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Comunicato n° 283 del 12 maggio 2022

Conclusi i lavori dell'adunanza consiliare

L'Assemblea si riunirà nuovamente il 25 e 26 maggio

 

Con l'illustrazione della relazione sulle attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nel 2021, si è conclusa l'adunanza consiliare dell'11 e 12 maggio 2022.

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, ha evidenziato che un anno fa la credibilità europea era bassissima, oggi la tragicità degli eventi - pandemia e guerra - ha creato una forza nella scelta europeista che erano anni che non si registrava.

Per l'Assessore, l'attività europea e internazionale è l'occasione per fare una fotografia dei rapporti tra Valle d'Aosta e istituzioni europee: la programmazione 2014-2020 della politica di coesione e della politica agricola comune si chiude con vivo successo per la Valle, mentre si apre il nuovo periodo 2021-2027, cui si aggiungono anche le linee di intervento legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Sono molti i temi specifici, ha aggiunto Caveri: digitalizzazione, efficienza della pubblica amministrazione, cambiamenti climatici, energia, formazione, istruzione, cultura, giovani. Tutte attività che assumono un significato ancora più forte visto che la Valle d'Aosta è leader e capofila di una politica per la montagna in Europa, sia nell'ambito di Alp-Med che di EusAlp.

Anche la francofonia, ha concluso l'Assessore, è un esercizio sull'identità della Valle, che bisogna essere in grado di spendere e continuare a coltivare con fierezza nel contesto europeo.

Il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, ha aggiunto che la sessione europea dovrebbe essere un momento particolarmente significativo, che invece non è: il peso delle politiche europee è importante sull'ordinamento, sarebbe quindi importante un coinvolgimento maggiore del Consiglio durante tutto l'anno su queste tematiche. Per Bertin, quest'anno la celebrazione del 9 maggio ha assunto un significato particolare, non solo per quanto avvenuto, ma perché ha segnato la conclusione del processo partecipativo inaugurato un anno con la Conferenza sul futuro dell'Europa: sono state molte le proposte e vi è l'impegno di recepire questi contributi. Una nuova fase dell'UE potrebbe quindi aprirsi. Per Bertin, l'Europa può affrontare le nuove sfide solo attraverso una maggiore unità e solidarietà del continente, in grado di garantire diritti, pace e prosperità.

 

SC