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Comunicato n° 179 del 23 marzo 2022

Question time sul rapporto numerico bambini-educatori nei servizi per la prima infanzia

Con un'interrogazione a risposta immediata illustrata nella seduta consiliare del 23 marzo, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto notizie sull'organizzazione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.

La Capogruppo Erika Guichardaz, richiamando il Protocollo di regolamentazione per le misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid riferito ai servizi socio-educativi, ha sottolineato: «Per la fascia della prima infanzia (da 3 a 36 mesi) è stato previsto un rapporto tra il numero di bambini e le figure educative pari a 1 a 6 ma dalla fine dello stato di emergenza sanitaria, ci risulta che sia intenzione dell'Amministrazione ripristinare il rapporto numerico di 1 a 8, rapporto peraltro sperimentale dal 2015. Considerato che questa scelta avrebbe delle ripercussioni importanti sia rispetto ai posti di lavori, sia sotto il profilo educativo, chiediamo come saranno riorganizzati questi servizi e se corrisponde al vero il rispristino del rapporto numerico di 1 a 8.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha confermato che «con la cessazione dello stato di emergenza sanitaria cesserà anche l'efficacia del protocollo per la gestione in sicurezza dei servizi socio-educativi per la prima infanzia (età 3-36 mesi), approvato ad agosto 2020. A partire dal 1° aprile sarà quindi ripristinata la disciplina del 2015 che prevede che il rapporto numerico medio educatore/bambino sia di 1 a 8. Tuttavia, per consentire gli enti di gestire contrattualmente la fase di transizione con i soggetti appaltatori, la Regione assicurerà anche per il mese di aprile le risorse finanziarie aggiuntive di 450 euro mensili a posto occupato. Successive e diverse valutazioni potranno essere effettuate qualora le autorità sanitarie nazionali dovessero prevedere l'adozione di particolari procedure nell'ambito di tali servizi.»

«Le ulteriori maggiori risorse disponibili sul bilancio regionale 2022 per i servizi della prima infanzia (circa 200mila euro) - ha proseguito Barmasse - saranno destinate al finanziamento degli ulteriori posti di asilo nido e garderie rispetto al 2021 che gli enti locali hanno finora richiesto, pari a 63 posti di asilo nido e 14 di garderie. Pur consapevoli che il rapporto numerico ottimale tra educatore e bambino sia di 1 a 6, riteniamo di dare priorità, con le risorse finanziarie disponibili, al finanziamento di nuovi posti aggiuntivi per dare risposta alle numerose famiglie che sono in lista di attesa e al momento non usufruiscono di tali importanti servizi.»

La Consigliera Guichardaz, pur «capendo le esigenze», ha sottolineato che «lo stato di emergenza non è finito solo per i servizi educativi della prima infanzia, ma anche per altri servizi che però non hanno subito delle variazioni: questa è una scelta politica che avrà ripercussioni non solo sui posti di lavoro, ma anche sotto il profilo educativo e sulla qualità del servizio, che passa per forza anche dal rapporto numerico. Sembra in antitesi con quanto dichiarato fino ad oggi, ossia che si sta cercando di rafforzare il servizio 0-6. Torneremo sul tema con altre iniziative.»

 

SC