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Comunicato n° 192 del 24 marzo 2022

Interpellanza sulla composizione e sui compiti del Collegio di direzione dell'Azienda USL

 

Nella seduta consiliare del 24 marzo 2022, con un'interpellanza, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la questione del Collegio di direzione dell'Azienda USL.

«La composizione e le funzioni del Collegio di direzione dell'USL sono disciplinate con legge regionale del 2000 che è poi stata modificata nel 2020 introducendo importanti integrazioni - ha ricordato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Nell'intento di aggiungere più "voci" all'interno del Collegio, infatti, nella legge regionale 8/2020 all'art. 25, comma f bis), è stata prevista l'introduzione di ulteriori rappresentanti di operatori del comparto sanitario e sono state ampliate le competenze attribuite al Collegio che, tra le altre cose, deve valutare con frequenza annuale il "clima organizzativo" delle strutture aziendali. A distanza di oltre un anno e mezzo dall'entrata in vigore della legge, chiediamo se l'Azienda USL abbia dato applicazione alle disposizioni normative e, in caso affermativo, quanti siano e a quali categorie appartengano i componenti del Collegio di direzione e quali siano le risultanze dell'indagine sul clima organizzativo aziendale. In caso negativo, chiediamo quali siano gli intendimenti della Giunta regionale.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, premettendo che «gli emendamenti alla legge regionale 8/2020 sono stati formulati senza il necessario confronto tecnico con gli uffici regionali e che, in particolare il comma f bis) dell'art. 25 è stato formulato in una versione di difficile applicazione», ha specificato che «per quanto riguarda la presenza di "almeno un rappresentante dei medici ospedalieri", ad oggi, partecipano al Collegio di direzione tutti i Direttori dei Dipartimenti dell'area ospedaliera e quindi non si comprende quali ulteriori estensioni si possano compiere. Per la categoria dei "medici territoriali" (che comprende i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali interni, i veterinari e altre professionalità sanitarie ambulatoriali), partecipano il Direttore di area territoriale a cui fa capo la medicina del territorio e i Direttori di Distretto: pur condividendo un ampliamento dei rappresentanti, non è chiaro quanti e quali figure dovrebbero integrare il Collegio. Per i "tecnici di laboratorio", partecipa il Responsabile del SITRA in rappresentanza di tutte le professioni del comparto e prevedere l'integrazione del Collegio con uno specifico rappresentante dei tecnici di laboratorio risulterebbe elemento di discriminazione nei confronti delle altre categorie di tecnici (es. i tecnici di radiologia). La composizione del Collegio di direzione deve poi essere anche coordinata con la normativa nazionale che lo definisce "organo dell'azienda". È quindi necessario un aggiornamento della legge regionale 5/2000, sia per la parte relativa agli "Organi dell'Azienda USL", che deve essere coordinato con l'aggiornamento dell'atto costitutivo dell'AUSL su cui sta già lavorando l'Assessorato

In riferimento all'indagine sul clima organizzativo aziendale, l'Assessore Barmasse ha evidenziato che «nel 2019 è stato ricostituito il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG). Le attività del CUG sono state fortemente limitate dall'emergenza pandemica, visto che la maggioranza dei rappresentanti appartiene al settore sanitario, ma è stato comunque elaborato il Piano triennale di azioni positive che è stato sottoposto alla Consigliera regionale di parità. Questo Piano vuole assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono la realizzazione di pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici e prevede la realizzazione di un'indagine per la rilevazione del benessere organizzativo in Azienda. L'analisi dei dati raccolti è stata presentata pubblicamente nel mese di novembre 2019. Le azioni previste nel Piano triennale di azioni positive non sono state avviate a causa del protrarsi di difficoltà gestionali del Comitato determinate, sia dal cambiamento della sua collocazione formale nella struttura aziendale, sia dalla necessità di rinominare i componenti di parte sindacale. L'attenzione della Direzione aziendale e del CUG sul tema è comunque prioritaria e fondamentale e sono state previste le fasi per attuare la valutazione del benessere organizzativo che saranno presentate al Collegio di Direzione

Il Consigliere Sammaritani ha rilevato: «Mi pare che ci sia una certa confusione sull'applicazione di queste norme che, in certi casi, sembrano frutto dell'improvvisazione. Sul controllo del clima organizzativo, la risposta è parzialmente evasiva: le misure che verranno messe in atto, solo in parte, richiedono sempre tempi molto lunghi e il Covid viene utilizzato come giustificazione per tutto. Nelle audizioni recenti delle varie categorie di rappresentanti dei lavoratori del settore sanitario, abbiamo visto che ci sono delle criticità e il tema non deve essere trascurato. Se facciamo le leggi, bisogna poi applicarle senza ritardi e integralmente. Faccio appello anche al Presidente Bertin che ha la giusta sensibilità in merito: evitiamo l'ipertrofia normativa che ci complica la vita ed è il trionfo massimo della burocrazia.»

 

LT