiettivo di un amministratore non deve essere quello di dare connotazioni positive o negative di un avanzo disponibile da oltre 113 milioni di euro, quanto piuttosto connotare le condizioni che lo hanno generato e le eventuali scelte legate al suo utilizzo. L’esercizio 2021 è stato caratterizzato da due assestamenti di bilancio che hanno consentito di ridistribuire le risorse secondo le necessità emergenti: il primo assestamento (138 milioni di euro)  è stato incentrato nelle misure per l’emergenza Covid e nelle proroghe delle sospensioni dei pagamenti delle rate delle quote capitale dei mutui per sostenere famiglie e imprese, mentre con il secondo assestamento sono state messe a disposizione ulteriori risorse per 72 milioni di euro destinate, tra l’altro, a diverse misure di attenzione al territorio, in primis verso i Comuni valdostani. L'Assessore ha anche sottolineato come la priorità nella distribuzione della spesa è stata ancora orientata alla tutela della salute, alle politiche sociali e alla famiglia per circa il 30% dell’impegno totale, all’Istruzione e diritto allo studio con circa il 14%, alle relazioni con le altre autonomie territoriali e locali con oltre l’8%.

Il Consiglio ha poi preso atto di due relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti: la prima sul rendiconto dell'esercizio 2019 dei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; la seconda sul rendiconto dell'esercizio 2019 del Comune di Aosta.

 

SC-LT