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Comunicato n° 184 del 24 marzo 2022

Interpellanza sul finanziamento di progetti per il turismo accessibile a persone con disabilità

 

L'adesione al bando nazionale per il finanziamento di progetti per turismo accessibile-inclusivo per persone con disabilità è stato oggetto di due iniziative presentate nella seduta consiliare del 23 marzo 2022 dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Progetto Civico Progressista.

«A gennaio 2022 - ha spiegato il Consigliere Dennis Brunod -, il Governo italiano ha pubblicato un avviso per lo sviluppo del turismo accessibile e inclusivo che comprende tre tipologie di azioni: favorire la presenza di turisti con disabilità e dei loro familiari; realizzare infrastrutture per l'organizzazione di servizi accessibili; offrire tirocini lavorativi alle persone con disabilità. Per questo bando sono stati stanziati 30 milioni di euro, di cui 1,2 milioni potenzialmente per la nostra regione. Vorremmo sapere se il Governo regionale ha intenzione di aderire al bando, visto che la partecipazione rappresenterebbe un'ottima opportunità per cercare di proseguire nello sviluppo di questo tipo di turismo, finalizzato alla creazione dei servizi necessari a promuovere un'immagine di Valle d'Aosta quale importante realtà turistica inclusiva.»

La Consigliera Chiara Minelli ha inoltre chiesto quale sia l'Assessorato che ha il compito di seguire il bando, se il progetto prevede la collaborazione con enti pubblici e del Terzo settore e se sono state stanziate delle risorse finanziarie regionali per completare il quadro finanziario e a carico di quale Assessorato.

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, confermando l'intenzione dell'Amministrazione regionale di aderire al bando con a capofila l'Assessorato del turismo, ha riferito che «abbiamo lavorato per predisporre il progetto da inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la collaborazione degli uffici dell’Assessorato allo sviluppo e di quello alla sanità oltre che dei diversi partner presenti sul territorio regionale e stiamo ultimando le procedure. Il termine “turismo” ha un’accezione molto vasta e abbraccia concetti come la cultura, l’arte, la tradizione, lo sport, le attività ludiche, ecc. Quindi abbiamo dovuto operare una selezione del settore su cui investire perché un’eccessiva ampiezza avrebbe significato una parcellizzazione delle somme a disposizione, con conseguente riduzione della portata degli interventi. Per la stessa ragione si è scelto di non intervenire su tutto il territorio regionale ma di sperimentare un modello di sviluppo per alcune zone che potesse generare un circolo virtuoso da replicare successivamente in altre realtà.»

«La proposta progettuale, in fase di elaborazione, mira a valorizzare il turismo montano inclusivo dedicato alle persone con disabilità fisiche, sensoriali o intellettive, e in particolare le zone della regione dove vengono praticate le attività sportive legate alla montagna, intese come sci di discesa e di fondo e attività con le guide alpine - ha proseguito l'Assessore Guichardaz -. A seguito della mappatura dei servizi attualmente esistenti sul territorio verranno individuale quattro zone in cui sviluppare il turismo inclusivo, si organizzerà una formazione specifica in materia di disabilità destinata a tutti i soggetti coinvolti (maestri di sci, pisteur-secouriste, guide alpine, operatori delle strutture ricettive), le scuole di sci e le guide alpine saranno fornite di tutti gli ausili necessari (ad esempio monosci, kart snow per bambini). Parallelamente saranno assicurati tirocini inclusivi per persone con disabilità nell’ambito del settore turistico al fine di fare esperienze di vita indipendente. Particolare attenzione sarà riservata alla promozione dell’immagine di una Valle d’Aosta inclusiva e il sito www.lovevda.it verrà implementato con una sezione dedicata all’offerta turistica accessibile.»

Sulle finalità del progetto, l'Assessore ha precisato che «sono molteplici gli obiettivi rivolti ai turisti ma anche ai residenti. Si vuole mettere a sistema e ampliare l'offerta turistica invernale dedicata alle persone con disabilità consentendo a queste persone e alle loro famiglie di vivere l'emozione di praticare gli sport invernali alla pari di tutti. Il progetto avrà come effetto anche quello di sensibilizzare la popolazione residente sui bisogni speciali che derivano dalle diverse disabilità, formando e ampliando le competenze dei diversi operatori coinvolti nell'accoglienza. Altro obiettivo è quello di consentire alle persone con disabilità residenti nella nostra regione di partecipare ai tirocini inclusivi con il format "place and train" per un'esperienza lavorativa inclusiva nei servizi turistici. Anche le famiglie residenti saranno coinvolte nella realizzazione di un'offerta inclusiva per i turisti con bisogni speciali ed è prevista anche la realizzazione di alcune giornate in cui i residenti con disabilità testino i servizi offerti.»

«Per quanto riguarda i quesiti specifici posti dall’interrogazione delle Consigliere Minelli e Guichardaz - ha specificato l'Assessore -, segnalo che si è deciso di individuare quale capofila la Struttura Enti e professioni del turismo, afferente all’Assessorato al turismo, in quanto competente in materia di maestri di sci, guide alpine e professioni del turismo; l'impianto generale del progetto è ancora in fase di predisposizione e il partenariato, allo stato attuale, è costituito da partner interni (strutture regionali Invalidità civile, disabilità e tutele, Infrastrutture funiviarie, Politiche per l’inclusione lavorativa, Promozione e progetti europei per lo sviluppo del settore turistico) e da partner esterni (Associazione valdostana maestri di sci, Unione valdostana guide di alta montagna, Associazione valdostana impianti a fune, Office du tourisme, Coordinamento disabilità valle d’Aosta, Associazione degli albergatori Valle d’Aosta) e non è escluso che il partenariato possa essere ampliato. Per quanto riguarda le risorse finanziarie regionali necessarie, segnalo che alle Regioni è richiesta una compartecipazione di almeno il 10%. Allo stato attuale le somme non sono ancora state stanziate in quanto il quadro economico del progetto è ancora in divenire. L’importo massimo del contributo spettante a ciascuna regione o provincia autonoma è di 1.200.000 euro; in considerazione della compartecipazione del 10% il contributo massimo della Regione sarà di 120.000 euro. Le somme in questione saranno messe a disposizione dall’Assessorato al turismo. Il progetto che presenteremo è di certo limitato ad alcuni settori ma rappresenta un buon punto di partenza affinché la Valle d’Aosta diventi sempre più inclusiva. È necessario, infatti, che si crei una “cultura della normalità”, affinché il tempo libero, il turismo, le attività di svago, attraverso la soluzione dei problemi legati ad accessibilità e mobilità, diventino diritto di tutti, così come previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.»

Il Consigliere Brunod, si è detto soddisfatto della risposta e ha evidenziato: «È un bene concentrarsi su quattro zone pilota per poi replicare il progetto in altre località. Ben venga anche la divulgazione dell'immagine della Valle d'Aosta sul nostro sito valorizzandola come regione inclusiva. Ci fa piacere anche constatare il coinvolgimento entusiasta degli operatori del settore come i maestri di sci e le guide alpine che acquisiranno competenze specifiche in materia, ampliando ulteriormente la loro professionalità.»

La Consigliera Minelli ha evidenziato: «Pensavamo che il progetto fosse praticamente pronto, considerato che la prima scadenza era fissata per l'11 marzo scorso, ma invece risulta che sia ancora in fase di ultimazione. Alla fine di febbraio la Liguria aveva già presentato il suo progetto e altre Regioni avevano già lanciato un avviso pubblico per la coprogettazione rivolto agli enti del Terzo settore. Qui non avevamo visto nulla e ci eravamo preoccupate. È infatti fondamentale per la nostra Regione non perdere un investimento così importante che ci consentirebbe di migliorare l'accoglienza per le persone con disabilità. Per quanto riguarda le scelte progettuali riteniamo che sarebbe stato più opportuno lavorare per l'accessibilità in tutta la regione, puntando alla destagionalizzazione, a rendere accessibili i castelli, i percorsi ciclopedonali, prevedere interventi sulla sentieristica, diversificando e non concentrando in particolare su sci e inverno l'opportunità di questo finanziamento, che non sappiamo se si ripresenterà

 

LT