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Comunicato n° 304 del 25 maggio 2022

Approvate le modifiche alle disposizioni in materia di trasparenza e contenimento dei costi nelle società partecipate

 

Con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI), il Consiglio Valle ha approvato, nella seduta del 25 maggio 2022, il disegno di legge che contiene modifiche alle disposizioni in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nelle società partecipate.

Il disegno di legge, che nei suoi 11 articoli interviene sulla legge regionale 20/2016, è stato depositato dalla Giunta il 6 aprile e illustrato in Aula dal Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), il quale ha specificato che le modifiche si sono rese necessarie per assicurare il perseguimento del principio di buon andamento e corretto svolgimento dell'azione amministrativa. In particolare, sono indirizzate a rendere più efficiente e trasparente l’iter di nomina dei componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società partecipate indirettamente, a individuare linee guida per uniformare le procedure per il reclutamento del personale oltre che a razionalizzare le modalità della gestione delle partecipazioni detenute in via indiretta da parte di Finaosta Spa.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha espresso il voto di astensione della Lega Vallé d'Aoste: non si tratta di un voto di contrarietà totale, poiché il disegno di legge ha degli elementi condivisibili come il riordino dei documenti di indirizzo strategico che contribuiscono a una maggiore comprensione degli indirizzi dati dall'entità madre. Per il Consigliere, altri aspetti, invece, presentano delle criticità come l'elemento di novità di autovalutazione delle partecipate rispetto al raggiungimento degli indirizzi strategici: un elemento utile per giungere a una valutazione alla fine del percorso ma che non chiarisce il tipo di valutazioni che dovranno fare l'ente Regione e la Finaosta. Il Vicecapogruppo Aggravi ha poi evidenziato ulteriori elementi di dubbio: i flussi informativi forniti dagli organi preposti prevedono che tra i destinatari delle relazioni vi sia il Presidente del Consiglio regionale ma sarebbe stato importante fare riferimento alle Commissioni di competenza per chiudere un percorso di analisi e verifica di effettuato dai singoli Consigliere. Per quanto riguarda Finaosta, finalmente definita come "società holding", Aggravi, ha auspicato che, nel corso della riorganizzazione della finanziaria regionale, vi sia una struttura forte che possa permettere un controllo delle società partecipate, augurandosi che chi è deputato a fare questi controlli non finisca poi alla gestione delle società che ha controllato. Ha infine evidenziato un'ulteriore perplessità: il tentativo di dare omogeneità e maggiore azione di governo della Regione rispetto alle sue partecipate non è chiaramente definito nella norma e sarebbe poi opportuno mettere ordini a tutti i flussi informativi che, nel tempo si sono sovrapposti e a cui non sempre è stato dato corso.

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha parlato di tema delicato: la complicazione della normativa Madia volta a limitare la proliferazione di società partecipate si è rivelata una specie di gabbia anche per quelle che dimostrano una certa efficienza.  Per l'Assessore, questo disegno di legge risponde alla necessità di avere dei punti di chiarezza, come ad esempio il rapporto tra Governo regionale e le società partecipate, con un iter procedurale chiaro e trasparente per la nomina dei rappresentanti della Regione in società significative e importanti. L'assunzione di responsabilità nei confronti di Finaosta è doverosa, ha aggiunto l'Assessore, perché questa società deve giocare un ruolo ed è giusto sottolineare che non si creino situazioni di controllore-controllato. Secondo Caveri, il tema del personale è delicato: è chiaro che non si tratta di imporre alle partecipate delle regole che sono valide per il pubblico impiego - vista la necessità di reperire personale altamente specializzato -, tuttavia vi sono dei principi che non possono essere disconosciuti, come la trasparenza e la pubblicità, perché non ci possono essere lati oscuri.

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha annunciato l'astensione, pur condividendo appieno il rafforzamento del ruolo della Regione nell'assistere e monitorare l'attività delle partecipate, perché si è ancora nella fase dell'enunciazione dei principi senza dare applicazioni concrete a queste società. La Finaosta, ha aggiunto Marquis, sta dando segnali di difficoltà, ma non si vedono ancora quei segnali di volontà di ristrutturazione interna.

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha annunciato l'astensione al voto ritenendo molto importante capire a che punto sia la riorganizzazione di Finaosta in quanto si rischia di fare delle leggi che prevedono impegni che poi non potranno essere soddisfatti. Ha ricordato che nell'organizzazione regionale, con questa Legislatura, è stato costituito il Dipartimento società ed enti partecipati il quale però nel disegno di legge viene citato esclusivamente all'articolo 5 per la stesura di un regolamento di base per la selezione del personale, al quale le società partecipate potranno ispirarsi. Ha infine segnalato che la questione dell'omogeneizzazione dei flussi informativi è compito del Comitato paritetico che sta già lavorando sul punto.

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, annunciando l'astensione del proprio gruppo, ha evidenziato come in questa legge il coinvolgimento delle Commissioni sia marginale e che sarà importante guardare con attenzione alle linee guida in materia di reclutamento del personale delle società partecipate viste le criticità che emergono in continuazione. Secondo la Consigliera, anche l'aumento delle competenze di Finaosta, per essere efficace, dovrebbe prevedere una riorganizzazione della finanziaria regionale già attualmente in affanno.

 

SC-LT