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Comunicato n° 194 del 24 marzo 2022

Approvata una mozione per la riduzione dei costi dell'energia e dei carburanti

 

In chiusura dei lavori dell'adunanza del 23 e 24 marzo 2022, il Consiglio Valle ha discusso tre mozioni, approvandone una.

Mozione approvata

Sostenere ogni iniziativa, ad ogni livello istituzionale, per la definizione di interventi volti alla riduzione dei costi dell'energia e dei carburanti. È quanto prevede una mozione approvata all'unanimità e presentata dai gruppi Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie e il Consigliere Baccega (Misto).

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, illustrando l'iniziativa, ha sottolineato: «Il caro carburanti sta interessando tutti in maniera importante. A livello nazionale siamo di fronte al sesto intervento tampone: il "decreto taglia prezzi" che prevede una riduzione limitata per trenta giorni sul costo della benzina e del gasolio. Tuttavia, l'impennata dei prezzi è continua e la mozione che presentiamo vuole impegnare il Governo regionale sostenere ogni iniziativa per gli interventi sulla riduzione dei costi dell'energia e dei carburanti e di chiedere ai nostri rappresentanti in seno al Parlamento italiano di sostenere ogni iniziativa utile in tal senso.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha dichiarato: «Siamo a favore della mozione che impegna tutti noi, nei differenti ruoli politici, a mettere in campo interventi utili a calmierare una situazione i cui sviluppi non sono chiari. E' necessario un intervento a sostegno di famiglie e imprese. Come Regione Valle d'Aosta abbiamo chiesto di emendare il Dl.17 e di portare al 5% anche l'aliquota IVA che riguarda il teleriscaldamento e abbiamo altre iniziative in corso. Le risorse richieste per mettere in campo azioni di sostegno sono sempre più ingenti e faremo la nostra parte con la serietà e la concretezza che abbiamo avuto in questi ultimi due anni.»

Mozioni respinte

  • Castello di Introd

Il castello di Introd è tornato d'attualità con una mozione presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista ed emendata su proposta del gruppo Lega VdA, che intendeva impegnare il Governo regionale a concludere gli approfondimenti sulla fattibilità legale ed economica per la sua acquisizione oltre che sulla sostenibilità di una gestione pubblica funzionale alla sua valorizzazione. Il testo è stato respinto con 22 voti di astensione e 13 a favore (Lega VdA, PCP).

«Abbiamo riportato la mozione in Consiglio - ha evidenziato la Consigliera Chiara Minelli - visto che il 10 marzo scorso è stato concluso l'atto di compravendita del castello tra i proprietari, i Caracciolo di Brienza, e un acquirente la cui identità è rimasta riservata, per 4,8 milioni di euro; il giorno dopo è stata inviata la comunicazione alla Soprintendenza ai beni culturali e a partire da quella data la Regione può esercitare il suo diritto di prelazione entro 60 giorni. Anche la comunità di Introd, tramite il suo Sindaco, ha lanciato un appello affinché questo bene di grande valore storico sia acquisito dalla Regione: appello che si unisce alla raccolta firme lanciata a questo proposito. Abbiamo preso atto delle parole del Presidente della Regione che ha riferito di aver avviato il percorso di verifica necessario alla prelazione, ma riteniamo necessario che l'intero Consiglio si esprima in modo chiaro sulla opportunità di eventualmente esercitare il diritto di prelazione della Regione, verificata la sostenibilità economica e individuate le risorse finanziarie. Il castello di Introd è un patrimonio storico e culturale che dovrebbe essere considerato un bene pubblico a tutti gli effetti. Oggi si tratta di fare una scelta di tipo politico, che dovrà essere accompagnata da un iter tecnico, e ci auguriamo che il Consiglio si esprima senza tentennamenti.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha evidenziato che «sono tre gli aspetti fondamentali sui quali si sta lavorando in questo momento: la verifica legale della procedura amministrativa, la verifica della congruità dell'offerta - che non è un passaggio banale perché siamo una pubblica amministrazione ed è attraverso la perizia che sarà valutato il suo valore -, la sostenibilità futura di gestione del bene, che è l'ultimo dei passaggi. Ho già rappresentato a più riprese l'importanza che riveste questo bene architettonico e storico per la Regione: non credo che questa mozione sia utile a farci lavorare più in fretta perché i tempi sono già ben definiti e sono scattati dal momento in cui abbiamo ricevuto la comunicazione dell'atto di compravendita. Mi sembra piuttosto un modo per piantare una bandierina.»

  • Edilizia residenziale pubblica

L'edilizia residenziale pubblica è stata al centro di una mozione dei gruppi Misto (Consigliere Baccega) e Lega VdA, respinta con 21 voti di astensione e 14 a favore (Lega VdA, PlA, Misto-Baccega), che sollecitava il Governo regionale a prevedere nella prossima variazione di bilancio 1,5 milioni di euro per sostenere gli interventi di ristrutturazione di circa 50 alloggi.

Il Consigliere Mauro Baccega (GM) ha illustrato l'iniziativa: «Attualmente vi sono 133 alloggi vuoti che richiedono interventi di ristrutturazione, che non sono eseguiti perché si aspettano le risorse dallo Stato derivanti dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Si tratta di 2,7 milioni di euro, che però secondo noi non sono sufficienti: in base alle stime dell'ARER per tutti gli interventi sono necessari almeno 4 milioni di euro. A seguito dello stallo degli ultimi anni, ci sono 569 nuclei in graduatoria che aspettano una casa: chiediamo di investire 1,5 milioni di euro del bilancio regionale per dare risposte a queste famiglie.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha replicato che «a brevissimo il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile dovrà esprimersi sull'ammissione a finanziamento degli interventi di ristrutturazione degli alloggi di ERP sulla base della manifestazione di interesse presentata da ARER per la riqualificazione di 96 alloggi per un importo finanziabile che ammonta a 2 milioni e 700 mila euro. In caso di esito positivo, seguirà l'erogazione delle risorse. In attesa del pronunciamento del Ministero ritengo la mozione non ammissibile e chiedo quindi che venga ritirata. In alternativa chiedo l'astensione della maggioranza.»

I punti restanti all'ordine del giorno sono rinviati al prossimo Consiglio che si riunirà mercoledì 6 e giovedì 7 aprile: si tratta di una mozione sulle liste d'attesa e di una risoluzione iscritta in Aula per la costituzione di una Commissione consiliare d'inchiesta per approfondire e verificare tutti gli atti relativi al bando per la rigenerazione culturale sociale ed economica dei borghi nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

SC-LT