Info Conseil
Comunicato n° 115 del 23 febbraio 2022
Approvate le modifiche allo Statuto di Finaosta Spa
Nella seduta del 23 febbraio 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM-Restano) e 16 di astensione (Lega VdA, PlA, PCP, Misto-Baccega), l'atto amministrativo di modifica dello Statuto della società finanziaria regionale Finaosta Spa.
Illustrato dall'Assessore alle società partecipate, Luciano Caveri, il testo adegua lo Statuto di Finaosta alla legge regionale 16/2021 (approvata dal Consiglio a luglio 2021), con particolare riguardo all'ampliamento dell'oggetto sociale della Società: «Queste modifiche sono state preventivamente comunicate alla Banca d'Italia e completano un ciclo di scelte fatte, che permettono di allargare a soggetti nuovi cui l'attività di Finaosta sarà indirizzata. Vi sono poi modifiche di natura più tecnica, tra le quali i requisiti per la nomina del Consiglio di amministrazione, la sua convocazione, l'adeguamento alle nuove tecnologie.»
Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, soffermandosi sulle nomine effettuate a settembre 2021 del Consiglio di amministrazione di Finaosta, ha osservato che «il percorso per la nomina del nuovo CdA ha un problema di coerenza con le norme e i regolamenti allora vigenti. Lo Statuto sino ad oggi in vigore resta quello dell’aprile 2018 (quello del Presidente laureato), eppure si è scelto di seguire le nuove disposizioni nazionali (cui le norme regionali si sono adeguate) che hanno allargato la platea degli aventi diritto optando per l’esperienza piuttosto che per la combinazione con determinati titoli. La coerenza di norme, statuto e bando è stata tenuta in considerazione o è bastato dire che il decreto ministeriale prevedeva requisiti più ampi? In tal caso a che serve lo Statuto di una società? Secondo noi, forma e sostanza costituiscono due binari che non possono vivere di vita propria, soprattutto in questi ambiti.»
L'Assessore Caveri ha quindi replicato: «Francamente ritengo esagerata l'indignazione. I passaggi sono stati fatti tutti correttamente e sono stati anche confermati dalla Banca d'Italia: se si adombra l'idea che tutto sia stato fatto per far diventare Presidente un non laureato, è una malizia che non si capisce. La classica tempesta in un bicchiere d'acqua.»
Il Consigliere Baccega ha sostenuto che «il dibattito odierno ha alimentato non pochi pensieri. Credo che il collega Aggravi abbia evidenziato aspetti preoccupanti: noi dobbiamo avere la tranquillità di votare certi atti, che oggi qui non ci sono. Per questo il mio voto sarà di astensione.»
Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha rilevato che «la nomina del Consiglio di amministrazione non ha nulla a che vedere con la modifica statutaria: sono due passaggi diversi. Non è il Consiglio regionale che nomina il CdA: oggi dobbiamo solo approvare delle modifiche allo Statuto.»
SC